Forse non è stato un suicidio. Si riaprono clamorosamente le indagini sulla morte di Daniela Ricciardi, la giovane di 28 anni di Trapani trovata cadavere nella sua casa di Marausa.
Della vicenda ci eravamo occupati su Tp24.it. Daniela fu trovata senza vita dalla mamma e dal fidanzato, allarmato dopo un litigio che avevano avuto. Si era impiccata con il collare del suo adorato cane.
Tuttavia molti elementi non convincevano del tutto, a cominciare dalla presenza di lividi sul volto. Ed è per questo che il fidanzato, un carabiniere di Marsala in servizio ad Erice, è stato messo sotto torchio per alcune ore. Alla fine ha prevalso la tesi del suicidio. Ma la famiglia ha sporto comunque denuncia e la Procura di Trapani ha avviato le indagini. Ieri, a Marausa, nel villino della tragedia, sono arrivati i Ris di Messina. Il loro compito: trovare ogni elemento utile per chiarire se davvero la povera ragazza si sia tolta la vita da sè.
Il corpo di Daniela è stato ritrovato intorno alle cinque del mattino. La giovane aveva litigato con il fidanzato, un carabiniere, per la sua gelosia. Raccontano le amiche alla redazione di Tp24.it che dopo il litigio la giovane ha mandato dei messaggio al fidanzato dicendo di volere farla finita. L'uomo è ritornato nella casa di Marausa, ma ha suonato invano il campanello. Pensando al peggio, ha chiesto aiuto alla madre di Daniela. Arrivati sul posto la signora ha aperto la porta con le sue chiavi, e hanno trovato la giovane senza vita. Si è uccisa soffocandosi con il guinzaglio del cane. Ha lasciato un biglietto alla mamma, raccomandandole di avere cura del cane e del piccolo B&B che gestiva. Il fatto è che, secondo alcune fonti investigative, la ragazza presentava il volto tumefatto. Da qui le indagini in corso, l'interrogatorio del fidanzato, e il tentativo di ricostruire con esattezza l'accaduto.
La ragazza, che lavorava come impiegata da McDonald's a Trapani, a detta di amici e conoscenti non aveva mai manifestato intenzioni suicide.
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