Da che pulpito viene la predica
Non mi stupiscono affatto le farneticanti dichiarazioni della Consigliera Simona Mannina che maldestramente si arrampica sugli specchi per screditare l’opera di quella parte politica che le ha consentito oggi di sedere sugli scranni del Consiglio Comunale. Non mi stupiscono neanche le frequentazioni politiche che la vedono “flirtare” con tale Consigliere Manuguerra.
Stia serena la Consigliera Mannina, ma più di tutti i cittadini, che nessuna norma è stata violata. L’esperienza amministrativa passata e quella attuale, semmai, dimostrano l’esatto contrario. Viceversa la recente storia politica della Consigliera Mannina ci fa pensare che il suo atteggiamento è da ricondurre ad un meschino attacco personale più che ad una attenta e critica analisi politica.
Basti pensare a come la stessa ha votato i recenti atti consiliari riferiti ad importanti progettualità per il territorio o, andando a ritroso nel tempo, all’analisi dei dati elettorali delle ultime elezioni amministrative che un osservatore attento potrebbe cogliere laddove, in un’unica sezione elettorale, l’hanno vista unica votata della coppia Mannina – Ingrasciotta con un distacco di 28 voti (28-0), a discapito della lealtà del suo compagno di coppia (oggi suocero).
Per dirla tutta la “rottura” della Consigliera Mannina con questa Amministrazione, avviene in un momento ben preciso, allorché la stessa ebbe a pretendere, alla presenza di alcuni consiglieri, la nomina ad Assessore comunale al posto dell’uscente Valeria Ciaravino nello scorso mese di febbraio. Ingresso in Giunta che verosimilmente avrebbe consentito proprio all’attuale suocero, l’ex consigliere Ingrasciotta, primo dei non eletti della stessa lista, di sedere nuovamente in consiglio comunale.
Non mi sembra, quindi, che la tanto invocata correttezza nell’azione politica degli altri, possa pretendersi da chi per prima, in questi pochi mesi, ha dimostrato di aver tradito il programma elettorale per cui è stata votata, e quindi il mandato degli elettori, solo per ambizioni personali e familiari. La Consigliera Mannina dimostra, ancora una volta, la sua incapacità e la sua mediocrità politica nell’affrontare le questioni nel merito.
Come nel caso della paventata illegittimità dell’incarico di Soprintendente della Fondazione Erice Arte, conferito a suo tempo al Dott. Giuseppe Butera nel 2016; il Comune di Erice con propria nota n. 8629/gab. del 27/02/2015 aveva chiesto preventivamente all’attribuzione dell’incarico, al Dipartimento della Funzione Pubblica, di esprimere un parere in merito alla interpretazione e applicazione dell’art. 5 comma 9 del Decreto Legge n. 95/2012 modificato dall’art. 17 della Legge n. 124/2015. Il ministero, in risposta al quesito, con apposita nota trasmise la circolare del Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione n. 4 del 10/11/2015 fornendo i chiarimenti richiesti in merito al quesito posto alla luce della superiore normativa.
Dal contenuto della circolare si evince, chiaramente, che il conferimento dell’incarico avvenne nel pieno rispetto della normativa in questione. Il divieto di conferire incarichi dirigenziali a soggetti collocati in quiescenza, infatti, non operava per i soggetti collocati a riposo che non avevano raggiunto il limite d’età pensionabile pari a 65 anni. Limite di età che al tempo dell’incarico il dr. Butera non aveva ancora raggiunto.
Infine, relativamente all’incarico conferito con determina dirigenziale del Responsabile del Settore Cultura e Turismo, all’Arch. Arianna Maggio, per l’espletamento dell’attività di coordinamento degli artisti per la realizzazione della manifestazione “Urban Street Art Erice”, per un compenso complessivo di € 3.736,00 per 10 artisti, tra cui l’Arch. Maggio per un compenso pari a € 500,00, si specifica che trattasi di affidamento rientrante nella sfera gestionale del citato Responsabile di Settore, così come previsto dalla normativa vigente ed in particolare dal decreto legislativo 267/2000.
Tale norma distingue i compiti che attengono all’apparato burocratico, separando l’attività gestionale da quelli rientranti nella sfera politica che attengono a funzioni di indirizzo politico (in virtù del c.d. principio della separazione dei poteri).
In ogni caso nessuna norma prevede che ci sia incompatibilità tra un professionista e gli amministratori di un Comune, tranne il caso in cui l’incarico non venga affidato direttamente dagli stessi Amministratori.
Viceversa si determinerebbe una ingiusta esclusione della possibilità dei professionisti di svolgere pienamente la loro attività professionale, ledendo il principio comunitario di libertà di concorrenza che il nostro ordinamento ha fatto proprio.
Voglio concludere ribadendo che le illazioni della consigliera Mannina, frutto di mera speculazione politica, qualora se ne ravvisassero i presupposti in quanto lesive della buona immagine di questo Ente, saranno oggetto di eventuale azione legale a difesa dell’immagine del Comune di Erice e di chi ne riveste il ruolo di rappresentante legale.
Erice, 19 novembre 2018
Il Sindaco di Erice - Daniela Toscano Pecorella