Ci e’ pervenuta la seguente nota da parte del Consigliere Comunale di Salemi Giusy Asaro.
“Sono Giusy Asaro, un Consigliere Comunale eletto nella scorsa tornata elettorale a Salemi. Sono alla mia sesta legislatura consecutiva.
Se il Sig.Lo Re deve scrivere tanto vale dire la verità.
Durante la prima seduta di Consiglio Comunale il Sig. Lo Re ha riportato sulla stampa delle notizie sulla sottoscritta travisando il senso del mio intervento.
Posso capire che sia di parte ma preferirei che non mi citasse piuttosto che scrivere quello che gli passa per la testa.
A rettifica dell’articolo pubblicato il 18/05/2019 da Trapani TP 24, preciso che il contenuto dell’articolo nella parte che mi riguarda non rispecchia il pensiero da me espresso durante il mio primo intervento nella seduta di Consiglio Comunale del 14 Maggio 2019.
Io ho espressamente detto “ Un augurio di buon lavoro al Sindaco e agli Assessori dallo stesso nominati”, mi sono complimentata con l’Assessore Bascone e con l’Assessore Calogero Angelo perché penso che bisogna accettare con stile ed eleganza il risultato elettorale.
Riguardo al Presidente Cascio ho detto “ Auguro buon lavoro al Presidente anche se nella passata legislatura ho avuto tanti scontri con lui per un sottovalutazione del ruolo della minoranza da parte sua”.
Il significato del mio intervento che non ha colto il Sig.Lo Re è “ritengo che il Presidente Cascio, visto che si trova a destra come me, sarà difficile che possa continuare a stare a sinistra ancora per molto”.
Evidentemente il Sig. Lo Re si è distratto ed ha tentato di ricostruire a modo suo, strano, quando parlavano i consiglieri di maggioranza mi sembrava così attento …..
Noi a proposito dell’intervento della dottoressa Asaro avevamo scritto
“Giusi Asaro, da almeno un ventennio ininterrottamente presente in Consiglio, ha assicurato da parte sua, anche se dai banchi dell’opposizione, una positiva collaborazione con la maggioranza. Del resto, ha detto, rivolgendosi al consigliere Lorenzo Cascio, rimasto per l’occasione inespressivo, “non siamo entrambi di centrodestra?”.”
Gentile Consigliere Asaro,
Non di un “ventennio”, quindi si tratta, ma di un incipiente trentesimo anno.
Ne prendo atto.
Glielo assicuro, dottoressa Asaro. Nessuna intenzione da mia di volere sminuire il suo trascorso politico.
Quattro mi sembravano già un invidiabile risultato.
Addirittura, sono cinque le legislature fatte e una sesta appena iniziata.
Un record assoluto che non credo abbia uguali anche oltre i confini municipali.
Un primato che suggerirebbe, appunto, meno animosità e più disponibilità alla collaborazione. Giusto come mi era sembrato di aver letto tra le righe del suo intervento. E soprattutto più comprensione verso noi comuni mortali che non facciamo parte della “casta”. Non recita cosi una certa propaganda populista?
Questione presidente Lorenzo Cascio.
In verità, la frase “sarà difficile che possa continuare a stare a sinistra ancora per molto”, riportata ora nella sua nota dolente, lei non l’ha pronunciata in questi termini. Questa di ora e’ l’interpretazione di quanto aveva detto in aula.
L’avere accennato alla comune matrice ideologica, poteva prestarsi a diverse interpretazioni. E io ho riportato quella ritenuta la più attendibile e logica. In virtù anche del fatto che storicamente Cascio e’ stato sempre di Centro, l’avergli affibbiato l’etichetta di “destra”, ai più e’ sembrato una forzatura se non strumentale.
Sull’interpretazione “incriminata”
Diciamola tutta. Potrebbe mai essere logico e attendibile pensare che Lorenzo Cascio (che, assieme a Domenico Venuti e Calogero Angelo, e’ uno dei costruttori del progetto politico, saldamente durato per cinque anni e riconfermato recentemente con un ampio consenso elettorale) possa buttare tutto alle ortiche perché sedotto dal richiamo di una sirena di destra, per di più di minoranza?
Da chi può vantare una lunghissima esperienza politica, non ci si aspetterebbe tanto ingenuo candore.
Come anche, da chi come lei e’presente sulla scena politica salemitana da oltre un quarto di secolo, non ci si aspetterebbe tanta acredine e insofferenza.
Contrariamente a quanto possa lei pensare , l’accusa di essere “di parte”, la prendo come un complimento.
Quando non conviene, sia da destra sia da sinistra, me lo sento noiosamente ripetere da oltre trenta anni, da quando iniziai a collaborare con diverse testate giornalistiche. Se anche dalle diverse querele di cui sono stato bersaglio, sono sempre uscito indenne, qualcosa vorrà pur dire.
Mi creda. Non esiste un giornalismo neutrale.
Diceva Indro Montanelli che il “giornalista neutrale è un imbecille”.
Essere neutrale significa essere indifferente ai fatti o non conoscere le vicende che si raccontano.
Raccontare invece la sostanza dei fatti e non solo le apparenze, può apparire come “di parte”, lo so. Ma non farlo, sarebbe un cattivo servizio reso ai lettori.
Mi consideri sempre a sua disposizione. Faremo conoscere meglio il suo pensiero sul presente e sul futuro di questa nostra tanto amata cittadina.
Le assicuro che sarò “di parte”.
Cordialmente.
Franco Ciro Lo Re