C’è stata una morte misteriosa tra le mura di casa di riposo privata per anziani di Marsala. Intorno alle 2 di notte, un’anziana avrebbe lamentato dolori al petto, ma non sarebbe stato chiamato un medico.
Solo dopo qualche ora l’operatore socio-sanitario di turno gli ha somministrato una tachipirina, nella speranza che potesse alleviare il dolore. L’anziana, comunque, avrebbe continuato a lamentarsi. Fino a quando, sei o sette ore dopo non è morta.
A questo punto è stato chiamato il 118. Ma ormai era troppo tardi. Gli operatori sanitari intervenuti sul posto non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. La diagnosi del medico è stata arresto cardio-circolatorio. Il problema, però, è capire cosa abbia provocato l’arresto cardiaco. Ma soprattutto come mai non è stato chiamato subito un medico o comunque un infermiere professionale. Gli operatori socio-sanitari, infatti, non possono somministrare medicinali. Tantomeno decidere quali farmaci dare a chi sta male. Non si sa, intanto, se i familiari hanno già sporto denuncia oppure no. Potrebbero, infatti, ancora non conoscere le fasi che hanno preceduto il decesso. Sulle tante case di riposo per anziani operanti in città (questa è nella zona del Tribunale), alcune delle quali hanno come personale soltanto degli “Oss”, negli anni scorsi, la Procura ha svolto diverse indagini. Poi, sfociate in processi ai loro titolari. Ciò, però, evidentemente, non ha scoraggiato quanti vedono in questo settore una buona opportunità di guadagno