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09/02/2019 11:06:00

La politica anti low - cost dei Cinque Stelle, le critiche di Ryanair

Ryanair in Italia muove  critiche al governo sul disegno anti-low cost che i Cinque Stelle stanno preparando, e sulla loro politica, che favorisce Alitalia in Sardegna e nei piccoli scali in Sicilia, come a Trapani. 
Il  «Corriere» ha intervistato Kenny Jacobs, Chief marketing officer della low cost.

«Il vostro Paese ha un posto speciale per Ryanair — dice Jacobs —: con Spagna e Regno Unito siete il mercato che ha reso l’azienda quella che è oggi». Il vettore irlandese «è la prima in Italia con una quota di mercato del 28%, vola in 29 aeroporti e prevede nel periodo aprile 2019-marzo 2020 di trasportare 40 milioni di passeggeri, un milione in più rispetto ai dodici mesi precedenti». Ma l’incertezza politica non è passa in secondo piano. «Stiamo guardando alle mosse del governo: il disegno di legge consegnato in parlamento, da quello che leggiamo, per noi è un passo indietro e vogliamo spiegare all’esecutivo i motivi», critica Jacobs.

Il riferimento è alla proposta del Movimento 5 Stelle che prevede regole uguali per le compagnie aeree che operano in Italia (intervenendo pure sul cosiddetto co-marketing) e la revisione delle concessioni aeroportuali. Il risultato, secondo alcuni analisti, potrebbe favorire Alitalia e penalizzare le low cost. A partire proprio da Ryanair. «Continueremo a crescere in Italia, ma seguiamo anche l’iter di questo ddl. Abbiamo scritto al governo più volte, abbiamo chiesto un incontro, ma non ci hanno risposto. Devono capire che quel disegno di legge è folle e danneggia anche il turismo». La retorica anti-Ryanair usata nel disegno di legge non colpisce Jacobs. «Tutto sommato è politica, ci sta. Ma se questa proposta dovesse diventare legge allora credo che pure la Commissione europea avrebbe qualcosa da ridire».