Le belle cose finiscono. Così avviene anche per la vendemmia, culmine di un anno di lavoro in vigna. In casa Firriato, questi ultimi giorni, sono stati dedicati alla raccolta nella tenuta di Cavanera Etnea, sul versante nordest del vulcano. Un’estate lunga ma senza eccessi termici neanche durante il periodo della raccolta, le piogge abbondanti e le temperature miti nei dintorni dell’Etna come nel resto dell’isola hanno determinato le condizioni ottimali per lo sviluppo vegetativo delle piante, con chiome dallo sviluppo perfetto che hanno consentito un innalzamento del livello di zuccheri e di acidi nelle uve. Tali evidenze attribuiscono all’annata caratteristiche di ottimo equilibrio tra la componente olfattiva (aromi) e gustativa (rapporto alcool/freschezza). Tutte queste caratteristiche doneranno vini di elevata finezza e grande equilibrio gustativo. L’aumento di produzione di uve, rispetto all’annata precedente caratterizzata da una maggiore siccitosità, contribuirà positivamente alle caratteristiche dei vini bianchi che nasceranno da questa vendemmia con una freschezza e una spiccata acidità dovuta al Carricante e ai suoi sentori di fiori bianchi di campo e la sua tipica nota di “pietra focaia”. Anche per i vini rossi le aspettative sono alte sia per il colore più brillante che per un grande equilibrio che si connota con note speziate donate dalle temperature più basse, rispetto alla media stagionale, che hanno preservato un corredo aromatico di grande finezza. Un’annata tanto positiva, quasi “ideale” trova ulteriore riscontro nella vendemmia del Nerello Mascalese che dà vita allo spumante Gaudensius. Gli assaggi del vino fatti prima della spumantizzazione presagiscono grandi aspettative per questo metodo classico dell’Etna.