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30/03/2019 06:00:00

Marsala, la solita festa del cibo da strada. Costa al Comune 5000 euro

Un format trito e ritrito, che fatto il giro della Sicilia, e che adesso arriva a Marsala. Una festa del cibo da strada, tipicamente siciliano, a Marsala. E' una delle manifestazioni che si terranno durante le giornate “garibaldine”, quindi a cavallo dell'11 maggio. Bene, ma il Comune oltre a dare lo spazio della Villa Cavallotti, a fornire palco, punti luce, transenne, le solite casette di legno, dà un contributo di 5 mila euro all'associazione che organizza. E la domanda è, chi prende i ricavi dalla vendita dei prodotti?

Il Comune di Marsala ha accolto la proposta fatta dall'Associazione Luna e dintorni che ha sede a Calamonaci, provincia di Agrigento. L'evento si chiama “Gustissimo 2019” e si terrà dal 10 al 12 maggio. Il Comune ha concesso la location di villa cavallotti, con punti luce e consumo energetico, un palco 10 metri per 8, con relativo trasporto, montaggio e collaudo. Transenne, contenitori per la spazzatura, servizio di raccolta rifiuti, autorizzazione alla vendita per gli operatori, inibizione al commercio su aree pubbliche in prossimità della sede interessata allo svolgimento dell'evento. E poi c'è il contributo di 5 mila euro.


Si legge nella delibera che la manifestazione “intende promuovere il cibo da strada abbinato a prodotti tipici locali come le birre artigianali siciliane e il vino locale. L'evento- si legge – intende sfatare la concesione dello street food come stereotipo di un'alimentazione poco salutare, mettendo in evidenza invece il binomio gusto-salute e promuovendo prodotti a km zero, etc...”. Sono previsti momenti di intrattenimento con animazioni, djs, musica.
Ad organizzare il tutto è, dicevamo, un’associazione dell’Agrigentino, presieduta da Vincenzo Tudisco, che organizza questa festa del cibo da strada un po’ dappertutto. Già a febbraio per Marsala era pronto il marchio.
Il dato è anche un altro, che Tudisco prende il contributo come associazione, ma poi organizza con la sua agenzia, Argalia.
Ora, l’iniziativa è sicuramente interessante. Ma quello che fa storcere il naso è perchè il Comune, oltre a dare la location e tutti i servizi, deve anche dare un contributo economico? E chi avrà il ricavo della vendita del cibo da strada?