Doveva smascherare i conflitti di interessi nei servizi sociali a Marsala. Ma non è riuscita a portare avanti il lavoro la commissione di inchiesta sui servizi sociali che era stata istituita in consiglio comunale. Così Daniele Nuccio, con una lettera al veleno, si è dimesso da presidente e da componente della commissione d’inchiesta. Dice che i funzionari e l’amministrazione hanno fatto ostruzionismo, e che anche gli altri componenti non sono stati da meno. Nuccio con la sua lettera invoca anche le dimissioni dell’assessore Clara Ruggieri definendola “inadeguata" a guidare i servizi sociali.
Un piccolo passo indietro. La commissione era nata qualche mese fa in un clima infuocato attorno ai servizi sociali in città. Conflitti d’interessi, anomalie, esposti anonimi, hanno riguardato il settore amministrato dall’assessore Clara Ruggieri per la giunta comunale.
Di alcune anomalie ne avevamo parlato su tp24.it proprio la scorsa estate, e da lì partì l’istituzione della commissione d’inchiesta con l’intento di fare luce su molte cose poco chiare in un settore in cui girano circa 20 milioni di euro ogni anno. Tra i promotori della Commissione proprio Daniele Nuccio, consigliere comunale, un tempo molto vicino all’amministrazione Di Girolamo. I rapporti tra Nuccio e l’assessore Clara Ruggieri si sono ulteriormente lesionati con l’istituzione della commissione. Una rottura che Nuccio sottolinea nella sua lettera di dimissioni.
Il consigliere comunale, ormai ex di maggioranza, che agisce da battitore libero parla di “impossibilità a poter continuare nell'opera di ricerca a causa del reiterato mancato raggiungimento del numero legale in troppe sedute, condizione diventata ormai prassi consolidata nonostante non sia stata conclusa l'indagine”.
Da quando è nata la commissione ha svolto meno della metà delle sedute convocate. Un vero flop, come riferisce Nuccio: “Il percorso di una Commissione che si Istituisce su volontà unanime del Consiglio Comunale e che non può operare nella piena legittimità essendo state svolte meno del 50% delle sedute convocate, temo mio malgrado finirà per gettare un'ombra di ambiguità sull'organismo consiliare, deputato al controllo del buon funzionamento della macchina amministrativa”.
“La misura è colma ed è tempo che ognuno si assuma le proprie responsabilità - scrive il consigliere. Compio questa scelta col rammarico di chi ha cercato in tutti i modi di porre in essere tutte quelle azioni volte all'ottimizzazione di un settore che, data l'enormità del volume d'affari gestito, gioco forza può risultare facile appetito per interessi personalistici”.
“Due anni fa ponevo all'attenzione del Consiglio Comunale e dell'opinione pubblica, con relative interrogazioni ed accessi agli atti, la mia personale preoccupazione su diversi conflitti d'interesse all'interno del settore, opacità ed ambiguità diffuse nel mondo della cooperazione, che giocoforza finivano col determinare una più generale sfiducia nel settore medesimo ma anche su quegli operatori in forza ai Servizi Sociali che con grande senso del dovere ed abnegazione, seppur con mille difficoltà continuavano a prestare la propria opera nell'interesse dell'utente”.
Nuccio annuncia che i risultati finora ottenuto dalle “investigazioni” andranno a finire alla Procura della Repubblica.
Poi se la prende con i colleghi consiglieri componenti della commissione di cui, ad eccezione di alcuni, ”devo stigmatizzare l'atteggiamento ostruzionistico da parte di altri, così come di diversi uffici. Ostruzionismo che ha riguardato la mancata trasmissione di determinate documentazioni richieste o risposte a precise domande formulate per iscritto. Dal mio personale punto di vista questa strategia ha trovato cittadinanza anche nelle volontà di diversi componenti”. Accusa di ostruzionismo i suoi colleghi, gli uffici, e anche l’amministrazione comunale che non avrebbe aiutato il lavoro della commissione, dice Nuccio. “L'Amministrazione Comunale non ha mai dimostrato vicinanza rispetto all'azione condotta. Sindaco ed Assessore al ramo si sono limitati in più occasioni ad esternare a mezzo stampa dichiarazioni di dileggio e sufficienza. L'odierno mal funzionamento dell'intero settore, l'approssimazione e le diverse carenze denunciate da più operatori sono loro esclusiva responsabilità”. Poi lancia l’invito alle dimissioni dell’assessore Clara Ruggieri. “E’ emersa più volte la sua inadeguatezza a rivestire un ruolo di tale responsabilità e che dovrebbe presupporre una qualche competenza”.