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25/05/2019 06:00:00

Marsala, Letizia Pipitone:"Il kitesurf nuoce alla Laguna dello Stagnone"

Letizia Pipitone presidente del Circolo Legambiente Marsala Petrosino. Parliamo dello Stagnone, voi siete intervenuti di recente dicendo che il kite all’interno della Laguna non va tanto bene.

Noi da anni lamentiamo diverse cose che accadono allo Stagnone e soprattutto l’assenza dell’Ente gestore per tante ragioni. Ora in occasione del quarto incidente mortale dovuto alla pratica del kite, mi sembrava doveroso quanto meno interrogarci, sul fatto che probabilmente la Laguna, anche per ragioni di sicurezza, non è il luogo adeguato al kite. La materia non è assolutamente regolamentata anche se noi sosteniamo che il regolamento della Riserva, emanato con un decreto assessoriale nel 2000, proibisce una serie di sport tra i quali il deltaplanismo.

Che sia vietato anche il kite, dunque, voi ci arrivate per analogia legis?

Nel duemila non c’era il kitesurf, è nato intorno agli anni 2000 e allora il legislatore non si è posto il problema. La ragione non è legata alla sicurezza del luogo ma alla protezione del sito.

Letizia Pipitone, il kite tra l’altro è già vietato nella Riserva delle Saline di Trapani e Paceco. Non si capisce qual è la differenza tra le due riserve e come sia possibile che in una è vietato e nell’altra no.

In realtà questo tipo di sport sono vietati in tutte le riserve. A proposito della Riserva di Trapani e Paceco, la differenza con quella di Marsala è che, quella è gestita dal WWF. Loro, ad esempio, sanno quanti uccelli migrano, quanti arrivano, quanti stazionano e da dove vengono, tutta una serie di informazioni che fanno parte del compito dell’Ente gestore, cosa che a Marsala non esiste.

In che cosa il kite danneggia l’ambiente e l’avifauna dello Stagnone?

Disturba naturalmente l’avifauna, infatti, recentemente è ormai impossibile avvistare gli uccelli. Poi una Riserva si fruisce in maniera diversa. Si va per osservare gli uccelli, la natura, per conoscere l’habitat naturale. Il Kite, attività verso la quale io non ho nessuna avversione personale, anzi, è molto bello e spettacolare ma in un ambiente così ricco di biodiversità come la Laguna e così piccolo, di fatto crea una gran confusione che di certo nuoce alla Riserva.

Letizia Pipitone, alcuni lettori dicono: volete toglierci l’unica cosa che crea lavoro nel nostro territorio?

Noi non vogliamo togliere niente a nessuno. Vorremmo preservare un habitat naturale che ci appartiene che vorremo consegnare alle generazioni future.

Magari si scoprirà che la Riserva ben mantenuta, tutelata e curata fa più numeri del kite e questo si può spostare di qualche metro.

Infatti, abbiamo 280 km di costa nella provincia di Trapani. Il kite si pratica a Biscione, a Capo Feto, si pratica su tutta la costa che è idonea alla pratica di questo sport. E tra l’altro va detto che secondo l’ordinanza della Guardia Costiera, il limite per potere praticare il kite è di 300 metri dalla costa.

Ma là non ci sono.

Non ci sono e infatti il regolamento prevede che nello stagnone siano duecento metri, ma non ci sono neanche quelli. Inoltre è proibito, da tutte le ordinanze della Guardia Costiera in tutta Italia, nelle zone dove si pratica la balneazione come lo stagnone.

Nel libro dei sogni, proiettandoci verso Marsala 2020, l’area del kite potrebbe essere quella di fronte all’idroscalo, nella zona dei capannoni Nervi. Dove, dopo la ristrutturazione si potrebbe fare anche una rampa di lancio senza la quale questo sport non dovrebbe essere neanche praticato. Motivo che ha causato anche alcuni di questi incidenti mortali avvenuti a Marsala, con alcuni kiters che sono finiti sui vigneti, come l’ultima vittima di 65 anni al suo primo approccio con il kite.

C’è da dire che in Italia è consentito a tutti praticare questo e altri sport senza alcuna abilitazione. In Spagna, ad esempio, se non hai il patentino non te lo fanno praticare.

I pontili dello Stagnone che fine faranno?

Io non lo so. Stiamo valutando anche con altre associazioni di fare delle proposte. Ho letto sul vostro giornale che il sindaco di Marsala ha sollecitato l’ex provincia per ristrutturarli.

In provincia si sono seccati. Hanno detto: stiamo lavorando, non c’era bisogno del sollecito

Io penso che la provincia non abbia nemmeno un centesimo. In ogni caso penso che bisogna intervenire anche con un’azione di cittadinanza attiva, con una raccolta fondi perché i pontili fanno parte della del patrimonio paesaggistico della Laguna che va ristrutturato e tutelato.
 



Native | 2024-07-16 09:00:00
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