C'è qualcosa che non va nelle esecuzioni immobiliari a Marsala.
In realtà non solo a Marsala, chi ha esperienza di certe cose nella vita sa che quello dei fallimenti, delle aste e delle esecuzioni è uno dei ventri molli del funzionamento della giustizia italiana.
Ce ne siamo accorti da quando abbiamo cominciato su Tp24.it a fare un'operazione semplice, di pubblica utilità. Pubblichiamo infatti alcuni avvisi di vendite immobiliari presi dal sito del Tribunale.
Un’operazione semplice, dicevamo, che però, a quanto pare, da fastidio a qualcuno. Infatti da allora, riceviamo costantemente dei messaggi strani: proprietari che ci chiedono conto e soddisfazione della nostra attività, avvocati che si lamentano.
Eppure facciamo loro una cortesia. Agevoliamo il lavoro, soprattutto agli avvocati.
COME FUNZIONANO LE ESECUZIONI IMMOBILIARI
Per capire di cosa parliamo dobbiamo intanto spiegare cosa sono le esecuzioni immobiliari e come funzionano.
I beni di quelle persone che non pagano i propri debiti, terminati lunghi procedimenti che durano anni e anni, finiscono pignorati e poi all’asta. Spesso si parla di immobili, venduti all’asta perchè c’è un credito da esigere, il più delle volte i creditori sono le banche a cui non è stato saldato il mutuo.
Sarà poi il Tribunale, per l’esattezza il Giudice delle esecuzioni immobiliari, a nominare un avvocato che deve curare tutti gli aspetti della vendita all’asta dell’immobile. Gli avvocati che vengono nominati custodi dei beni da vendere all’asta devono avere in qualche modo la disponibilità dell’immobile. Hanno sia la custodia che la delega ad occuparsi degli atti necessari per la vendita del bene. Devono predisporre le visure, le perizie, la pubblicazione degli annunci di vendita, devono far visitare l’immobile agli interessati all’acquisto, preparare tutta la documentazione per dare chiara contezza sul bene a chi è interessato all’acquisto. Per legge l’avvocato deve fare l’interesse pubblico, e in questo caso del creditore. Cioè deve fare in modo che il bene si venda presto, al miglior prezzo, per saldare i debiti. E’ interesse anche suo, dell’avvocato, che il bene si venda a buon prezzo e subito, anche perchè la sua parcella dipende da questo.
AVVOCATI FURBETTI
Invece succede spesso che l'avvocato fa l'interesse del proprietario, dell’esecutato, della persona che non ha pagato i debiti, o, peggio ancora, cerca di far perdere valore ad un bene per favorire qualche amico. O altre “marachelle” del genere. E’ un comportamento molto grave, che non accade solo al tribunale di Marsala. Ma a Marsala negli ultimi tempi le voci che girano sono tante, per parecchie situazioni incresciose.
Qualche tempo fa l'ex presidente del Tribunale Gioacchino Natoli cercò di mettere ordine e di applicare un criterio di rotazione degli incarichi. Un regolamento che venne calato sul tribunale di Marsala in base alle disposizioni di legge in materia. A Marsala, in particolare, succedeva che gli incarichi delle esecuzioni immobiliari erano affidati maggiormente, quelli più succulenti, ad una ristretta cerchia di professionisti. Poi è arrivata la rotazione. Spiega come funziona il presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Marsala, Giuseppe Spada: “La rotazione è prevista dal codice e viene effettuata con una certa regolarità tra tutti gli iscritti all’elenco speciale che viene aggiornato ogni 3 anni. Certo, poi il giudice delle esecuzioni può affidare le esecuzioni anche in funzione di un rapporto fiduciario. Se c’è un immobile che riguarda una casette di poco valore di una pensionata è un incarico più semplice che può essere affidato ad un avvocato meno esperto, un’esecuzione più complessa richiede un professionista più competente. Gli avvocati curano custodia degli immobili e hanno la delega alle operazioni di vendita. Negli ultimi anni c’è stato un inasprimento delle regole sulle liberazioni degli immobili, ad esempio”.
