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25/02/2019 06:00:00

Dalle scommesse ai migranti, da Trapani a Malta: così Luppino è il bancomat di Cosa nostra

Il ruolo centrale all’interno della famiglia mafiosa di Campobello di Mazara continua a ricoprirlo, secondo gli inquirenti, Francesco Luppino, il quale, sebbene detenuto, esercita ancora una potente influenza nell’ambito del territorio campobellese e nell’intera provincia di Trapani.

Francesco Luppino oltre che per il delitto di duplice omicidio aggravato dalle modalità mafiose, è stato più volte definitivamente condannato perché ritenuto, fra l’altro, uomo di fiducia di Matteo Messina Denaro.

Calogero John Luppino (omonimo ma non parente del primo) invece, è un imprenditore di successo, il classico colletto bianco, che svolge il ruolo di bookmaker per l’operatore Leaderbet, marchio di proprietà della società di diritto maltese “LB Casinò” LTD, di proprietà di Sergio Moltisanti, soggetto ragusano stanziatosi a Malta.

La Leaderbet non ha mai ottenuto la concessione di esercizio in Italia né ha mai partecipato al bando per conseguirla.

Calogero Jonn Luppino mantiene stretti rapporti con la maggior parte dei mafiosi di Campobello di Mazara e di Mazara del Vallo: Cinuzzo Urso, Franco Luppino, Dario Messina, Saro Allegra; paga le spese legali di Francesco Luppino e passa il mantenimento a sua moglie.

In cambio Calogero Luppino riceve dai mofiosi “protezione” e una disponibilità incondizionata alla risoluzione delle varie problematiche insorte nell’esercizio.

Luppino, nonostante sia incensurato, dimostra grande scaltrezza nel tentativo di eludere le investigazioni delle forze di polizia Il 25 ottobre 2017 all’interno della sede della “Leaderbet” a Campobello di Mazara, sottoposta a intercettazione, Luppino effettua un’operazione di “bonifica” del proprio ufficio, per  verificare la presenza di strumenti di intercettazione e ciò con l'aiuto di Giacomo Barbera, titolare di un negozio di quadri vicino al centro scommesse di  Luppino, e alla presenza di Michele De Gregorio.

Luppino intercettato dice: “Allora ... qua è difficilissimo ... no, lo sai perché ... ci viene difficile ... troppo difficile ... allora, intanto non li faccio entrare mai qua dentro ... Qua non gli viene facile aprire ... e poi siamo in piazza, "si scantano", hai capito? Poi c'è l'allarme, dove io sono collegato ... con la luna è collegato! Scatta a colpo ... qua, ci viene troppo... per arrivare fino a qua dentro, gli viene troppo difficile”.

Luppino è accortissimo anche nella scelta dei mezzi di comunicazione, tanto da preferire quelli telematici come Skype, Whats’app, Facebook: “non mi dovete telefonare a me … o ci scriviamo su Facebook”) e, per le comunicazioni più delicate, quelli criptati come “Threema”, applicazione caratterizzata da un livello di cifratura molto elevato e dal totale anonimato in quanto, in sede di attivazione, non viene richiesto di comunicare né un numero di telefono né un indirizzo e-mail.

Il 22 maggio 2017 Calogero Luppino e Dario Messina parlano all’interno dell’ufficio di scommesse del primo non sapendo di essere intercettati: Luppino gli confessa di aver consegnato a Cinuzzo Urso delle somme di denaro per il pagamento degli onorari al difensore di Francesco Luppino (difeso effettivamente da un avvocato del Foro di Roma, Rossana Lania); in quell'occasione, Luppino ha manifestato apertamente tutta la propria stima e considerazione del sodale detenuto, l’unico in grado di tenere le fila della famiglia:

Luppino:            L'unico che "spirugghiava" qualcosa era Franco

Messina:            Eh...

Luppino:            ...dopo di che... zero... quello si partiva... personalmente... andava lì dove doveva andare e gli diceva: qua sono... qual è il problema? Gli hanno cambiato l'avvocato... gli hanno cambiato l'avvocato... di Roma e gli servivano tremila euro da dare all'avvocato... allora gli ho detto non gliene dò più .. no... no... continua a darglieli, all'ultimo ho preso 1500 euro... ci siamo... qua posso arrivare... gli ho detto... gli altri ..

