La via Amendola, a Marsala, ha subito poco prima di Natale un restyling, si è allargato il marciapiede consentendo ai disabili e alle mamme con i passeggini di percorrerlo agevolmente.
Peccato che questo esperimento, perché tale è rimasto, abbia portato con se degli errori, che siamo certi anche questa volta nessuno del Comune, e di chi ha effettuato i lavori e li ha controllati, pagherà.
Veniamo ai fatti, sulla sinistra della carreggiata sono state mantenute le strisce bianche, riservate al parcheggio auto per i residenti.
Si tratta, da come si vede dalle foto, di strisce che sono state ridimensionate, non rispettando i parametri standard che consentono alle auto di parcheggiare entro lo spazio delimitato.
Chissà, magari chi le ha rimpicciolite ha pensato a una rivoluzione del futuro con delle auto simili a dei missili.
Scendendo la strada il marciapiede realizzato, per il quale si è tenuta una inaugurazione da primati: il primo nella galassia delle Amministrazioni, ha invaso talmente tanto la carreggiata che il tratto percorribile diventa una strettoia.
Un obbrobrio visivo e soprattutto funzionale, perché proprio lì dove il marciapiede insiste si sono mantenute, per fare cassa, le strisce blu a pagamento, con i mezzi parcheggiati quella strada è diventato un imbuto.
Ricordiamo anche che all’inizio dei lavori avevano assicurato che mezzi pubblici avrebbero avuto la loro linea riservata, gialla, per passare smarcando le auto.
Sarà, ma è impossibile realizzarla nel secondo tratto per mancanza di spazio.
E siamo allo stesso punto di sempre: è una città dove si progetta male, non si seguono i lavori, nessuno sa nulla (anche oggi alla lettura di questo articolo cadranno dalle nuvole), finora nessuno si è accorto che quelle strisce bianche sono talmente strette da non fare parcheggiare nemmeno la macchina dei puffi, nessuno pagherà per l’errore, anzi si pensa alla prossima inaugurazione.
Una cosa è certa non serviranno mille brindisi a far dimenticare ai cittadini la grossolanità con cui gli uffici e l’Amministrazione procede.
Di progetto in progetto, di finanziamento in finanziamento, la città resta sporca, non adeguata e al passo con gli standard europei, con cattive funzionalità nella Pubblica Amministrazione, con strade non illuminate, piene di buche e insicure per chi le percorre.