Egregio Direttore,
l'aver potuto solo oggi far lettura del Vostro articolo sulla disdetta da parte dell'ex Provincia di tutti gli affitti scolastici, pubblicato il 30 novembre nel cui corpo mi ritrovo inopinatamente menzionato pur non avendo io rilasciato alcuna intervista a codesta testata, mi obbliga a replicare:
1) l'avere l'ex Provincia ora determinato (come, da pensionato, ho ora appreso) di estinguere tutti i residui contratti di locazione degli immobili non di proprietà dell'Ente ove si svolge l'istruzione superiore, immagino costituisca una recente scelta politico-amministrativa che deriva dalla perdurante totale assenza di trasferimenti regionali e dall'emorragico "prelievo forzoso" delle risorse provinciali da parte del governo nazionale. Credo che ne conseguirà comunque la continuità delle [al]locazioni almeno fino alla fine del corrente anno scolastico, dato il periodo semestrale di preavviso ai proprietari che tutti i contratti contengono. Successivamente non resterà altra scelta che quella di svolgere i doppi turni negli altri istituti che appartengono in proprietà alla Provincia. Tale soluzione - certamente produttrice di enorme anzi incalcolabile disagio collettivo - può essere scongiurata soltanto da una ospitalità che ogni Comune desse a tali Scuole;
2) è dimostrabile che l'ex Provincia ha pianificato nell'ultimo quinquennio (e, quale Dirigente, ne sono stato esecutore) una dismissione di tali affitti passivi, intanto dimezzandone il peso (che fino al 2012 gravava sul bilancio in termini di oltre 4 milioni di euro l'anno) sotto le gestioni commissariali del dott. Darco Pellos e successivamente dell'avv. Antonio Ingroia, nonché dei loro successori;
3) la "sobria cerimonia" pel mio commiato, con tanto di torta a forma di Sicilia, è stata - ad onta del diffuso smarrimento per la esiziale crisi dell'Ente - unanimemente vissuta con gioiosa commozione dai miei invitati (fra i quali, tutti i dipendenti provinciali ed alcuni giornalisti) grazie alla regalatami, sapiente e saporita regìa del mio annoso amico Peppe Giuffrè, riconosciuto promotore delle nostre tipicità;
4) quanto alla mia indennità di risultato che nel 2016 aveva già subìto due dimezzamenti malgrado le mie aumentate anzi massacranti responsabilità dirigenziali (da parecchi anni a questa parte, sono rimasto l'unico Dirigente di ruolo a fronte dei n.16 che la macro-organizzazione annoverava fino a 6 anni fa, cioè all'ultima gestione "politica" dell'Ente), è stata nel 2017 ulteriormente dimezzata: è dunque probabile che la cifra dell'ammontare lordo da Voi citata contenga qualche zero di troppo.
Confido in una Vostra (peraltro doverosa) pubblicazione, ai sensi della legge sulla stampa.
DIEGO MAGGIO
Sapiente e saporito, Diego Maggio non fa che confermare tutto quello che abbiamo scritto, e tutte le contraddizioni del modus operandi dell'ex provincia di Trapani. Quindi abbiamo fatto bene a citarlo nel pezzo (non sapevamo che ci volesse autorizzazione, forse vale solo per i neo pensionati) E magari una fetta di torta poteva conservarcela....
La redazione