Quantcast
×
 
 
24/05/2019 06:00:00

Elezioni europee, è scontro interno in Forza Italia e nel Partito Democratico

Lo scontro interno a Forza Italia era inevitabile, le candidature sono di area e si apprestano a consumare uno strappo all’interno degli azzurri.

Gianfranco Miccichè, commissario siciliano del partito, ha pressato e ottenuto la candidatura di Giuseppe Milazzo, palermitano, e capogruppo all’ARS. I due big che si scontrano sono Milazzo e Saverio Romano, rimasto fuori dal parlamento nazionale a marzo 2018, la lista Noi con l’Italia non ha ottenuto i risultati sperati.

Ci riprova ad avere una chance politica, il suo accordo è stato chiuso direttamente con Silvio Berlusconi che lo ha voluto in lista. Ed è guerra tra i vecchi del partito e i vecchi della politica, che non hanno più un partito e per questo vorrebbero scalare Forza Italia.
Lo dice senza sconti Peppe Milazzo, un intervento realista e duro, puntualizzando le manovre dopo il 26 maggio. Ed effettivamente è proprio la guerra dei voti ma soprattutto della leadership del partito, c’è chi vorrebbe Miccichè fuori dimenticando che lo stesso gode di copertura berlusconiana dal 1994.

Il successore alla guida del partito potrebbe essere proprio Milazzo. Insomma, è battaglia tra chi è in cerca di un partito da poter governare per tornare in auge, e chi dentro al partito non vuole mollare la leadership.

Momenti di apparente pace dentro al Partito Democratico, subito dopo il 26 maggio si aprirà una discussione interna sulla tenuta della segreteria regionale. Le candidature rappresentano varie aree, a Catania Luca Sammartino e Valeria Sudano spingono per Caterina Chinnici, stessa cosa per i deputati regionali Peppino Lupo e Baldo Gucciardi. Antonio Rubino, vice segretario regionale dem appoggia Pietro Bartolo. Il personaggio politico è stato creato ad hoc per poterlo fare votare trasversalmente, Bartolo è pure candidato nella circoscrizione del centro.

E c’è chi, come i notabili del partito, insistono per aprire il dossier Sicilia subito dopo le europee.  La segreteria regionale in capo a Faraone non è stata legittimata da una parte del partito, che per questo chiede a Roma di commissariare via Bentivegna. La fine delle elezioni europee aprirà una nuova fase, decisiva per i partiti che si dovranno confrontare ne mettere ordine tra le correnti e le faide.

 

Rossana Titone