A Trapani ed Erice i Virga e Franco Orlando erano molto noti per la loro capacità di raccogliere voti a candidati a loro graditi. E a loro molti si rivolgevano per avere un aiuto elettorale. Dalle indagini emerge che ci sono stati degli interessamenti anche per Simona Mannina e Alessandro Manuguerra, consiglieri comunali di Erice, eletti nel 2017. I due non sono indagati, ma la loro elezione è citata nel capitolo dell'inchiesta che riguarda il reggente della mafia trapanese Franco Orlando.
Anche Manuguerra, il padre Luigi e il figlio consigliere, e Mannina, il padre Vito e la figlia Simona, avevano avuto rapporti con i capimafia di Trapani.
I politici non sono indagati in questa operazione, ma emergerebbe l'intervento della famiglia mafiosa della zona.
Scrivono gli inquirenti che per “le elezioni per i Comuni di Trapani ed Erice, due consiglieri comunali uscenti, rispettivamente Vito MANNINA e Giovanni MALTESE, si sono avvalsi della fattiva collaborazione di VIRGA Francesco e ORLANDO Franco, entrambi sostenuti da Pietro CUSENZA per la loro campagna elettorale e per quella di Simona MANNINA, figlia di Vito (solo quest’ultima veniva eletta)”. Si parla di “mobilitazione mafiosa” a sostegno dei candidati.
Da Orlando andavano anche i Manuguerra, il padre Luigi e il figlio Alessandro, consigliere comunale di Erice. I due, annotano i Carabinieri, si erano recati “presso il bar Efri, per pianificare la loro campagna elettorale”. Anche se Orlando rimprovera Luigi Manuguerra: "Parli assai".
Simona Mannina è intervenuta su Rmc 101 per spiegare: "Dal negozio Scrigno ci sono stata, certo, per comprare le bomboniere delle mie nozze. E ho lasciato anche dei fac simile, come facevo con tutti in campagna elettorale".
"Noi siamo vittime - dice Luigi Manuguerra - e non abbiamo fatto nulla".