Ecco la (vera) storia dei ragazzi di Trapani che stanno vincendo Zero Robotics

 Si confermano tra le eccellenze in Italia e non solo gli studenti dell'Iti di Trapani che si trovano al momento primi in classifica del torneo ZeroRobotics. Di loro si è parlato poco in questi giorni. Si è parlato più di altri ragazzi, che partecipano al torneo e su cui è circolata una bufala colossale.

E' la storia dei ragazzi campani che sarebbero arrivati primi in una gara sull'innovazione tecnologica (la facciamo breve) ma non hanno i soldi per andare a Boston, alla finale mondiale del torneo. Si sono commossi tutti, e hanno deciso di pagargli il viaggio il Tg3, il Senato, addirittura Di Maio. Peccato che la notizia sia falsa: i ragazzi non sono primi, ma secondi, in un torneo che non si è ancora concluso, che prevede una prima finale in Spagna, non a Boston. I primi al momento sono i ragazzi dell'Industriale di Trapani! Giunti per la quarta volta alla finale, i ragazzi dell'Iti di Trapani lo scorso anno sono riusciti ad arrivare a Boston e far girare con il loro programma un piccolo satellite nello spazio.

La gara consisteva nel realizzare un programma di controllo degli spostamenti di mini satelliti, grandi quanto un pallone da calcio, utilizzati dai ricercatori del MIT all'interno della Stazione Spaziale Internazionale in un contesto di gravità zero. Una competizione che mette alla prova le conoscenze di matematica e fisica degli studenti e li porta a elaborare continuamente nuove strategie affinchè i loro satelliti svolgano la missione meglio degli avversari.

Abbiamo raccontato la loro storia al termine dell'ultima edizione di ZeroRobotics, al loro ritorno dal viaggio a Boston. Potete leggere qui l'articolo. Li abbiamo anche intervistati, ecco il video. 

Quello che è accaduto con i ragazzi campani e la bufala messa in giro lo spiega il giornalista Riccardo Luna, in un articolo che potete leggere cliccando qui:  "La Zero Robotics è appena iniziata, non è finita. Quindi il Righi di Napoli non è ancora in finale. Tra l'altro in testa c'è un'altra scuola italiana, di Trapani. La prova decisiva si farà fra un mese e per partecipare alla finale basterà andare ad Alicante in Spagna. Non a Boston. Ma la gigantesca gara di solidarietà che si è scatenata su una notizia che non c'è svela solo il nostro senso di colpa per lo stato pietoso in cui lasciamo la scuola e la ricerca scientifica nel nostro paese".