Chi si aspettava una presa di posizione da parte di Nello Musumeci per le prossime elezioni europee è rimasto deluso. Si allontana dallo schema perseguito per mesi dall’assessore alla Salute Ruggero Razza, e braccio destro di Musumeci, e anche dalla posizioni di Raffaele Stancanelli che invece avrebbe lavorato alacremente per una intesa con Giorgia Meloni.
Ha parlato chiaro il leader del movimento Diventerà Bellissima che si è riunita a Catania, domenica, per eleggere il coordinatore regionale.
Non poteva mancare il riferimento alle elezioni Europee che delineeranno uno scenario politico sicuramente diverso. Un equilibrio che si cerca di mantenere nella già fragile composizione di quella che è la maggioranza all’Ars.
Musumeci non si schiera né con la Lega né con Fratelli d’Italia, niente estremismi ma una virata verso il centro, uno sguardo ai moderati, a quell’elettorato che ancora vaga e che non si è ritrovato in nessuno dei partiti politici: “ Non possiamo aderire al sovranismo, noi non siamo europei perché italiani, noi siamo italiani perché europei. Noi dobbiamo lavorare per cambiare questa Europa, la Sicilia è Europa e non può uscire da questa dimensione".
E subito un plauso a Musumeci arriva da Saverio Romano e da Gianfranco Miccichè, anche se il presidente glissa pure su Forza Italia, niente schieramenti insomma: “Evitiamo di diventare la carne da macello di altri”. E pure per il presidente spunta l’idea del nuovo contenitore, molto ampio che guardi ai moderati: non sarà concesso ai militanti di Diventerà Bellissima di fare campagna elettorale per le Europee per alcuno, rischiano l’espulsione dal movimento.
Un intervento lungo quello del congresso che ha visto Musumeci essere chiaro nei confronti dei componenti della maggioranza che lo ha eletto, ignora ogni tentativo che possa ledere la sua immagine e sulle paventate dimissioni fa chiarezza: “non ho mai pensato di lasciare. Poi gela gli alleati: “ Lo dico con chiarezza, il nostro problema non è l'opposizione, ma i nostri deputati". Non scende a compromessi, il governatore non cede alle richieste dei componenti della sua coalizione: “Molti deputati vengono per miserie umane, mica per chiedermi l'istituzione di un museo. Io a loro dico: è già una fortuna che sei deputato, allora fallo senza ricatti. Più pensate di ricattarmi, più resterò irremovibile nelle mie posizioni”.
Una politica vecchia quella che racconta Musumeci, fatta di continue richieste che vengono rimandate al mittente.
Ha qualcosa da dire anche sul mancato impegno per le infrastrutture del Meridione: “Anche noi siamo per la Tav, mi piacerebbe che la stessa passione venisse messa per la realizzazione del Ponte”.
Presente a Catania la delegazione provinciale trapanese che ha eletto dei membri all’Assemblea generale del movimento, si tratta di Vincenzo Abate, Peppe Cruciata, Vincenzo Maltese, Giacomo Tobia, Salvatore Tumbiolo, Paolo Ruggieri, Peppe Bica, Gaspare Clemense, Giovanni D'Aguanno, Nicola Lamia, Giacomo Scimemi e Peppe Vassallo. Componente di diritto è Giulia Ferro, neo coordinatrice provinciale.
Dopo un lungo dibattito è stato eletto coordinatore regionale di Diventerà Bellissima Gino Ioppolo, sindaco di Caltagirone, Giuseppe Catania presiederà l’Assemblea regionale.
Approvata anche la mozione di Musumeci che sancisce la neutralità del movimento per le prossime elezioni Europee.
Rossana Titone