La giornata della memoria non riguarda il passato. Il passato, oggi, è qui, presente. La giornata della memoria non riguarda le vittime. Le vittime sono morte o sono sopravvissute con immensa fatica, come Primo Levi e Liliana Segre; e sono oggi qui, presenti.
La giornata della memoria riguarda i persecutori I persecutori, gli aguzzini, gli annunciatori di una società di suprematisti ( come quelli del Ku-Klux-Klan), di superiori, di perfetti, di padroni, i cultori del dominio sugli altri, i sadici, gli pseudo scienziati (come il dottor Mengele), tutti costoro non sono morti. Sono tra di noi. Finché sono piccole minoranze, stanno nascosti. Appena la società allenta i suoi controlli o qualche potente di turno fa capire loro che è disposto a lasciarli fare, la voglia di dominio, di voler tutti eguali a sé ( e chi non è della mia stessa squadra va eliminato!)si scatena. Lo abbiamo chiamato Nazismo, lo abbiamo chiamato Fascismo, prima ancora Santa Inquisizione. Oggi lo chiamiamo ISIS, lo chiamiamo Boko Haram in Nigeria, lo chiamiamo fanatismo assassino dappertutto. Non è mai l’esplosione emotiva di una furia omicida. Vi è sempre un lucido calcolo di potere. Raffinate intelligenze si mettono al servizio di coloro che hanno costruito questa scorciatoia per il dominio.
YAZIDI Il giorno 16 dicembre 2015 durante una seduta del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, a New York, viene data la parola a Nadia Murad Basee Taha. Ha 23 anni. Siamo nel 2016. Nadia è nata in un villaggio nel nord dell’IRAQ La sua era una famiglia di contadini. Che ci fa all’ONU?. Nadia è YAZIDA. E chi sono questi Yazidi? mi chiedo io che credevo di sapere tante cose e vado scoprendo ogni giorno di quanti popoli sconoscevo l’esistenza, popoli portati alla ribalta dalle guerre feroci frantumate in mille eruzioni, che fiammeggiano per tutto il nostro piccolo globo terrestre. Sono un piccolo popolo, nemmeno mezzo milione, che vive nelle montagne del Kurdistan. Infatti parlano curdo. I curdi però sono in gran parte musulmani. Ma loro no. Vivono secondo i dettami di una loro religione che addirittura esiste da prima di Maometto e forse da prima di Gesù. Nell’agosto del 2014 Nadia era una studentessa quando uomini dell’ISIS giunsero al suo villaggio, radunarono la comunità yazida e uccisero 600 persone,tra cui sei fratelli di Nadia. Nadia diventò una delle quasi settemila donne fatte prigioniere dall’ISIS in
IRAQ e rese schiave. Riuscì a fuggire, da lì in un campo profughi, poi in Germania Nel 2016 diventa ambasciatrice dell’ONU per la dignità dei sopravvissuti alla tratta di esseri umani. Nel 2018 le viene assegnato il premio Nobel per la pace. L’Isis, in questi ultimi due anni è stato cacciato da quei territori e i superstiti degli Yazidi stanno lentamente ritornando nelle loro terre. L’ISIS li sterminava con l’accusa di essere “adoratori del diavolo”. E in nome della creazione di uno “Stato islamico”.
ROHINGYA Vi è un confine in questo momento nel mondo che non è un muro, non è la linea di passaggio da un Paese all’altro. E’ una passerella tra due lager: a te la scelta, vuoi morire di qua? – vuoi morire di là? Questo confine è tra il MYANMAR ( ex Birmania) e il BANGLADESH ( quella parte dell’India che ha costituito uno Stato a sé, perché musulmana).