Messina:            questi li hai dati a Cino?

Luppino:            A Cino... all'avvocato... Franco... ma tutte cose che usciranno fuori sono... gli ho detto ...

E in effetti, il 26 giugno 2017 la Polizia giudiziaria ha osservato l’incontro fra Cinuzzo Urso, Giuseppe Marcianò (ucciso qualche giorno dopo) e l’avv. Lania (come si vede nella foto che pubblichiamo di fianco a questo articolo)

***

Il 15 dicembre 2017 Calogero Luppino viene nuovamente intercettato mentre parla col mafioso Dario Messina dichiarando di aver pagato il mantenimento della moglie del mafioso Francesco Luppino, la sig.ra Lea Cataldo. Dice Calogero Luppino: “sua moglie "mi dissi" Cino dice no, chissà è "malacuminata" sua moglie sta, dorme con il padre… - …Di Franco (Luppino detto Nuk ndr)... Franco è un pezzo di pane non è che… - …dice "sugnu cunsumata", vedi che io te lo mandavo ...inc... anzi se vuoi te lo posso pure risolvere…”.

Ed ancora:Non è che c'è un appuntamento, l'ho fatto io... di mia spontanea volontà, nessuno mi è mai venuto a dire vedi che devi fare questo... no, sono stato io, quando ho capito... stava morendo... vedi che sto preparando un 3000 euro più 1500…”, verosimilmente, dicono gli inquirenti, il riferimento dei 1500 euro è ai soldi dati a Urso per sostenere le spese legali del boss Francesco Luppino. 

In altra occasione è Dario Messina a confessare al suo amico Bruno Giacalone che Calogero Luppino aiuta economicamente il mafioso Franco Luppino detto Nuk: “E’ una fonte, allora … questa persona, Franco LUPPINO (bisbiglia) è che si trova in carcere da otto anni (bisbiglia) e lui esce … inc. … (bisbiglia) ogni … inc. … (bisbiglia) esce … inc. … (bisbiglia) euro, fissi… e non ha il dovere di farlo.. Questo costa a me, lo fa perché ci tiene … stop… per aiutare gli amici. Mi ha detto: fratè, tu qualsiasi cosa … io spero mai, però non hai bisogno di cercare a nessuno per … inc. …… nel senso, qualche cosa storta …”

Messina dice, addirittura, che Calogero Luppino gli ha proposto, nel caso di necessità, di ospitarlo presso un suo immobile sito a Malta e di dargli credito al casinò illimitatamente. Messina: “ … tu quando hai bisogno, tipo ti vuoi spostare un po’ e te ne vuoi andare a Malta (bisbiglia), io ti faccio avere casa … si … hai capito? Entri al casinò, credito illimitato”.

MESSINA:        Devo fare una scappata a Campobello, tu ci vieni?

GIACALONE:   Attento

MESSINA:        Non mi scassare il cazzo … ride …

GIACALONE:   Gli stavi salendo di sopra!

MESSINA:        … ride ...

GIACALONE:   Devi stare attento

MESSINA:        Non ti preoccupare … l’amico mio, quello che ci vuole vedere, non c’è … non è disponibile, però mi ha detto, dice: “puoi salire … dice … ha la busta … l’ho lasciata a casa (alla cassa), vai a prendertela”

GIACALONE:   Busta di pila (soldi n.d.r.)?

MESSINA:        Si

GIACALONE:   La andiamo a prendere, scusa!

MESSINA:        No, perché ci tenevo … te lo voglio presentare, va bè … a che scendiamo, passiamo domani … inc. … che è una fonte

GIACALONE:   Ah?

MESSINA:        E’ una fonte, allora … questa persona, Franco LUPPINO (bisbiglia) è che si trova in carcere da otto anni (bisbiglia) e lui esce … inc. … (bisbiglia) ogni … inc. … (bisbiglia) esce … inc. … (bisbiglia) euro, fissi

GIACALONE:   Sempre, ah

MESSINA:        … e non ha il dovere di farlo

GIACALONE:   No?

