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05/03/2019 14:54:00

Ruggirello e la mafia: tutte le accuse dal 2006 al 2018

 Sono davvero tante le accuse per Paolo Ruggirello, arrestato oggi. L'ex deputato regionale è ritenuto organico a Cosa nostra, dagli inquirenti, con i primi episodi che risalgono addirittura al 2006. Ecco l'elenco delle contestazioni che gli sono mosse. 

.     per aver preso parte all'associazione mafiosa denominata Cosa Nostra, quale politico destinatario delle preferenze elettorali fatte confluire da esponenti di detta associazione nel corso di varie consultazioni elettorali, fornendo un concreto e specifico contributo per garantire gli interessi del sodalizio mafioso, cui metteva a disposizione - per il tramite di singoli affiliati, con i quali intratteneva rapporti continuativi ed ai quali si rivolgeva anche per questioni personali - l’influenza e il potere derivanti anche dalla sua posizione di deputato regionale dell’Assemblea Regionale Siciliana, e più in particolare:

-         garantiva piena disponibilità per tutelare gli interessi della famiglia mafiosa di Mazara del Vallo, anche relativi a futuri finanziamenti pubblici, attraverso accordi raggiunti con ACCOMANDO Michele, appartenente a detta famiglia;

-         prometteva di interessarsi per far assumere a tempo indeterminato, presso l’ Azienda Ospedaliera Sant’Antonio Abate di Trapani, BURACCI Margherita, figlia di BURACCI Giovanni, appartenente alla famiglia mafiosa di Campobello di Mazara; 

-         esercitava pressioni politiche per far sì che GIAMBALVO Calogero, nipote dell’associato mafioso LA CASCIA Vincenzo, subentrasse come consigliere comunale a Castelvetrano, quale primo dei non eletti, e prometteva al medesimo GIAMBALVO opportunità di lavoro all’interno del Parco archeologico di Selinunte; 

-         accettava, quale referente provinciale del movimento politico “Articolo 4”, l’inserimento nella lista di detto movimento di una candidata, RAZZIANO Daria, indicata espressamente da SAMMARTANO Filippo, esponente della famiglia mafiosa di Campobello di Mazara; 

-         si rivolgeva all’associato mafioso SALERNO Carmelo di Paceco per ottenere nominativi di fiducia da inserire come candidati nella lista “Democratici per Marsala” per le elezione comunali di Marsala del giugno 2015;

-         sosteneva presso gli uffici amministrativi della Regione Sicilia l’aggiudicazione di un appalto per la fornitura di mobili in favore della ditta “Gulotta Design di Vincenza Costa”, segnalata da SALERNO Carmelo;

-         sollecitava l’assunzione, come guardia giurata, di Vito COSTA, persona segnalata da SALERNO Carmelo;

-         prometteva un personale interessamento per la posizione lavorativa del figlio di  SALERNO Carmelo;

-         si rivolgeva, in distinte occasioni, ad esponenti dell’associazione mafiosa, tra cui CRIMI Salvatore (della famiglia mafiosa di Vita), VIRGA Pietro, ORLANDO Francesco, SALERNO Carmelo, CUSENZA Pietro (tutti della famiglia mafiosa di Trapani) per ottenere supporto elettorale in occasioni delle consultazioni regionali del 2017 e nazionali del marzo 2018;

- corrispondeva denaro a VIRGA Francesco e VIRGA Pietro, promettendo il versamento di un’ulteriore somma, per acquistare voti durante la campagna elettorale per le regionali siciliane del 2017;

in tal modo contribuendo al raggiungimento degli scopi dell’associazione mafiosa, tra i quali procurare voti in occasione di consultazioni elettorali ed allacciare stabili connessioni con le istituzioni pubbliche, per il tramite di un suo rappresentante.

 

In Palermo, Mazara del Vallo, Paceco, Campobello di Mazara ed altri territori della provincia di Trapani dal 2006 sino al marzo 2018.



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