Continuano le indagini sui tre diportisti, due spagnoli e un colombiano, che sono stati intercettati il 30 novembre a trenta miglia a nord di Pantelleria, su una barca a vela, “El Canonero”, questo il nome della vecchia barca a vela di colore bianco, lunga 12 metri e 40 centimetri, senza alcuna bandiera e di nazionalità belga, per poi essere scortati dalla Guardia di Finanza nel porto di Trapani con a bordo l'incredibile carico di 6 tonnellate di droga stimato attorno ai 50 milioni di euro.
I tre non si sono avvalsi della facoltà di non rispondere e hanno dato la loro versione dei fatti. Il gip ha respinto l'istanza di scarcerazione presentata dagli avvocati difensori.
Gli inquirenti stanno cercando di capire da dove la barca è partita e chi o quale organizzazione li attendeva in porto per scaricare quell'enorme quantitativo di droga da piazzare in Sicilia o magari anche al nord Italia o all'estero. Ricordiamo che, tra i nomi dati a pacchetti di hashish, c'era pure quello Totò Riina, un omaggio al vecchio capo dei capi di Cosa nostra morto lo scorso anno il 17 novembre.