Hanno scritto a tutti i sindacati e anche al Ministro del Lavoro, Luigi Di Mario, i circa 5000 dipendenti di Poste Italiane, in tutta Italia, che da anni stanno chiedendo la possibilità di ottenere un trasferimento senza ottenere risposta.
"Siamo inseriti in una graduatoria nazionale che purtroppo è ferma in un cassetto".
Nella sola Sicilia sono circa 800 i dipendenti di Poste Italiane che hanno fatto domanda di trasferimento per tornare nella propria terra. Tutti dipendenti che da una decina di anni fanno sacrifici con situazioni familiari a volte davvero difficili.
"Madri e Padri che devono vivere lontanto dai propri figli e affetti - dichiara Antonino E. Puglia, Portavoce dei lavoratori Postali in Attesa di Mobilità Volontaria. Molte volte abbiamo letto in Sicilia di appelli dei sindacati per la mancanza di personale. Mai una volta questi stessi sindacati si sono preoccupati di accennare la problematica dei trasferimenti mai attuati e delle centinaia di lavoratori che stanno cercando di tornare nella propria terra. Tante volte invece abbiamo sentito questi stessi sindacati fare appelli per le assunzioni di nuovo personale, come se non fosse piu logico procedere prima ai trasferimenti e solo dopo alle assunzioni".
Anche questa è una problematica sociale, soprattutto in un momento in cui tanti giovani sembrano voler andare via dalla Sicilia.
Per tanti giovani che vogliono andare via ci sono invece i lavoratori di Poste Italiane che hanno famiglie ancora in Sicilia e vorrebbero solo riavvicinarsi a loro.
"Ci sono poi tanti casi gravi dipendenti con legge 104 che hanno un familiare che dovrebbero assistere, ma anche in questo caso non si vedono riconscere un legittimo trasferimento", aggiunge Puglia
Su 5000 dipendenti a livello nazionale si parla di soli 400 trasferimenti, e su circa 800 dipendenti Siciliani solo 22 riusciranno a tornare a casa.