Trapani, pitbull maltrattato al "bronx"

"C'è un pitbull che sta malissimo ed è chiuso dentro un box al bronx. Veda cosa può fare perchè mi fido solo di lei".

E' la segnalazione che ha fatto una donna ad Enrico Rizzi , incontrandolo per strada. Il leader animalista, prese informazioni più precise, ha chiesto l'intervento delle forze dell'ordine. Sul posto in pochi minuti sono arrivate due volanti della Questura di Trapani e due della Polizia Municipale, coordinate dall'Ispettore Antonino Pumo. Scoperta immediatamente una struttura abusiva di proprietà del Comune di Trapani dove all'interno sono stati rinvenuti tre pitbull. Ad alcuni era impossibile avvicinarsi a causa dell'aggressività degli stessi.

Uno di loro era legato ad una catena di pochi metri. Un altro invece, è stato rinvenuto pelle ed ossa, in condizioni di salute talmente allarmanti che il veterinario dell'ASP di Trapani intervenuto su richiesta degli Agenti, Dott. Roberto Messineo, ne ha disposto l'immediato trasferimento presso un Ambulatorio Veterinario di Trapani. Secondo il veterinario infatti, l'animale non stava ricevendo nessuna cura medico veterinaria.

Del caso è stato informato il Pubblico Ministero di turno, Dott. D'Antona. Indagini sono in corso per risalire ai proprietari degli animali che rischiano una denuncia per maltrattamento di animali.

Tensioni con alcuni giovani residenti alla vista dell'animalista Enrico Rizzi, riconosciuto dagli stessi. Rizzi, che non è stato mollato per un solo attimo dagli Agenti della Polizia di Stato, proprio per tutelarne la sua incolumità, ha ricevuto comunque delle minacce che non si sono concretizzate grazie alla presenza della stessa Polizia.

Una donna però sembrava essere dalla sua parte e dal balcone gli ha urlato: "Rizzi dall'altra parte fanno lottare i cani e scommettono soldi....fai qualcosa". Una frase ripetuta più volte, che ha lasciato sorprese anche le forze dell'ordine.




Alla fine dell'operazione Rizzi ha ringraziato tutte le forze dell'ordine intervenute ed il Dott. Roberto Messineo, per la professionalità e per avergli comunque dimostrato che la lotta alla criminalità, è una battaglia condivisa e sostenuta anche da loro.