L’ex prefetto di Trapani Fulvio Sodano avrà la cittadinanza onoraria dal Comune di Trapani. Dopo anni di polemiche incredibili e di clamorosi retroscena, il sindaco Giacomo Tranchida, il presidente del consiglio Giuseppe Guaiana e gli altri 23 consiglieri hanno sottoscritto un documento in cui si propone il conferimento alla memoria, dal momento che Sodano è morto a causa di una lunga malattia il 27 febbraio del 2014. Ora la proposta sarà trasmessa alla I commissione consiliare “Affari generali” per il parere di competenza, e poi l’atto approderà in consiglio per il via libera definitivo.
Passaggi burocratici necessari ma che appaiono ovviamente una formalità dal momento che il documento d’impegno è stato sottoscritto da tutti i consiglieri. La motivazione del conferimento della cittadinanza onoraria è il seguente: “Per l’impegno civile dimostrato nella lotta alla mafia e per l’affermazione della legalità”. Nella proposta sottoscritta da sindaco e consiglieri viene evidenziato che Sodano è una delle personalità che più di altri si è contraddistinta per l’impegno contro la criminalità organizzata e per l’affermazione della legalità.
“Il suo operato sul territorio nel periodo in cui ha rivestito la carica di prefetto – si legge - ancora oggi rappresenta un fulgido esempio di cristallina attività in favore del vivere civile e della crescita etica e morale delle nuove generazioni. Grazie al suo operato è stato possibile rendere più veloci le procedure di confisca dei beni nella disponibilità dei clan mafiosi, favorendo la ripresa economica e anche morale delle imprese prima assoggettate al malaffare”. Fulvio Sodano è l’ex prefetto trapanese che, avendo reso più veloci le procedure di confisca dei beni ai mafiosi, ha permesso alla città di diventare il primo Comune in Italia nel quale sia stata costituita una cooperativa di lavoratori in un’azienda confiscata alla mafia.
A quanto pare, secondo alcune denunce pubbliche fatte anche dallo stesso Sodano, gli amministratori dell’epoca ai vari livelli fecero di tutto per trasferirlo in altra sede, evidentemente perché ritenuto uomo scomodo. Il suo impegno antimafia fu riconosciuto da moltissimi e da anni oramai si parla di conferire la cittadinanza onoraria all’ex prefetto trapanese ma senza alcuna concreta azione da parte della pubblica amministrazione trapanese. Ecco perché 15 associazioni apartitiche, oltre a persone comuni, hanno raccolto le firme per assegnargli la cittadinanza onoraria. Firme che sono state consegnate il 15 novembre del 2013 all’allora sindaco di Trapani Vito Damiano ma non se ne fece mai nulla.