MESSINA:        Questo costa a me, lo fa perché ci tiene … stop

GIACALONE:   Perché ci tiene

MESSINA:        … per aiutare gli amici

GIACALONE:   Eh! Eh! Eh!

 

 

Ancora. E’ il 27 novembre 2017 Luppino Calogero Jonn viene intercettato mentre parla con Francesco Zito, un lontano parente del capo mafia Nunzio Spezia e candidato nella lista “Campobello Bene Comune” a sostegno del candidato sindaco Gianvito Greco nel novembre 2014, risultando tra i primi della lista con ben 208 voti.

Luppino gli riferisce della recente ammissione di Sergio Moltisanti, suo socio nella Leaderbet, all’Ordine dei cavalieri di Malta e della possibilità che questi potesse favorire l’elezione dello stesso Luppino a Sindaco del Comune di Campobello di Mazara.

Subito dopo l’imprenditore inizia a parlare dell’assetto mafioso di Campobello di Mazara. Per diventare sindaco, secondo Luppino, è necessario avere il supporto del mafioso Franco Luppino che tuttavia, secondo l’opinione dello Zito, non doveva essere nominato e dal quale lo stesso imprenditore, al fine di inserirsi nel mondo della politica, avrebbe dovuto - ovviamente solo in apparenza - prendere le distanze.

Calogero Luppino sostiene che Franco Luppino, il mafioso detenuto, deterrebbe infatti ancora così ampio potere da avere addirittura influenzato anche l’esito delle recenti elezioni regionali, impartendo l’ordine dal carcere di esprimere la preferenza per l’avvocato di Marsala Stefano Pellegrino (poi effettivamente eletto) anziché per Toni Scilla, entrambi candidati all’Assemblea regionale siciliana nella lista di Forza Italia.

Ecco le intercettazioni.

 

Luppino:

A PARTE CHE FRANCO... (si riferisce al noto mafioso LUPPINO Francesco inteso "Franco")

 

Zito:

sì lo so!

 

Luppino:

...ESCE ORA... SI SPERA ADDIRITTURA A DICEMBRE...

 

Zito:

...SUA MOGLIE ESCE ORA... A DICEMBRE...(si riferisce a CATALDO Lea, in atto reclusa ndr.)

 

Luppino:

lei sicuro e lui forse pure, non lo sa nessuno, forse sono io l'unico a saperlo

 

Zito:

eh!

 

Luppino:

che a quanto pare gli hanno accettato... gli hanno accettato la...

 

Zito:

...tu devi fare, tu devi fare una cosa...

 

 

Luppino:

 

l'istanza...

 

Zito:

.

..tu devi fare, tu devi fare una cosa...

 

Luppino:

l'istanza...

 

Zito:

tu devi fare una cosa, se tu ti proietti... in un certo, in una certa situazione (candidatura a sindaco ndr.) tu manco li devi nominare più a tutte queste persone... a "Cino" (Urso Raffaele ndr.) a Franco (Luppino ndr.)...

 

Luppino:

tu assai me li senti nominare?!

 

Zito:

Mi ha chiesto <<tranquillamente>> dice, tra cui dice <<ma è tornato?>> dice eh... ...gli ho detto <<so che doveva partire, ma non so quando torna>> gli ho detto... ...devono capire che nemmeno ti devono nominare più, devono fare finta che non ti conoscono...

 

Luppino:

Si, vabbè... ma questo è

 

Zito

 ...devono fare finta che nemmeno ti conoscono, perché tanto non c'è bisogno di nominare persone per...

 

Luppino:

...no... ma...

 

Zito:

...tu lo sai meglio di me, quindi...

 

Luppino:

...questi "danno" portano...(probabilmente si riferisce al "gruppo" di Urso "Cino" Raffaele ndr.)... però quello (Luppino Franco ndr.) no...

 

Luppino:

...perché quello... (Luppino Franco ndr.)... quello già ha dato ordini... là...<<vedi di cosa ha bisogno...>> infatti tutti PELLEGRINO (avv. on. ARS PELLEGRINO Stefano ndr.) hanno votato... ..., vedi vedi se hanno votato...

 

Zito:

...perfetto!