Vicino a questo confine, tra le montagne, vive un popolo, i ROHINGYA, musulmani, mentre quasi tutta la popolazione di Myanmar è buddista. Costituiscono la parte più povera della popolazione. Il governo birmano non riconosce loro la cittadinanza, non possono muoversi liberamente per il Paese ( non meravigliamoci: la stessa cosa succedeva nel Regno di Sardegna, sotto i Savoia, fino al 1848, agli ebrei e ai valdesi) Myanmar è povera. Il popolo tumultua. I militari, che controllano il Paese dal 1962, decidono che bisogna dare al popolo qualcuno con cui prendersela. Che ci stanno a fare quei musulmani in una terra di buddisti? Nel 2012 cominciano i primi scontri. Dal RAPPORTO di SAVE THE CHILDREN del dicembre 2017 dalla fine di agosto 2017 quasi 500mila Rohingya sono fuggiti in Bangladesh. Si stima che il 60% siano bambini. Il Bangladesh è un Paese con 164 milioni di abitanti( nel 1969 erano 65 milioni!); è un Paese musulmano. Li accoglierà come fratelli! Manco per sogno. Vengono chiusi in campi profughi che sono veri e propri lager. Cibo pochissimo. Si cerca di risospingerli oltre confine. L’eliminazione di questa minoranza poverissima e non difesa da nessuno ( L’ONU si limita a comunicati preoccupati)… l’eliminazione cioè il genocidio è in corso.
MODICA E GLI EBREI 1974 Il 14 agosto 1474 un frate francescano, Giovanni da Pistoia, predicò a Modica. Si festeggiava l’Assunzione di Maria Vergine. Al termine della predica il popolo era così esaltato contro gli ebrei che… ecco come lo raccontano gli stessi modicani in una supplica inviata al Viceré, con la quale chiedono perdono per aver esagerato: “ Nei giorni passati il popolo di Modica o la maggior parte di esso, armato di spade, lance, balestre si è riunito e ha fatto una sommossa contro gli ebrei di detta terra, insultandoli e uccidendone 360 tra donne uomini e bambini, con violenza ha abbattuto le porte delle loro case e portato via i loro beni; quindi armato è andato in giro per la città costringendo alcuni ufficiali a sottoporre gli ebrei a indicibili sofferenze e patimenti, in seguito ha razziato i vigneti degli ebrei e commesso ancora altri delitti. (Nell’originale: vindignandu li vigni di li dicti Iudei)
CATARI E VALDESI Nel Medioevo la chiesa cattolica organizzò lo sterminio sistematico dei Catari: dovevano scomparire dalla faccia della terra. E scomparvero, Ma siccome il passato è sempre presente quando lo ricordiamo, in realtà i Catari sono qui, oggi, presenti, con la loro storia. La Chiesa cattolica organizzo anche ( quasi nello stesso periodo, ai tempi di Francesco d’Assisi) lo sterminio di quegli altri eretici, che erano i valdesi, e quasi ci riuscì. Se non che i superstiti in fuga riuscirono a riparare tra le montagne che vanno dagli attuali confini con la Francia fin giù a valle, a Pinerolo E in quelle valli riuscirono a resistere per tutti i secoli successivi. Finché Carlo Alberto di Savoia, il 17 febbraio 1848, concesse contemporaneamente ai valdesi e agli ebrei che vivevano nel suo regno i diritti civili. (Per capirci, si tratta di quei diritti che in questi giorni vengono negati a una gran parte dei migranti arrivati in questi ultimi anni sulle nostre coste.)
DIETRICH BONHOEFFER Il genocidio, anzi i genocidi che ricordiamo oggi, sono quelli perpetrati dal regime nazista, con la complicità dei suoi alleati, tra cui il maggiore era l’Italia, che lo seguiva convintamente nella programmazione della eliminazione dei DIVERSI La Chiesa cattolica, come aveva fatto il Concordato con Mussolini, nel 1929, si affrettò a stipulare un concordato con il Governo di Hitler appena salto al potere nel 1933. Ma la Germania non era ( e non è) cattolica nella sua maggioranza: è protestante e in particolare luterana. E Lutero aveva scritto e parlato con violenza feroce contro gli ebrei. Dentro la chiesa luterana nasce un movimento, i “Cristiani tedeschi, il cui capo poi diventerà un generale delle SS. Questo movimento propone di inserire nelle regole della Chiesa luterana un “paragrafo ariano”, che vieti ai non ariani di fare i pastori e di insegnare religione. Il Sinodo della Chiesa luterana tedesca lo approva. Un gruppo minoritario di luterani rompe con la chiesa maggioritaria, si autoproclama “chiesa confessante”, si organizza in maniera clandestina. Il loro capo è un giovane pastore luterano, che sosterrà anche la congiura per assassinare Hitler. Si chiama Dietrich Bonhoeffer. Nell’aprile 1943, per aver aiutato un gruppo di ebrei a fuggire dalla Germania, viene arrestato- Dopo l’attentato ad Hitler del 20 luglio 1944 finisce nel campo di concentramento di Buchenwald e poco dopo impiccato. Aveva 39 anni.
