E' caos all'interno del Partito Democratico, i dem fanno fatica pure a mettere ordine in un gruppo consiliare figuriamoci nello svolgimento di una serie di congressi.
La corsa alla segreteria regionale è tutto un parapiglia, il 16 dicembre si dovrebbero aprire i gazebo per consentire a chi vorrà di esprimere una preferenza tra i due candidati: Teresa Piccione, Davide Faraone.
Una sfida che segna una linea forte di demarcazione tra un modo di intendere e fare la politica.
Da una parte Faraone che vuole creare un contenitore nuovo, dall'altra parte la Piccione che nel frattempo ha coagulato attorno a se tutto l'apparato di partito e che vuole ripartire dalle radici del Pd. E a sostegno della Piccione è arrivato l'ex Ministro Dario Franceschini.
Si dovrebbe votare a breve, utilizziamo il condizionale perché nel frattempo non ci sono liste pronte per scendere in campo.
C'è un alone di mistero che avvolge queste primarie, ma soprattutto ci sono delle faide interne che non consento sui territori di marciare spediti per il proprio candidato.
In un primo momento si è indicata la necessità di svolgere i congressi provinciali e dei circoli comunali prima del regionale, successivamente a causa di un tesseramento superato si pensò di farli slittare a dopo il congresso regionale.
E su questo si è consumato un ulteriore strappo. Cinque le province siciliane che hanno deciso di tirare dritto e di non aspettare. Convocati a Roma sia la Piccione che Faraone non sono arrivati a nessun accordo, e quindi adesso si attende il pronunciamento del presidente della Commissione nazionale di Garanzia, fino a quel momento nessun congresso provinciale o di circolo si potrà svolgere.
Non la pensano così a Trapani dove sono stati già convocati i congressi, la commissione ha deciso che il provinciale si terrà il 14 di dicembre, ed entro il 12 dicembre quelli di circolo nei vari Comuni del trapanese.
La Commissione chiede ai segretari uscenti di comunicare con immediatezza l'elenco degli iscritti, ricorda che ci sarà la possibilità di tesserarsi online lo stesso giorno del congresso, tuttavia sottolinea che saranno ammessi al voto solamente coloro che avranno staccato la tessera almeno dodici giorni prima. Ci sono o ci fanno? Che senso ha tesserarsi la mattina del congresso se poi l'elettore non potrà votare? E in ogni caso come potranno celebrare i congressi il 14 o il 12 dicembre? I dodici giorni richiesti per il tesseramento che consente di votare sono abbondantemente superati, quindi si fa leva sui tesserati del 2017 o su quelli del 2016.
Tanta confusione, la Commissione di Trapani ha i nomi da spendere per ciascun territorio, 24 Comuni, oltre al nome del segretario provinciale: Giuseppe Lombardino.
Quest'ultimo è sindaco di Santa Ninfa, la sua candidatura ha messo d'accordo le due anime del partito che fanno capo a Giacomo Tranchida e a Baldo Gucciardi.
Il candidato, dicono, è unitario.
E c'è chi guarda oltre pensando ad una egemonia dalla Valle del Belice, che dopo la chiusura del circolo di Marsala tenterà di far ricandidare il sindaco Alberto Di Girolamo.
Le indiscrezioni politiche dicono che l'operazione dietro a questa accelerata sui congressi potrebbe passare anche da Marsala, tenendo presente che la segreteria venne commissariata in seguito ad una deliberazione di circolo che chiedeva il ritiro dei tre assessori del Pd: Anna Maria Angileri, Clara Ruggieri, Agostino Licari.
Dal partito nazionale poi nessuna buona notizia, il ritiro dalla corsa per la segreteria nazionale di Marco Minniti ha creato altre frizioni. Si va verso la scissione definitiva, con un Matteo Renzi che potrebbe creare un suo partito ammiccando ai forzisti che mai finirebbero nel calderone con i sovranisti e i leghisti.
Silvio Berlusconi risolverebbe così l'eterno problema, e avrebbe in Renzi il suo erede politico.