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03/04/2019 15:28:00

Castelvetrano, i massoni "alla francese" si difendono dopo gli ultimi arresti

Sull'operazione Artemisia che ha portato agli arresti a Castelvetrano, tra gli altri, dell'ex deputato Giovanni Lo Sciuto, del deputato regionale Francesco Cascio e dell'ex sindaco castelvetranese Felice Errante ha scritto una nota il consiglio direttivo del centro sociologico italiano (CSI) di Trapani.

Il Consiglio Direttivo del Centro Sociologico Italiano (CSI) di Trapani, fa alcune precisazioni, a seguito dell’operazione “ARTEMISIA”, e ritiene che alcune notizie sono state strumentalizzate ed impregnate da un forte ed ingiustificato pregiudizio anti massonico. Di seguito la nota completa:

"Il CSI di Trapani è un’associazione a connotazione massonica che da 5 anni  - scrive il direttivo - si è distaccata dall’Obbedienza regolare e ufficiale denominata “Gran Loggia d’Italia” ed ha aderito all’Obbedienza internazionale, regolare ed ufficiale denominata “G.O.D.F. – Grand Orient de France (art. 4.1)1” le cui principali finalità sono: il trinomio Libertà, Uguaglianza Fratellanza e la diffusione dei principi dell’etica della Massoneria Universale (art. 4.5.a)

2.Lo Statuto, regolarmente depositato presso la competente Agenzia delle Entrate, prevede la costituzione di gruppi di studio denominate Logge (art. 19.1)3. Quella oggi attiva presso il CSI di Trapani è denominata Hypsas. La Loggia Hypsas non ha mai aderito alla Gran Loggia d’Italia, nonostante alcuni dei suoi membri provengano da essa.

Tutti gli associati in fase di ammissione sono obbligati a presentare un valido Certificato dei carichi pendenti ed il Certificato del Casellario giudiziario (art. 5.4)4, e solo in caso di assoluta regolarità dei predetti certificati la procedura di ammissione prosegue.

2) In relazione a taluni dei soggetti coinvolti nell’operazione Artemisia si precisa che:
a) L’ex deputato regionale Lo Sciuto Giovanni non risulta essere stato mai iniziato alla massoneria e certamente non ha mai fatto parte del CSI di Trapani (Loggia Hypsas), pertanto non è mai entrato nella sede di Via Parini, non avendone titolo.
b) Giuseppe Berlino è stato membro del CSI di Trapani fino al 2015; Gaspare Magro è stato membro del CSI di Trapani fino ad inizio 2016; Domenico Bua è stato membro del
1 Art. 4.1 – L’Associazione riconosce come principi fondamentali ed informatori del presente Statuto quelli di:
“LIBERTA’ – UGUAGLIANZA – FRATELLANZA “.
2 Art.4.5.a – Le finalità che si propone sono in particolare:
a) diffondere i principi dell’etica della Massoneria Universale. 3 Art. 19.1 – All’interno dell’Associazione opererà uno o più Gruppi di Studio (Logge) nell’assoluto rispetto dell’art. 18 della Costituzione Italiana e alle relative norme di attuazione previste dalla Legge n. 17 del 25 gennaio 1982 (Legge Anselmi) e dell’art. 4 del presente Statuto e di un eventuale regolamento.
4 Art. 5.4 – Il richiedente presenterà una domanda di ammissione in cui specificherà le proprie complete generalità allegando: un curriculum vitae, il Certificato del Casellario Giudiziario ed il Certificato del Casellario Carichi Pendenti in corso di validità. CSI di Trapani fino al 2014 periodo in cui la nostra associazione (CSI) si è distaccata dalla Gran Loggia d’Italia per cui costui non ha mai fatto parte della Loggia Hypsas.
Nessuno dei tre, dalla data della dimissione, ha mai più avuto accesso alla sede di Via Parini essendo la stessa loro preclusa.
c) Gli unici due soci attivi del CSI di Trapani coinvolti nell’operazione Artemisia, in quanto destinatari di un’informazione di garanzia, sono gli associati Vincenzo Salvo ed Anna Matia Marchese. Tali soci hanno immediatamente presentato la loro auto sospensione
dal CSI di Trapani e dalla Loggia Hypsas con immediata ratifica del Consiglio Direttivo (C.D. del 24.03.19), così come previsto dallo Statuto. Tale sospensione, che impedisce loro di frequentare la nostra sede sociale e di partecipare ai lavori di Loggia, si protrarrà fino a quando la loro posizione giudiziaria sarà chiarita e risolta e in difetto, la sospensione diverrà definitiva.
d) Chiofalo Vincenzo e Corso Arturo non hanno mai fatto parte del CSI di Trapani.
Relativamente agli altri inquisiti non ci risulta che siano mai stati iniziati alla massoneria e nessuno di loro è mai entrato nella nostra sede sociale.
3) Non può esservi stata, né può esservi, alcuna Loggia segreta all’interno della Loggia Hypsas, e/o sotto il paravento del CSI di Trapani, in quanto tale circostanza confliggerebbe nettamente sia con i nostri valori che con le nostre disposizioni statutarie (art. 4 comma 7)5.
Inoltre si ribadisce ulteriormente che, nessuno degli indagati non aderenti al CSI di Trapani ha mai avuto accesso alla sede di Via Parini, salvo prova contraria che dovesse risultare dalle attività d’indagine e rispetto alla quale il CSI di Trapani intenderebbe, in ipotesi, tutelarsi anche
innanzi all’autorità giudiziaria.
4) Preme sottolineare che, né in passato né attualmente, l’associazione CSI di Trapani con il gruppo di studio massonico denominato Loggia Hypsas, ha mai svolto alcuna attività di proselitismo politico in favore di Lo Sciuto Giovanni e che se taluno dei suoi membri attivi ha in passato assunto posizioni di vicinanza e fornito sostegno elettorale al predetto Lo Sciuto, lo ha fatto solo ed esclusivamente a titolo personale.
Infatti, nella nostra associazione CSI di Trapani/Loggia Hypsas, sono preclusi i proselitismi di ogni genere ed in special modo quelli politici e religiosi, in quanto ciascuno è libero di esprimere le sue preferenze politiche e religiose ma al di fuori del nostro contesto associativo. Gli argomenti che si studiano e si approfondiscono nei lavori di Loggia sono di natura iniziatica, sociale ed umanitaria; chi immagina che le Logge regolari e ufficiali siano dei comitati d’affari è fuori strada, in quanto il concetto di comitato d’affari è estraneo ai valori
massonici.
5 Art. 4.7 – L’associazione opererà nell’assoluto rispetto dell’art. 18 della Costituzione Italiana e delle relative norme di attuazione previste dalla Legge n. 17 del 25 gennaio 1982 (Legge Anselmi).
Riteniamo di importanza fondamentale fare queste precisazioni perché siamo indignati dall’accozzaglia di notizie imprecise e false, calunniose e strumentali che una certa stampa dà in pasto all’opinione pubblica.
Invitiamo tutti coloro che hanno interesse a comprendere seriamente quali siano le finalità della Massoneria in generale e dunque di ogni singola Loggia, a ricercare le basi storiche ed evolutive della Massoneria stessa risalenti ad almeno gli ultimi quattro secoli e a non prendere
per buono “il pacchetto preconfezionato” che qualche “pubblicista” propina senza alcuna
capacità critica.

Infine vale la pena precisare che un Massone, per Statuto e per giuramento, non può e non deve violare le leggi dello Stato né tantomeno tenere una condotta immorale, perché in tal caso il suo status di Massone decade.

Consiglio Direttivo
CSI TRAPANI 



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