 

Luppino:

...vedi se hanno votato SCILLA a questo giro...(Toni, già deputato ARS, ricandidatosi alle recenti elezioni regionali del 5/11/17, primo dei non eletti dopo Pellegrino ndr.)

 

 

               

 

Secondo gli inquirenti è chiaro che Calogero Luppino abbia riferito che dal carcere Franco Luppino abbia dato l’ordine di far votare tutti per Stefano Pellegrino all’Ars. Cliccando qui potete leggere invece la difesa di Pellegrino. 

 Secondo la Procura antimafia di Palermo Calogero Luppino avrebbe consegnato ad un parente di Lea Cataldo, tale Paolo De Santo, più volte delle somme di denaro per il sostentamento della famiglia mafiosa di Franco Luppino. Scrivono gli inquirenti “Dall’esame del dialogo fra il Luppino e il De Santo, è emerso in maniera inconfutabile che l’imprenditore, già prima del 2 aprile 2018, aveva provveduto al sostentamento economico della moglie di Francesco Luppino consegnandole somme di denaro per il tramite di De Santo, tanto che la donna, evidentemente nella necessità di riceverne altri, aveva inoltrato la richiesta di 800,00 euro per il tramite del parente, annunciando addirittura l’invio di altri emissari per la stessa richiesta”.


Nella foto Paolo De Santo riceve qualcosa che mette subito in tasca.

Il 10 febbraio 2018 all’interno dell’ufficio di Calogero Luppino è stata intercettata una conversazione  fra quest’ultimo e l’Urso riguardante proprio la consegna di 5.000,00 euro a un soggetto chiamato col nome “Paolo” che secondo gli inquirenti è Paolo De Santo, il parente di Lea Cataldo.

Luppino:

(a bassissima voce, bisbigliando ndr.)

drocu 5.000 euro a Paulu cu ci l’ava a dari?”...

Urso:

ah?

Luppino:

(a bassissima voce, bisbigliando ndr.)

drocu tutti chiddri che ha incassato

ti vince l’avvocato… ci telefonamu l’atr’eri a Paulu… ci dissi: <<passa>>...

 

Calogero Luppino è utilizzato come un bancomat dai capimafia campobellesi. Infatti oltre al sostentamento della famiglia di Luppino Franco detto Nuk, l’imprenditore delle slot machine sosterrebbe, secondo gli inquirenti, anche un altro mafioso del calibro di Cinuzzu Urso.

Urso sarebbe sostenuto economicamente da Calogero Luppino tramite la “Menzil Salah” , una società di persone, con sede a Salaparuta, costituita il 17 dicembre 2009 e iscritta alla Camera di Commercio di Trapani il 10 luglio 2014 dove l’oggetto è lo svolgimento, mediante la gestione diretta o in appalto o ancora in convenzione con Enti pubblici o privati, di servizi sociali, socio-sanitari ed educativi; la stessa società, più precisamente, gestisce la Comunità Alloggio di prima accoglienza per minori denominata “Lamin Njie”, con sede a Salaparuta.

Dal 13 giugno 2016 Presidente del Consiglio direttivo e rappresentante dell’associazione è Vito Balsamo, consigliere comunale a Salemi. 

Nel consiglio di amministrazione sono stati nominati Giacomo Gentile (attuale consigliere comunale di “Io amo Campobello”) zio acquisito di Calogero Jonn Luppino, e Giuseppe Di Stefano, classe 1937 (quest’ultimo avente anche la rappresentanza dell’associazione, come da visura camerale, insieme al Balsamo), cognato dei fratelli Biagio Turano e Bartolomeo Turano, quest’ultimo definitivamente condannato quale componente della famiglia mafiosa di Poggioreale e Salaparuta. L’educatrice e coordinatrice dell’associazione  è Giovanna Luppino, cugina dell’indagato Luppino Calogero John.

La DDA di Palermo sostiene che Calogero Jonn Luppino, nella veste di socio occulto, ha percepito parte dei ricavi della Menzil Salah e li ha destinati all’associazione mafiosa Cosa nostra e, più precisamente, al sostentamento economico del capo famiglia di Campobello di Mazara.

