Regna tanta confusione per quanto riguarda le nomina dei manager della Sanità: sono state annunciate per i primi di novembre, poi previste per gennaio 2019, adesso siamo di nuovo in corsa per il rinnovo dei vertici. Questione di ore, dicono.
Gli elenchi sono pronti da qualche settimana, ad allestirli è stata una commissione creata ad hoc, che ha vagliato competenze da curriculum e capacità umane di relazione.
Questo elenco potrebbe avere subito qualche variazione in ragione della sopraggiunta decisione del presidente della Regione, Nello Musumeci, e dell'assessore alla Salute, Ruggero Razza, di far sottoscrivere agli aspiranti manager una dichiarazione che li tiri fuori da una serie di processi per determinati reati e da condanne subite, parentela compresa.
Le tante agognate nomine volute dall'allora governo regionale guidato da Rosario Crocetta, con Baldo Gucciardi assessore al ramo, sono state dichiarate illegittime, nomine improprie.
Tuttavia, molti dei precedenti manager e attuali direttori generali sono presenti negli elenchi, sarà solo una formalità il cambio di azienda ospedaliera o sanitaria.
La Sanità a Trapani resta sotto la guida del Pd, o di quello che rimane.
Il nome accreditato che circola insistentemente è quello di Fabio Damiani, vicinissimo a Gucciardi, soprattutto vicino all'ex senatore di Termini Imerese Beppe Lumia.
A volere il nome di Damiani a Trapani è un altro assessore regionale, Mimmo Turano. Sono prove di alleanza elettorale. Ci spieghiamo meglio.
A Salemi si voterà per le elezioni amministrative nella primavera del 2019, Domenico Venuti, sindaco uscente, è ricandidato.
La lista è unica, il sistema maggioritario, nessun simbolo di partito, e difatti Venuti ha deciso di dimettersi da ogni carica dem da qualche mese, pura strategia elettorale.
L'alleanza quindi sarà trasversale: PD-UDC e ci sono pure prove di dialogo con Stefano Pellegrino di Forza Italia.
Si aprono spiragli di poltrone in giunta per l'UDC, una strana alleanza visto che a Palermo, lo scudo crociato è in maggioranza mentre il Pd è opposizione. Evidentemente Turano non ha scordato il vecchio amore: era maggioranza anche con Rosario Crocetta.
Quando l'elettore non crede più nella politica, sostenendo che sono tutti la stessa cosa, sarebbe opportuno non dare sempre e solo la colpa al populismo. Ma di questo parleremo in un altro articolo.
Queste manovre elettorali passerebbero dal caldeggiare la nomina di Damiani alla guida dell'Asp di Trapani, in questo momento nelle mani del commissario Giovanni Bavetta, anche lui voluto da Guccuardi.
Fabio Damiani è stato alla guida, con Gucciardi assessore regionale, della Cuc, Centrale unica di committenza, con un budget disponibile di oltre 1,5 miliardi per la fornitura di beni e di servizi.
Una centrale importantissima che però ha prodotto nulla, un lungo elenco solamente di gare in corso e mai completate. Anzi, qualcosa ha prodotto: l'annullamento, da parte del Tar, di una mega gara di appalto di 115 milioni di euro per la fornitura di pannoloni. Gara annullata anche, e non solo, perchè il bando venne redatto tenendo conto solo delle grosse aziende tagliando di fatto quelle piccole.
Insomma, se la nomina di Damiani troverà sponda per l'Asp di Trapani vorrà dire che tiene la coalizione tra Turano e Gucciardi, in vista delle amministrative di Salemi, ma tiene soprattutto l'asse politico tra Gucciardi e Beppe Lumia, l'ex senatore dem indagato nell'affare Antonello Montante.
Altra novità riguarda il nome che dovrebbe guidare il Policlinico di Palermo, la cui nomina spetta al Rettore Fabrizio Micari, candidato alle ultime regionali alla presidenza della Regione con i dem.
Manco farlo apposta il fortunato potrebbe essere proprio Giovanni Bavetta.
Chissà, magari anche questa riunione di squadra è stata decisa attorno ad una maestosa cena, come avvenne nel 2016 a Castelvetrano a casa di Bavetta, dove furono invitati tanti medici del palermitano e lo stesso Gucciardi.
Quasi certamente tutto verrà liquidato dicendo che la nuova normativa prevede che gli attuali manager non possono essere nominati alla guida della stessa azienda che stanno dirigendo.
Il caso vuole però che la Sanità continua ad essere lottizzata dalle manovre politiche ed elettorali, è noto anche il rapporto di buona amicizia che intercorre tra Gucciardi e Nello Musumeci.
Per il Civico di Palermo il nome indicato sarà vicino a Diventerà Bellissima.
In corsa per l'Asp di Catania c'è Antonio Candela, attualmente alla guida dell'Asp di Palermo, lascerà la guida del Policlinico di Palermo Fabrizio De Nicola per andare a dirigere il Cannizzaro di Catania, incerti ancora tutti i nomi in corsa per le Asp di Agrigento, di Caltanissetta e di Ragusa.