Arte, musica, coding e inglese sono stati i moduli che hanno avuto come protagonisti gli alunni dai 3 ai 5 anni di età
Imparare il coding attraverso giochi corporei e sequenze “saltellanti” da fare rigorosamente scalzi e giocare in inglese finendo per realizzare, comprendendola, una coreografia che per ora è il tormentone del momento: “Baby shark”.
Sono solo alcuni dei momenti dei due moduli che hanno segnato la conclusione del progetto “Espressioni in gioco”, appena completato nell’Istituto comprensivo “Stefano Pellegrino” diretto dalla dirigente scolastica Nicoletta Drago. Infatti la comunicazione e l’espressione personale sono state al centro dell’intero progetto che ha visto impegnati i piccoli alunni che frequentano la scuola dell’infanzia.
Mentre da dicembre a marzo i bimbi sono stati protagonisti dei moduli “In-Arte” (docente esperta Alina De Caro e tutor Vita Valenti) e “Il Castello dei suoni” (esperta la docente di musica Giusy Caly e tutor Carola Adamo con Rosa Pizzo) svolti nel plesso XI Maggio, i moduli “Play with english” e “Muoviamoci in-coding” sono stati tenuti plesso Casazze. “Play with english” ha visto i piccini divertirsi con la lingua inglese attraverso giochi, canti e balli diretti dalla docente madrelingua Kosgei Damaris Jerotich coadiuvata dalle maestre tutor Letizia Angileri e Donatella Angileri, mentre ad insegnare il coding attraverso giochi motori e percorsi che hanno messo insieme i sistemi simbolico-culturali con l’approccio grafico e quello corporeo è stato William Vizzini con la tutor Paola Genovese.
Il progetto – il cui finanziamento è ammontato a poco meno di 20mila euro – ha voluto essere un'opportunità ludico- motoria-musicale per far sì che tutti i bambini potessero stare insieme e socializzare familiarizzando con il suono, il gesto e il segno che sono diventati strumenti per esprimersi.