ASTE DESERTE, MINACCE, AVVERTIMENTI
Ma c'è ancora molto da fare. E lo raccontano a Tp24 alcune persone che vogliono restare anonime. Sono persone che hanno tentato di comprare un immobile all’asta, ma a causa di vari comportamenti strani sono stati fatti fuori dai giochi. Raccontano ad esempio di avvocati che gli suggeriscono di non presentare offerte alla prima asta, di far andare qualche asta deserta, così il prezzo sarebbe sceso. Dopo ogni asta deserta, infatti, il prezzo dell’immobile si riduce di un quinto. E questo non è positivo per nessuno, nè per il debitore, nè per il creditore, nè per l’avvocato. E’ positivo solo per chi vuole speculare e fare il furbo. E’ successo infatti che i potenziali acquirenti, su suggerimento dell’avvocato delegato all’esecuzione, abbiano lasciato passare le prime aste con l’intenzione di comprare l’immobile ad un prezzo più vantaggioso. Ma poi si sono accorti che quel bene era stato comprato dai familiari degli esecutati. E tutto fa pensare che ci possa essere stato un accordo tra avvocato delegato e proprietario, una turbativa d’asta insomma.
Altra storia. L’interessato all’acquisto di un immobile al momento della visita trova l’ex proprietario per farlo desistere dall’acquisto. Come l’ha trovato? Gliel’ha detto l’avvocato? Lo può fare?
Sono molte le storie di aspiranti acquirenti che vengono fatti desistere con metodi più o meno “garbati” dall’acquisto di un immobile all’asta. Vengono contattati per vie traverse dai debitori a cui sta per essere venduta la casa all’asta, che il più delle volte sono interessati a ricomprarla, magari a prezzo stracciato dopo varie aste andate deserte. Gli aspiranti acquirenti vengono presi con le buone ma anche con le cattive. Avvertimenti più o meno espliciti che lasciano desistere gli interessati. Ci sono poi quei proprietari che prima di lasciare casa la distruggono. Ci sono anche quelli che fanno questo di lavoro: comprano case all’asta, a buon prezzo, per farne business, per rivenderle. Il fatto è che queste persone, ben messe nel giro, magari con conoscenze importanti, dai giudici agli avvocati, non vogliono che qualcun altro metta il naso su un immobile che interessa loro. Allora, anche qui, si interviene direttamente con minacce e avvertimenti.
Poi ci sono i casi in cui si riesce ad andare all’asta, dopo tante difficoltà e resistenze. E succedono cose strane. Buste manomesse, offerte non accettate per cavilli irrisori. “Una volta mi hanno bocciato l’offerta perchè c’era un errore di calcolo di un centesimo, il giudice non ha voluto arrotondare, e ha fatto perdere migliaia di euro al creditore, con il valore dell’immobile che è sceso ancora” racconta un testimone a Tp24. Denunciare alla Procura? “Già fatto anni fa, ma è stato tutto archiviato. Perchè dovrei denunciare se non succede nulla?”.
Il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Marsala, Giuseppe Spada, spera nella buonafede dei suoi colleghi in queste circostanze e sottolinea che le regole stringenti sulla durata delle aste sono state un argine a pratiche scorrette. “L’avvocato ha interesse che si venda il bene alla prima asta, al prezzo più alto, anche perchè la sua parcella dipende pure da quello”. E quegli avvocati che suggeriscono al potenziale acquirente di aspettare per far scendere il prezzo? “Può succedere, non vedo malafede, può essere un suggerimento ma niente di più, anche perchè il rischio è che quel bene resti invenduto, o che venga venduto ad un prezzo stracciato e per l’avvocato c’è una riduzione nella parcella”.
Ma non è tutto e solo qui. Il mondo delle aste giudiziarie è complesso, e casi strani non si trovano solo a Marsala. Di avvocati “furbetti” e giudici distratti sono pieni i tribunali. Le ripercussioni sono tante, e lo vedremo domani.