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03/05/2019 15:20:00

Indagini preliminari e ruolo dell'avvocato: le norme nella legge 397 del 2000

Le indagini preliminari, autentica risorsa per l'avvocato difensore Fra i diritti e i doveri dell'avvocato la sottoscrizione della polizza Rc professionale

Come stabilisce la Corte europea dei diritti dell'uomo il ruolo dell'avvocato è quello di un soggetto «che concorre al dinamismo della funzione giurisdizionale». Una funzione che, ricordiamo, si pone fra quelle fondamentali dello Stato.

In un ambito come quello del processo penale il ruolo dell'avvocato poggia su un confronto del tutto naturale con il pubblico ministero.
Come in una sorta di partita a due pubblico ministero e avvocato scendono in campo per tracciare il percorso che definirà la sorte dell'imputato, ed è in questo frangente che prima di formulare l'imputazione ci si concentra sulla fase investigativa, meglio conosciuta come stadio delle “indagini preliminari”.

Il ruolo dell'avvocato nelle indagini preliminari
A normare il ruolo dell'avvocato nelle indagini preliminari è la legge n. 397 del 2000.
Questa norma ha concretizzato l'inserimento di un nuovo titolo nel libro V^ del codice di procedura penale, dedicato integralmente alle norme che disciplinano le indagini preliminari, a cui il difensore ha diritto di partecipare, a sostegno della tesi d' innocenza del proprio cliente.

Un diritto ma anche un dovere per garantire all'assistito un'equa difesa, da sostenersi attraverso la ricerca volta a reperire la documentazione della prova, la cui consistenza può concorrere a demolire la tesi accusatoria e stabilire l'innocenza dell'assistito.

Nello svolgere la professione l'avvocato ha obblighi e doveri precisi, fra cui anche quello di dotarsi di una polizza professionale di responsabilità civile. E per chi si chiede la polizza per avvocati, cosa copre e quanto costa, non resta che scorrere le pagine web di un comparatore online. Il comparatore mette a confronto le polizze offerte dal mercato in tema di copertura professionale. Polizze che offrono il risarcimento a fronte di danni patrimoniali cagionati colposamente a terzi, compresi i clienti, durante lo svolgimento dell'attività.

Le indagini preliminari consentono all'avvocato di avere un ruolo più dinamico
Il diritto/dovere di svolgere indagini preliminari consente all'avvocato di avere un ruolo più dinamico.
Un ruolo che individua tre tipologie d'intervento, ovvero:
. l'opportunità offerta al difensore di assistere alla fase investigativa svolta dal pubblico ministero e dalla polizia giudiziaria;
. la facoltà di esibire al pubblico ministero e alla polizia giudiziaria memorie e presentare richieste;
. la possibilità di fruire di una disciplina dedita all'investigazione difensiva.

In base alla nuova norma sulle indagini preliminare, l'avvocato difensore può dialogare con le persone che sono in grado di proporre notizie utili ai fini investigativi, il tutto grazie a tre diverse modalità:
. il colloquio non documentato;
. la dichiarazione scritta e autenticata;
. la consegna di informazioni, che il difensore stesso può dimostrare.

Le indagini preliminari danno facoltà all'avvocato difensore di ascoltare persone e chiedere documentazione
La norma sulle indagini investigative preliminari consente al difensore di ascoltare le persone informate dei fatti, ma non solo.
L'avvocato può infatti richiedere espressamente specifica documentazione alla pubblica amministrazione, andando oltre un ipotetico rifiuto.
Il difensore e il suo team di consulenti possono inoltre avere accesso a luoghi specifici per osservarli da vicino e documentarne lo stato.

Accesso e sopralluoghi vengono consentiti anche in ambiti privati, che non risultano aperti al pubblico.
L'avvocato è consapevole dell'importanza che rivestono le indagini investigative preliminari, un'autentica risorsa per l'indagato.