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04/03/2019 11:24:00

Marsala, il Comune vuole realizzare allo Stagnone un chiosco ogni cento metri

 Un chiosco ogni cento metri. Che per dieci chilometri di costa, fanno, potenzialmente, cento chioschi. E' il piano della Giunta Di Girolamo per lo Stagnone di Marsala. La vicenda l'abbiamo raccontata qualche giorno fa su Tp24.it.

Il piano chioschi deve ancora essere approvato in consiglio comunale, dove sarà presto all'ordine del giorno. E si tratta di un altro provvedimento di natura dubbia, in un ecosistema molto delicato, come quello, che abbiamo raccontato ieri, che autorizza un progetto di acquacoltura e salicoltura nella prima fascia della costa dello Stagnone.

Sulla vicenda interviene Legambiente, che, in una nota, denuncia il piano chioschi della Giunta, e invece si dimostra meno scettica sul progetto dell'acquacoltura.

Ecco la nota di Legambiente:

Il delicatissimo eco sistema dello Stagnone non è minacciato, come si è letto in questi giorni sulla stampa locale, dal progetto sperimentale-scientifico della facoltà di biologia marina dell’Università di Trapani, ma da una recente delibera di Giunta del Comune di Marsala di cui però nessuno parla.

Pur ritenendo infondate le critiche di molti nei confronti dell’amministrazione comunale, per avere assentito e partecipato alla realizzazione del progetto universitario, pensiamo che queste siano non solo comprensibili, ma anche assolutamente meritate. Questa amministrazione ha infatti il primato assoluto di farsi sommergere dalle critiche anche quando fa bene.

Per evitare tutto questo sarebbe stato sufficiente, oltre che necessario, coinvolgere preventivamente le associazioni ambientaliste, spiegando che le finalità del progetto non sono affatto di natura industriale. Anche in questa occasione, Sindaco, e Giunta, ad eccezione dell’Assessore Rino Passalacqua (l’unico sempre disposto a partecipare alle iniziative, ascoltare e spiegare l’azione amministrativa) non hanno perso l’occasione di dare prova manifesta di “autismo istituzionale”, che non giova alla città e tantomeno a loro.

Ma come detto sopra, non è l’acqua cultura dell’università ( che si farà senza impiego di mangimi e farmaci ed al solo scopo di ripopolare e ossigenare la laguna) la vera minaccia di disastro ambientale che incombe sullo Stagnone.

Abbiamo appreso infatti che è stato approvato dalla giunta un provvedimento che sembra avere già ottenuto il parere favorevole dell’Ente Gestore della riserva e della Soprintendenza Beni Culturali ed Ambientali, per il rilascio di permessi di costruzioni di Chioschi lungo tutta la fascia di riserva e pre riserva, con il solo limite di distanza di 100 m l’uno dall’altro.

Ciò comporterà inevitabilmente la distruzione della vegetazione costiera, la modifica del paesaggio lagunare e terrestre. L’aumento del traffico veicolare, della spazzatura, del rumore molesto e degli scarichi in mare.

Non conosciamo il contenuto dettagliato della delibera perchè, pur avendo fatto istanza di accesso agli atti 15 giorni fa circa, non ci è stato ancora concesso. Sappiamo però che la delibera dovrà essere discussa in commissione ambiente e successivamente approvata dal Consiglio Comunale. In attesa di conoscere i dettagli del provvedimento che trasformerà tutta la costa della laguna nel “caos Mammacaura senza soluzione di continuità”, invitiamo tutti alla mobilitazione affinché la Commissione e il Consiglio Comunale non approvino l’ennesimo e definitivo scempio dello Stagnone.

La presidente

 

Letizia Pipitone

 



Native | 2024-07-16 09:00:00
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