IL TUMORE DELLE RELIGIONI Le religioni coltivano splendide speranze di salvezza, di armonia all’interno della comunità umana, di Pace. . Ma le religioni coltivano, tutte, in qualche anfratto più o meno nascosto, un tumore maligno, che a volte può prendere il sopravvento, va in metastasi nella comunità dei fedeli, scaraventa via il desiderio di pace per sopraffare chi non si adegua. E’ un improvviso irrigidirsi della fede: un fanatismo omicida. IO interpreto la vera volontà di Dio; IO ho capito il suo progetto; IO sono in grado di indicare la via. Quest’IO diviene un’intera comunità, un popolo che guarda ai diversi come a nemici, a indemoniati da distruggere: così nascono i pogrom, come a Modica nel 1474. E quando un popolo così trasformato possiede uno Stato e un esercito nascono i genocidi.
Il genocidio è uno sterminio di massa, ma non è soltanto questo. Le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki provocarono certamente uno sterminio di massa. Ma non intendevano eliminare dalla faccia della terra i giapponesi. Volevano assoggettarli. Hitler invase la Russia e ordinò sterminii di massa, ma non voleva che i russi scomparissero ma che lavorassero come schiavi per il popolo “eletto”, cioè tedesco.
Il genocidio è uno sterminio ben organizzato che non intende assoggettare ma far scomparire da tutta la terra, se possibile, ma almeno dai territori che si controllano, quella specifica popolazione, quelle persone con quelle specifiche caratteristiche. Questo intese fare Hitler con i suoi alleati, tra cui primeggiava Mussolini. E tra i suoi obiettivi non c’erano soltanto quelle che lui chiamava “razze” come gli Ebrei e i Rom e Sinti ma anche chi non corrispondeva al “modello” di razza pura, cioè una razza dominatrice, fisicamente perfetta, virile, feconda. Malformati, handicappati, malati cronici, omosessuali erano fuori da questo modello e progetto e quindi andavano eliminati. E furono eliminati, come anche i dissidenti politici e i Testimoni di Geova.. Un assassinio di massa eseguito da lucidi assassini, a cui un popolo frustrato e impoverito aveva dato distrattamente il potere. E la razza non c’entra. La razza, come parola e quindi come concetto è una invenzione del linguaggio politico di gruppi dominanti, che trovano come sia facile in questo modo affascinare e mobilitare innumerevoli seguaci, a milioni, convincendoli che eliminando quei diversi la miseria, l’insoddisfazione, le prepotenze fino a quel momento subite, scompariranno Oggi la parola in Europa sta diventando “ Migrante”, con l’aggiunta spesso di un altro aggettivo all’aggettivo “Clandestino”. Un gruppo di potere crea un modello, si identifica con questo modello, che diviene il suo “Dio Si propone di costruire una società di simili ( “simili” non “ eguali”) e può costruirlo soltanto eliminando chi non corrisponde al modello. Alla radice del genocidi ci sono due fattori di fondo: 1) l’incapacità di accogliere la diversità, i diversi, l’eliminazione mentale di quella che invece, secondo me, è una palese evidenza, SIAMO TUTTI DIVERSI, persino quei due gemelli; 2) considerare il DUBBIO come una carenza, un difetto e non come lo strumento e il metodo che ci fa crescere in conoscenza e consapevolezza e, quindi, in libertà.
(intervento alla celebrazione della GIORNATA DELLA MEMORIA. promossa a Marsala dall’Associazione Arcobaleno e dalla chiesa Valdese il 25 gennaio 2019)
Giovanni Lombardo