Monta la polemica da qualche giorno che riguarda l’istituto Giovanni Paolo II di contrada Ranna, a Marsala.
Il movimento civico ProgettiAmo Marsala tira dritto e chiede le dimissioni dell’assessore Anna Maria Angileri. La questione riguarda sia la scuola elementare che media che ha visto un calo nelle iscrizioni e quindi, per legge, il plesso subendo il calo fisiologico perde la dirigenza.
Per evitare allarmismi è bene evidenziare subito che la scuola non chiuderà e che i ragazzi residenti della zona non subiranno stravolgimenti.
ProgettiAmo Marsala, che in consiglio comunale non è più rappresentato da Giusi Piccione che ha deciso di fare scelte autonome, scrive una nota stampa inequivocabile: l’assessore Angileri non avrebbe fatto nulla per cercare soluzioni concordate con il territorio, il danno secondo uno dei componenti del movimento, tale Di Pietra che era già entrato in rotta di collisione con la Angileri per la Consulta Giovanile, è che i ragazzi si troveranno con una dirigenza lontana dal plesso scolastico.
I passaggi precisi fin dall’inizio segnano, però, una strada diversa rispetto a quella raccontata da ProgettiAmo Marsala.
Vediamo cosa è successo.
La scuola di contrada Ranna, la Giovanni Paolo II, ha avuto un ridimensionamento nelle iscrizioni e per legge con un numero inferiore ai 600 alunni l’istituto viene accorpato ad altri plessi senza più un dirigente titolare.
Ci sono stati vari incontri istituzionali e sindacali che hanno tentato di porre una soluzione e mantenere la reggenza, ma la legge non lascia dubbi all’interpretazioni e mira ad accorpare i plessi pur mantenendo la continuità didattica.
La decisione è stata adottata anche dai dirigenti scolastici della città che si sono riuniti e hanno votato all’unanimità per la suddivisione della scuola in tre plessi: istituto Stefano Pellegrino, Mario Nuccio e Sirtori.
La medesima decisione è stata condivisa dalla commissione consiliare pubblica istruzione, come si può facilmente vedere dai verbali che sono pubblicati sul sito del Comune, verbali che portano le date del mese di luglio e di novembre 2018, come mai ProgettiAmo Marsala se ne accorge solo ora e si interessa alla questione a distanza di mesi?
Un altro passaggio è che il 25 ottobre scorso si è tenuta una ulteriore riunione provinciale con gli attori principali chiamati a decidere, tra cui dodici sindaci, il Provveditorato agli studi, i funzionari del Libero Consorzio, le autorità scolastiche.
In quella sede trova approvazione e condivisione la proposta della suddivisione della scuola di Ranna in tre plessi.
Ma c’è una ulteriore e finale fase, sempre prevista per legge: la proposta provinciale si trova adesso sul tavolo regionale dell’assessorato alla Pubblica Istruzione, l’unico che può emettere decreto e decidere le effettive sorti dell’istituto.
La legge prevede, infatti, che solo con la Regione è possibile determinare un ridimensionamento di un istituto, essendo la Regione l’unico soggetto titolato a definire la rete scolastica.
Nel caso dell’istituto di contrada Ranna pare che l’assessorato regionale abbia già terminato la procedura e abbia, Roberto Lagalla, firmato il decreto che prevede l’accorpamento.