In riferimento all’articolo “A Campobello continua la strage di cani. Lanciata una petizione on line” pubblicato sulla testata giornalistica TP24, il sindaco Giuseppe Castiglione precisa quanto segue.
«Pur non essendo mia intenzione entrare in polemica con i volontari del gruppo Pelosi nel cuore, in quanto sono consapevole dell’importante ruolo svolto dalle associazioni di volontariato che ogni giorno si prodigano per la cura e il sostentamento degli animali vilmente abbandonati da persone incivili e senza cuore, ritengo tuttavia doveroso intervenire al fine di ristabilire la verità dei fatti su una questione tanto delicata quale quella del randagismo. Problematica che, tra l’altro, investe quotidianamente l’attività amministrativa del Comune di Campobello, prova ne sono la grande quantità di atti emanati proprio per cercare di gestire questo dilagante fenomeno. Negli ultimi tre anni, in particolare, l’Amministrazione comunale ha fatto curare tutti i cani che sono stati segnalati alla Polizia Municipale, sono state effettuate 235 sterilizzazioni, sono state autorizzate 136 adozioni e solo 4 cani sono stati ospitati in strutture private a spese del Comune. Inoltre, tutte le volte in cui il Comune è venuto a conoscenza di episodi di avvelenamento di animali, è stato regolarmente attivato il relativo iter amministrativo/giudiziario che prevede l’emanazione di un’ordinanza sindacale per la bonifica del territorio, la tabellazione del luogo di probabile abbandono di esche avvelenate e la denuncia del caso all'autorità giudiziaria competente per territorio. Abbiamo altresì dislocato nel territorio comunale 14 telecamere mobili di videosorveglianza al fine di cercare di reprimere questo e altri fenomeni di inciviltà.
Non è affatto vero, inoltre, che “il Sindaco non ha neanche speso due parole di sensibilizzazione nei confronti degli incivili”, come invece sostengono i volontari del gruppo Pelosi nel cuore. Subito dopo aver appreso di quanto accaduto alla cagnolina Nuvola, oltre ad aver diramato un comunicato stampa (n. 22 del 12/02/2019), esprimendo indignazione e condannando pubblicamente l’accaduto, ho avviato un’indagine per cercare di fare luce sulla brutale vicenda. Le indagini, in particolare, sono state effettuate personalmente dal comandante della polizia municipale Giuliano Panierino, che ha visionato numerosi video di impianti di sorveglianza privata, senza che sia emerso nulla che abbia potuto consentire di accertare l’esatta natura delle lesioni subite dalla bestiola. Allo stesso modo, avevo manifestato la mia indignazione anche in precedenza, sia quando, nel mese di febbraio 2018, si era verificato l’avvelenamento di Spinone (comunicato stampa n. 024 del 19/02/2018) sia tutte le volte che sono venuto a conoscenza di fatti simili che, come ho più volte sostenuto, non possono trovare spazio a Campobello e, più in generale, in una società che voglia definirsi civile».