Del terribile omicidio della marsalese Nicoletta Indelicato, di 25 anni, avvenuto sabato notte in contrada Sant’Onofrio a Marsala si sanno perfettamente, il luogo, gli autori, Margareta Buffa e Carmelo Bonetta, per certi versi anche il contesto, all’interno di un’amicizia a tre sfociata in odio e avversione, ma il vero movente ad oggi, anche se si punta sulla pista passionale non è convincente né tantomeno lo sono i litigi e le parole che sarebbero volate anche sui profili social.
Ieri in un nostro articolo (potete leggere qui) abbiamo scritto della particolarità del luogo in cui è stata accoltellata, torturata e poi bruciata la povera Nicoletta. Ci siamo chiesti se, proprio da quel posto potevano venire delle risposte sull’omicidio, visto che, proprio lì dove è stato trovato il suo corpo, si trova quella cappella molto antica, forse del periodo paleocristiano o medievale, dove, all’interno si trova un leggìo con dei lumini, (ecco le foto qui accanto). Ci siamo posti delle domande e ce le riproponiamo anche oggi, visto che c’è il sospetto che quel luogo di culto sia stato utilizzato per alcune messe nere e riti satanici. Non abbiamo nessuna verità in tasca, ci mancherebbe, ma ci sono molti elementi che non tornano e non c’è un movente chiaro per il delitto. E allora riteniamo che sia giusto chiedersi se c'è un collegamento tra quel luogo in cui è stata uccisa Nicoletta e il movente o è solo frutto della casualità. Se così non fosse, la terribile fine che la Buffa e Bonetta hanno fatto fare alla 25enne potrebbe avere una spiegazione e un movente ben preciso.
Se diranno qualcosa o meno sul delitto non lo sappiamo, ma riguardo a Margareta Buffa sono emersi alcuni fatti che fanno comprendere un qualcosa in più della sua personalità. Secondo quanto raccontato alla nostra redazione, era interessata e cercava continuamente dei gatti neri. "Ne ha adottato uno in un negozio di animali, in seguito ne ha preso un altro in un altro negozio – ci racconta una persona che si occupa i animali, che prosegue - quando lei ha continuato con le sue richieste non ne ho fatti trovare più (almeno in questi negozi). Secondo le testimonianze raccolte dalla nostra redazione, c’è anche un conoscente o amico di Margareta che le avrebbe regalato un cagnolino, del quale, non se n’è saputo più nulla nel giro di poco tempo e alle richieste d’informazioni sulle condizioni del cane, la Buffa non ha mai saputo dare spiegazioni. C’è poi un altro episodio, strano, che riguarda una persona che in passato avrebbe avuto una relazione con Margareta, al quale, all’indomani della fine della loro storia, sarebbe stata data alle fiamme la propria auto.
Le dichiarazioni di Bonetta - Ieri nel corso del suo interrogatorio, Bonetta, reo confesso dell’omicidio, ha affermato rispondendo alle domande del gip Riccardo Alcamo, che con l’auto guidata da Margareta Buffa si sono fermati proprio nel luogo in cui ha, poi, commesso il delitto perché in quel posto c’è un’antica cappella dove lui sapeva si compiono riti satanici o messe nere. Anche se non ha messo in correlazione questo con l’omicidio. Bonetta, già nel primo interrogatorio era crollato raccontando come aveva ucciso Nicoletta, e dicendo dove si trovava il cadavere, nel vigneto di contrada Sant’Onofrio.
Margareta: "Io non c'entro nulla" - La versione di Margareta Buffa davanti allo stesso magistrato è diversa. La 29enne ha detto che si sono fermati in quel luogo perché la sua auto ha avuto un “guasto”. “Io non c’entro nulla con l’omicidio di Nicoletta Indelicato. Anch’io sono stata vittima di Carmelo Bonetta”. La Buffa scarica tutto sul Bonetta, del quale dice di non essere la fidanzata, ha dichiarato, nell’interrogatorio di garanzia davanti al gip e presenti il procuratore Vincenzo Pantaleo e il sostituto Anna Cecilia Maria Sessa, nonché gli avvocati difensori Natale Pietrafitta e Marcella Buttitta.
Dopo essersi avvalsa della facoltà di non rispondere nel primo interrogatorio davanti a pm e carabinieri, Margareta Buffa, davanti al gip, ha parlato per oltre due ore, ricostruendo i fatti accaduti la notte tra sabato e domenica scorsi, quando intorno all’una fu uccisa Nicoletta Indelicato. Pare che la ricostruzione dei movimenti (prima in un bar del centro di Marsala e poi in auto verso contrada Sant’Onofrio) fatta dalla Buffa coincida con quella del Bonetta, ma si differenziano su alcuni particolari fondamentali. Margareta, infatti, ha dichiarato che Bonetta aveva detto che si sarebbe nascosto nel bagagliaio della sua auto, una Lancia Y, soltanto per “fare uno scherzo”, ma poi è uscito e ha accoltellato e dato fuoco a Nicoletta, mentre lei era sotto choc per quello che stava accadendo. In una prima dichiarazione aveva detto, invece di essere svenuta.
Della serata di sabato notte emergono delle vertà agghiccianti. A raccontarle è la signora che organizza la serata latino-americana all'Aera14, dove i due sono andati a ballare come se nulla fosse successo. I due, Margareta e Carmelo, si scatenano, mettendosi al centro dell'attenzione; secondo chi lo racconta con senno di poi per cercare di crearsi un alibi.
Oggi è il giorno dell’autopsia sul corpo di Nicoletta, inoltre il gip si pronuncerà sulla richiesta di convalida dei due fermi. Per quel che riguarda la difesa, c'è da dire che, dopo le dichiarazioni della Buffa, gli avvocati Pietrafitta e Buttitta hanno rinunciato al suo mandato difensivo, mentre continuano ad assistere Carmelo Bonetta.
La notizia della morte di Nicoletta, ha sconvolto e commmosso l'intera comunità dei cittadini marsalesi, tanto che in queste ore, alcuni stanno organizzando per la sera di lunedì, giorno in cui si svolgeranno i funerali, una fiaccolata per ricordare la povera ragazza uccisa. Sta girando sui social network, infatti, un messaggio in cui si fissa l'incontro per le 20:30 in piazza Inam, da dove avrà inizio il corteo per poi dirigersi fino in piazza Loggia. La famiglia di Nicoletta ha fatto giungere un messaggio alla nostra redazione, in cui dice di non aderire a questa fiaccolata e che in seguito sarà lei stessa ad organizzarne una, comunicando la data e tutte le informazioni dopo il funerale.