Ha registrato domenica sera il pienone la manifestazione elettorale dell’aspirante sindaco Francesco Giuseppe Crimi, per la presentazione dei candidati consiglieri comunali e dei due assessori designati.
L’evento parte sulle note dell’Inno nazionale.
Tutti in piedi, alcuni con la mano destra sul cuore, mentre Gino Crimi, padre di Francesco Giuseppe cede alla commozione.
Saranno mille i ricordi del suo lungo percorso politico che stanno attraversando in un baleno la sua mente.
Starà pensando magari anche al momento drammatico in cui subì l’onta della sfiducia nel marzo del 2002.
“Le Idi di marzo”, qualcuno le definì.
Nel Msi prima, e in Alleanza Nazionale poi, corazzato da un’ inossidabile coerenza, eletto sindaco da un' alleanza trasversale al ballottaggio nel '98, sembra essere ritornato, sia pure indirettamente, sulla ribalta politica locale.
Cessa ora l’autoisolamento o quarantena, a seconda dei punti di vista ( che nemmeno la parentesi Sgarbi riuscì scalfire).
Con uno scenario imprevedibile, fino a qualche mese addietro. Che vede, ironia hegeliana della Storia, i “nemici” politici di quel tempo, sostenere oggi la candidatura del figlio Giuseppe.
Una sorta di Nemesi storica.
Tutto questo sarà passato per la mente e per il cuore di Gino Crimi, leader della destra salemitana? Non lo sappiamo.
Non ce ne voglia il figlio Francesco Giuseppe se abbiamo indugiato sulla figura del padre. Lo abbiano ritenuto essenziale per meglio far capire ai nostri lettori il significato della sua candidatura. Nulla, anche in politica, nasce a caso.
A coordinare i lavori della serata e’ stata la cantante Roberta Lo Porto, anche lei in lista.
Inizia Paolo Ruggiero, dirigente marsalese di “Diventerà Bellissima”. Ringrazia Gino Crimi per i voti ottenuti alle Regionali, “quelli di Salemi sono stati i più numerosi dopo quelli di Marsala”, afferma.
Poi e’ il turno di quasi tutti i candidati consiglieri comunali.
Seguono a ruota con i loro interventi la trentenne Adelaide Terranova, Fabio Sabina ( “hanno paura di mostrare di essere del Pd e si nascondono dietro un simbolo anonimo”, dice), Vito Conforto, noto esercente, ( “di questa Amministrazione rimangono solo chiacchiere, nessun nuovo turista arrivato, centro storico sporco, non funzionale e non curato”), Giusi Asaro, consigliere uscente ( “Venuti non ha voluto la gestione comunale dell’acqua, ha fatto ricorso al Tar. Io non faccio il politico di professione, sono una che vive del proprio lavoro. Sono stata all’opposizione e mai una proposta e’ stata presa in considerazione”), Biagio Grimaldi, medico chirurgo ( “ quella nostra e’ l’unica squadra fatta di gente normale, e non gente che si nasconde nei salotti” …”l’Ospedale di Salemi lo salviamo noi operatori, a chi dice che di più non si poteva fare, io rispondo che invece si poteva fare molto di più, l’errore più grande? L’avere fatto l’accorpamento con Trapani che e’ stato a tutto vantaggio di Gucciardi, ma per fortuna ce ne siamo liberati, non e’ più residente a Salemi. Invece di trovarmi le Istituzioni al mio fianco, mi trovo a combatterli. Abbiamo da anni un gruppo di potere, e’ giunto il momento di liberarcene. Al Comune si dovrà entrare liberamente e non dietro appuntamento come oggi. Noi siamo uomini liberi e non ho paura di nessuno”), Giuseppe Loiacono, consigliere uscente e assessore designato(“il cambio dell’assessore alla cultura Giuseppe Maiorana con Vito Scalisi e’ stata una presa in giro, Maiorana uscito dalla porta e’ rientrato dalla finestra, abbiamo cosi pagato due stipendi. Tanti sono gli incarichi affidati a amici legali”), Stefano Terranova ( “ ci hanno sempre portato debiti fuori bilancio da approvare, invece di dare i soldi alle associazioni, perché non li spendevano per riparare le strade. Non sono stati capaci di assicurare il numero legale. In una occasione sono stato io a garantirlo per non perdere 16mila euro che dovevano servire per la strada Filci Ulmi”), ed infine, Camillo Traina, palermitano e assessore designato, con un didascalico intervento piuttosto lunghetto.
A concludere l’evento elettorale, ovviamente, e’ stato il candidato sindaco Francesco Giuseppe Crimi.
Riferiamo solo due punti, riservandoci di pubblicare nei prossimi giorni una sua intervista.
Crimi ha tenuto ha precisare che la lista civica da lui capeggiata non intende annullare le sensibilità individuali di ciascun componente e che ognuno non ha dovuto rinnegare il proprio passato e sentire politico. Che, tradotto, significa che la “lista civica”, mantiene una forte identità di centro destra.
Poi ha una forte polemica sul significato di “Borgo” e di “Citta’” che deve essere attribuito a Salemi.
In altri termini, il titolo di “Borgo più bello d’Italia” non viene valutato come una conquista, quanto piuttosto un arretramento rispetto a quello di “Citta’”concesso dal governo del 2000 (poco conta se fosse di centrosinistra), controfirmato dall’allora presidente della Repubblica Ciampi.
“Noi vogliamo una Citta’ d’Arte”, ha insistito, “ e non un Borgo abbandonato che va avanti per forze d’inerzia, prossimo a morire”. Applausi da stadio!
Franco Ciro Lo Re