Avvocato come la moglie, 42 anni, segno zodiacale Leone, con un figlio di cinque anni che porta il nome del nonno Luigi, già sindaco di Salemi a cavallo dei due millenni, Francesco Giuseppe Crimi, per la prima volta in politica, ha risposto alle domande di Tp 24.
Ci dice in sintesi i motivi che l’hanno portata a candidarsi?
Sono lieto e mi pregio di essere stato designato dal movimento FUTURO, di cui sono uno dei principali fautori, e da quanti hanno voluto condividere questo progetto di rinascita per Salemi, come candidato Sindaco per la Città di Salemi nelle prossime amministrative indette il 28 Aprile 2019. L’attuale situazione Salemitana ci ha convinti della necessità di offrire sia il nostro apporto che un luogo politico di confronto e di azione, tuttora assente, a tutti i cittadini di Salemi anche a quanti negli ultimi anni si sono rassegnati al non voto.
Si è partiti da un invito rivolto alla mia persona da un gruppo di amici e giovani Salemitani e si è arrivati alla definizione della formazione dei candidati attraverso un serrato dibattito che ha interessato molte persone e si è protratto per diversi giorni.
Ciascuno dei candidati è entrato in un gruppo di cui conosce e condivide pienamente la composizione ed il programma. Questo per me rappresenta già un risultato e per i cittadini che devono decidere se votarci, una garanzia di coesione sentita e di solidità della coalizione. Per queste ragioni intendo, infatti, condividere questa candidatura ed eventualmente l’auspicata guida amministrativa della città con quanti, come me, pensano che sia necessario dedicare una parte del proprio tempo al servizio della città e dei suoi cittadini. Tutto di noi dice del nostro profondo legame con Salemi: siamo nati qui come persone e come soggetto politico – Sogniamo una Salemi diversa da quella di oggi, fondata sulla sostenibilità, sulla solidarietà e sulla difesa dei diritti e dei beni comuni come il suolo, l’aria e l’acqua.
Il suo movimento “Futuro” ha solo un carattere civico temporaneo elettorale o ha invece l’ambizione di trasformarsi in un soggetto politico di centrodestra?
La lista civica “FUTURO” è composta da tanti giovani, pienamente animati di buona volontà e da uomini e donne che hanno alle spalle anni di azione politica sul nostro territorio, durante i quali abbiamo constatato che ciascuno può incidere e può dare il proprio contributo al perseguimento del bene pubblico. Perciò la nostra azione di cittadinanza attiva continuerà qualunque sia il risultato che otterremo alle prossime elezioni. Abbiamo l’ambizione di portare il nostro progetto denominato FUTURO a tutti i livelli istituzionali cittadini. Sono lieto che il valore morale e politico del nostro progetto per Salemi, abbia consentito di poter costituire ed offrire all’elettorato una coalizione che comprende buona parte degli esponenti del centro destra salemitano. Questo ritengo sia un elemento di indiscutibile valore e ciò anche al fine di garantire i collegamenti necessari con gli Enti sovra ordinati per un’azione amministrativa tendente ad una miglior tutela delle esigenze dei nostri concittadini. Non per niente la Lista civica è quella che non pone aprioristiche censure ai partiti ma che, riconosciuto il loro ruolo nella società, punta ad aggregazioni più ampie.
Qualora fosse eletto sindaco di Salemi, quali sarebbero i provvedimenti dei suoi primi cento giorni?
Se sarò eletto Sindaco inizierò da subito a lavorare intensamente, per fare diventare Salemi un paese normale, dove si possa serenamente svolgere il proprio lavoro, produrre e pagare le tasse con tranquillità e soprattutto senza invidia, sentimento storicamente molto sviluppato nella politica di questa città.
Sul Centro Storico si sono sprecate migliaia di parole, lei con quale terapia a medio e lungo termine intenderebbe intervenire?
Non credo esistano terapie a medio e/o lungo termine, esistono però provvedimenti da adottare finalizzati, intanto, alla ricostruzione, pulizia ed adeguata qualificazione del centro storico. Tali esigenze, peraltro, sono già note alla Commissione Bicamerale della Camera dei Deputati e sono stati negli anni già prospettati dai Sindaci, i quali non possono ridurre la propria attività alla mera elencazione delle esigenze che ogni anno viene fatta in occasione dell’anniversario del terremoto, ma devono attivarsi per l’ottenimento degli adeguati finanziamenti. E’ necessario predisporre un programma di valorizzazione di tutti i beni culturali del territorio siano essi monumentali, storici, letterari; di usi e costumi ed in particolare per i beni del centro storico, che costituiscono la formula vincente per consentire alla gente di frequentarlo. Dunque utilizzo per fini turistici e culturali dello splendido Castello che dovrà essere ben presentato ai visitatori e l’imprescindibile intesa con le autorità ecclesiastiche locali per la fruibilità delle numerose Chiese presenti nel centro storico. Solo dopo aver creato un centro storico fruibile e vitale sia in termini di case abitate ma soprattutto di fruenze turistiche potrà valutarsi l’opportunità di individuare una zona del centro storico a traffico limitato che in ogni caso dovrà salvaguardare la quotidianità della vita dei cittadini salemitani.
Del suo programma potrebbe sintetizzarci alcuni aspetti che ritiene più qualificanti?
Ripongo molta fiducia nella formula risolutiva indicata nei diversi punti del nostro programma, ma il punto chiave di un esatta azione amministrativa è che bisogna sollecitare la capacità di ascolto degli amministratori e smetterla una volta e per tutte di nascondersi dietro il dito o dietro la dizione “non ci sono i soldi”, occorre spiegare, prima di tutto, cosa si è fatto con i soldi pagati dai cittadini salemitani o con i soldi incassati con le tasse già pagate. Vanno immediatamente bloccate le spese inutili e gli sprechi, che pregiudicano irrimediabilmente la possibilità di garantire i servizi primari ai cittadini. Occorre, inoltre, valorizzare l’uso per protezione civile e per fini turistici dell’aeroporto di contrada Bovarella. E’ urgente, infine, sollecitare il pagamento dei crediti dovuti al Comune per pagare i debiti dello stesso che ci risultano essere di cifra elevata.
Franco Ciro Lo Re