Il 18 ottobre 2017 viene intercettato un dialogo , all’interno dell’ufficio di Calogero Jonn Luppino con Cinuzzo Urso in ordine a questioni economiche, sulla spartizione dei ricavi, parte dei quali destinati alla sovvenzione della famiglia mafiosa:

 

Luppino:

eh, dobbiamo recuperare ancora 150 mila euro, non ce ne stiamo spartendo soldi... ci stiamo prendendo intanto il rientro, alla rientrata... allora "alziamo le voci" (ndr, iniziano e discussioni) io là poi ti dico, vedi che dobbiamo "acchianare" (ndr, salire) e andiamo a discutere sta... allora gli dico, senti a me...  uscitevene... e ci vediamo e "aggualiamo" (ndr, risolviamo) la cosa... perché ora stanno arrivando 180 mila euro dovrebbero arrivare... in banca... noi abbiamo già 240 di debiti... però stiamo levando di quello che possiamo "tamponare" capisci... una boccata di aria fresca, anche perché gli ho detto, una carta di 10 mila l'uno la dobbiamo prendere? Non dico assai, ma 10 mila euro l'uno li devi rientrare,  vedi che abbiamo uscito 150 mila euro l'uno, io e quello di Salemi... gli dissi, vedi com'è la cosa, gli dissi, caso mai ai "picciotti" dobbiamo pagare ... la prima cosa che dobbiamo pagare sono i "picciotti"... una cosa dobbiamo lasciare nella... in cassa... se c'è cose da pagare... " siggiri" poi ... per come li fece "trasere" ...inc... già pronti... dice, pagando questo ci dovremmo mettere a "ruolo" (ndr, a giro) che ... non ti dico eh... ma entro Natale ci dovrebbe essere l'altro... e l'altro poi dovrebbe venire ma... intanto prendiamo un po' di ossigeno ora e... lì, infatti, nascerà la discussione pure con loro...

 

Urso:

mal che vada, ...inc... dicembre e se ne fotte... e gli dico... movimento c'è ...

 

Luppino:

io per esempio questa settimana già...inc...

 

Urso:

però questo, quello mi disse... dice, gli impegni li avevamo presi con Tonino per...

 

Luppino:

non so che impegni aveva Tonino...

 

Urso:

va be... ma qualche cosa entro il 31 di questo mese

 

Luppino:

no, perché la devo levare... la devo levare, di là dal " munseddu" , tra me e te è una cosa mia...

Urso:

no, ma questo qui dice che caso mai... va bo poi ci andiamo a parlare noi...

 

Luppino:

è giusto... no... deve venire per dire, io ho preso impegni, con chi ha parlato? Quello lo sapeva? Nessuno lo sapeva? ... per me va bene e per me è ok... glielo dobbiamo dire agli altri due che ci sono impegni presi?

 

Urso:

no, ma quelli di là sopra, quelli di Salaparuta lo sanno

 

Luppino:

ah, l'importante... allora a posto, quello di Salemi, non ce n'è problema, con quello di Salemi... 

 

Urso:

no quello di Salaparuta, con Balsamo, coso... il Presidente...

 

Luppino:

ah... perfetto, allora con quello di Salemi, lì non ce n'è... perché quello di Salemi se gli dico che c'erano impegni presi, quello...

 

Urso:

...il Presidente lo sa

 

Luppino:

...allora, con quello di Salemi problemi non ce n'è, perché so io cosa è quello, non ce n'è problemi con quello di Salemi va'!

 

Urso:

...non ne so niente

 

Luppino:

...no, con quello di Salemi problemi non ce n'è perché lui lo sa che... se io gli dico fai così... e lui non mi dice no, non ce n'è problemi... se è così, è così... "risata" ... ti dico non ce n'è... non c'è problema va! Minchia, sempre di quelli sono i problemi. Il problema mio ...inc... perché quello là di Salemi, all'inizio, Tonino ci si azzuffava continuamente, una volta ci parlavo, poi lui mi disse io a te conosco, ma poi cosa  ... inc... dice.. io quando arrivano si prendono, te li prendi tutti tu e poi decidi tu cosa dobbiamo fare, lui mi ha detto, quindi non c'è problema, ... tu lo sai, dice, noialtri... io con quelli di Salemi  problemi non ne ho, sotto questo punto di vista...

