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15/02/2019 06:00:00

Marsala, il bluff del sindaco sulla Chiesa di Santo Stefano

Sbloccato l’iter di acquisizione della chiesa di Santo Stefano, lo comunica l’Amministrazione comunale di Marsala con una nota inviata alla stampa. Eccola.


L'ex Chiesa di Santo Stefano, edificio che coniuga la bellezza del suo interno con il fascino del suo sotterraneo, entrerà a far parte del patrimonio comunale di Marsala. Dopo il parere favorevole del Ministero dell'Interno - Direzione Fondo Edifici di Culto, la Prefettura di Trapani ha fatto pervenire al sindaco Alberto Di Giorlamo l'atto che, a breve, sarà sottoscritto per la concessione dell'ex chiesa barocca. “Si conclude un lungo iter iniziato parecchi anni fa, cui abbiamo sempre prestato la massima attenzione per le positive ricadute che tale acquisizione comporta sia sotto il profilo culturale che per gli aspetti turistici, afferma il sindaco Di Girolamo. Siamo sempre stati fiduciosi su quest'esito, cui hanno contribuito i chiarimenti da ultimo forniti al competente Ministero”. Il riferimento è sia ai sopralluoghi effettuati nell'ex Chiesa di via Frisella, attigua alla Scuola “Pipitone”, nonché alle finalità culturali che l'Amministrazione ha comunicato di volere perseguire con la sua gestione. Nei giorni scorsi, un'apposita interrogazione era stata rivolta dal consigliere comunale Arturo Galfano (quale funzionario della Soprintendenza, ha seguito nel tempo la vicenda), cui il sindaco Di Girolamo aveva puntualmente risposto che - avendo compiuto tutti i passi per giungere all'acquisizione dell'ex edificio di culto - si era in attesa delle disposizioni ministeriali. Ora, acquisiti questi, nei prossimi giorni sarà concordata con la Prefettura la data della stipula dell'atto di concessione.

 

Quello che non dice il sindaco è che la battaglia per l’acquisizione al patrimonio dei beni comunali è stata iniziata dal consigliere comunale Arturo Galfano.


La chiesa di Santo Stefano si trova in via Frisella e Galfano stesso nel 2017 aveva chiesto al sindaco Di Girolamo di mettere in atto tutte le procedure necessarie per l’acquisizione di questo immobile, che faceva parte del Fondo edifici di Culto di pertinenza del Ministero dell’Interno.
Il consigliere, inoltre, chiedeva che la chiesetta divenisse un centro culturale in assegnazione all’istituto Giuseppe Garibaldi, per svolgervi attività didattiche, organizzative e gestionali della scuola.


Sull’argomento Galfano è poi tornato nel settembre del 2018 con un emendamento al Documento Unico di Programmazione 2018/2020, con il quale si chiedeva non solo l’acquisizione della chiesa di Santo Stefano ma anche del pieno utilizzo del Fossato Punico.


L’Amministrazione Comunale si intesta l’iniziativa e il successo raggiunto: “Si conclude un lungo iter iniziato parecchi anni fa, cui abbiamo sempre prestato la massima attenzione per le positive ricadute che tale acquisizione comporta sia sotto il profilo culturale che per gli aspetti turistici”, lo afferma il sindaco Di Girolamo.
Quando si dice meritocrazia.



Native | 2024-10-02 09:00:00
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