E' Angela Grignano la giovane di Trapani gravemente ferita nell'esplosione di Parigi. La giovane è originaria di Xitta. Ha 22 anni. Il padre ha un impresa di impianti elettrici e la mamma è casalinga.
Un fratello è prete a Custonaci (padre Giuseppe), un altro fratello in America. Per la famiglia sono ore di dolore e angoscia, come per tutta Trapani.
Dopo una laurea in Arte e Scienze dello spettacolo e un'esperienza come animatrice turistica, come tanti suoi coetanei, la ragazza decide di di andare a vivere a Parigi, e lavora come cameriera all'hotel Ibis, a pochi passi da dove è avvenuta la deflagrazione pare dovuta ad una fuga di gas. Scriveva su Facebook il 31 Dicembre scorso:
«Siamo alla resa dei conti 2018. Oggi 31 dicembre sto scrivendo le ultime righe di questo libro da 365 pagine. Sei stato molto complicato da scrivere. Ci sono capitoli bellissimi in cui racconto cose meravigliose e traguardi stupendi. Sei stato l'anno della mia laurea, tanto attesa, sudata e desiderata. L'anno del mio primo villaggio, un sogno che si è realizzato dove ho conosciuto persone fantastiche ed ho scoperto quanto ci si possa spingere oltre ogni limite. Una conferma che sono nata per fare questo lavoro! Sei stato l'anno del mio "arrivederci Roma" , casa per tre anni, ricca di ricordi, di amore, amici e risate. Città che mi ha vista crescere e diventare veramente indipendente più di quanto non lo sia mai stata, che ho dovuto salutare e che mi manca così tanto. Sei stato l'anno della decisioni pesanti, di alcune veramente sbagliate che però mi hanno fatta capire cosa devo cambiare di me, cosa invece devo elogiare, che cosa e soprattutto chi voglio nella mia vita. Ed infine, mi hai vista arrivare a Parigi, un'avventura sulla quale mi sono buttata a capofitto senza pensare, mia dimora ormai da un mese e mezzo nella quale ripongo grande fiducia e speranza. Alla quale sto donando tutta me stessa per mettermi in gioco e vedere cosa è disposta regalarmi dopo tanti sacrifici. Insomma 2018, per tutta la tua durata non ho smesso di sognare. Ho versato tante, tantissime lacrime, di gioia e di malinconia, ho preso troppi schiaffi ma ho ricevuto anche tanto affetto e carezze. Alla fine dei conti quindi inizio il 2019 come sto finendo te, caro 2018: Sognando. Io sono pronta... Iniziamo!».