 

Urso:

ti volevo dire lì... mio genero ha visto un pezzo di terreno... caso mai si potrebbe prendere... caso mai lo prendiamo insieme... vediamo cosa succede... e caso mai, gli ho detto, vediamo la disponibilità... come va... inc...

 

Luppino:

non è male... oggi come oggi uno fa qualche operazione alla banca...

 

Urso:

eh una cosa... tanto è vero... sono 15 tummini di giardino e se ne vuole uscire questo... dalla "compagnia"... è uno della "compagnia", quello del bar... (ndr, parlano di uno dei proprietari di un bar di Campobello di Mazara denominato "La Compagnia")

 

Luppino:

ah... ah...

 

Urso:

eh... gli ho detto vediamo come ci mettiamo...

 

Luppino:

magari per farci qualche prestito, qualche cosa, vediamo come... come...

 

Urso:

perché dovrebbe venire il Calabrese, mi disse questa settimana vediamo ma... ma mi pare che...

 

Luppino:

no io gli ho detto ormai penso che qualcosina... no non ci sono grosse cose perché a questo giro stiamo pagando solo le spese...

 

Urso:

ahhh

 

Luppino:

...però abbiamo preso una boccata di ossigeno, nel mentre sotto Natale poi arrivano gli altri e... anche lì a Salaparuta  "vedemma" (ndr, anche) io glielo dico a tutti... e li avverto... non lo so se a questo giro gli possiamo dare qualche cosuzza però: a Natale sicuro... invece di farci 2000 euro ora... per dire, gliene faccio... prendiamo 5000 euro al secondo bonifico e glieli diamo per Natale... eee... caso mai...

 

Urso:

va bene... dico va... non lo sto dicendo per...

 

Luppino:

lo so che non ce n'è...

 

Urso:

...quello come me è...

 

Luppino:

...io dovevo parlare "cu iddu"... ora parlo con te e ho messo in mezzo a te...

 

Urso:

lui è un altro che... si sente rovinato ...inc...

 

Luppino:

...e infatti non è che...

 

Urso:

...inc... disse che... ci sono quelli che siamo rovinati e quelli che mangiano troppo assai...

 

Luppino:

(ride) ...vero cosi è... è vero cosi...

 

Urso:

quelli che hanno... e vabbè... questione di tempo... si sistemano sempre tutte cose... passa un po' di tempo, passano 2 o 3 giorni...

 

Luppino:

ah, ah... certo... questo è sicuro.  ok... ciao, ciao...

 

Urso:

caso mai mi chiami tu manco per venire io..

 

Luppino:

si... no... ma è sicuro, perché appena ... questa settimana visto che è partito quindi... quanto può stare due, tre giorni... quattro giorni...

 

           

 

Addirittura Calogero Luppino ribadisce ad Urso di versargli 500 € al mese, nonostante la prefettura non gli stesse pagando con regolarità le rette alla società “Menzil Salah”.

Luppino intercettato dice ad Cinuzzo Urso: “io a te, te li sto dando lo stesso 500 euro al mese come ti avevo promesso all'inizio, ti dissi, io a te… te li sto dando, man mano vanno pagando 3 mesi, 6 mesi ...inc... perché se dobbiamo aspettare che recuperiamo ci sarà un altro anno da spettare, un anno c'è... un altro anno ci vuole per aspettare, per recuperare i soldi... ma non c'entri niente te... quelli li vado recuperando io... io per ora ancora sotto buono sono messo là a Salaparuta, però... quando arriviamo, riscuoto e io ti dico, ti ho calcolato... mi hanno pagato 3 mesi, eccoti 1.500, ora dovrebbero arrivare altri 3 mesi, se non arrivano questa settimana arrivano la prossima settimana, fra 15 giorni, non è un problema... tieni qua... a gennaio mi hanno detto che ci dovrebbero arrivare altri 6 mesi... da qua a fine gennaio, dalla Prefettura hanno telefonato e hanno altri 6 mesi pronti

FINE PRIMA PARTE 

 



Native | 2024-07-16 09:00:00
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