Il consiglio comunale di Marsala è riuscito nella giornata di giovedì ad incardinare il bilancio.
Ampia discussione dopo il prelievo del punto, il presidente del consiglio Enzo Sturiano ha chiesto la presenza in aula del sindaco, Alberto Di Girolamo, e invece era presente l’assessore al bilancio, Agostino Licari e i funzionari con i revisori dei conti.
La seduta ha avuto ugualmente il suo proseguo perché in molti tra i consiglieri presenti si sono pronunciati per il proseguo dei lavori.
Il Primo Cittadino non avrebbe comunque potuto raggiungere il consiglio comunale poiché impegnato a Palermo, in oggetto la discussione sulla linea ferrata con l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone.
Lunga dissertazione del presidente del consiglio sul rispetto dell’aula e lo svolgimento dei lavori, del resto il bilancio resta l’atto più importante della città.
A relazionare sull’atto è il vice sindaco, sottolinea che il bilancio è arrivato in consiglio a metà maggio e che nonostante il periodo di grave crisi economica, con poche risorse a causa dei mancati trasferimenti di Stato e Regione, si sono ugualmente garantiti i servizi.
Riconosce il lavoro svolto dal dirigente Nicola Fiocca, se oggi il Comune è virtuoso lo si deve anche ai funzionari.
E’ stato ridotto il disavanzo a beneficio delle giunte successive, dice Licari, e si è mantenuto l’equilibrio grazie a tante azioni di spending review e per una serrata lotta all’evasione: Abbiamo l’obbligo di mantenere i conti in ordine non solo per noi ma per la città, chiosa.
Si mira ad informatizzare il Comune, ogni cittadino sarà nelle condizione di interagire con la Pubblica Amministrazione.
Singolare il comportamento di taluni consiglieri che hanno lasciato l’aula appena il vice sindaco ha iniziato a relazionare sull’atto. E menomale che era necessario avere in aula tutta l’Amministrazione al completo.
Durante la relazione in merito agli interventi prevesti nei vari capitoli di spesa ha annunciato l’arrivo di un ulteriore debito fuori bilancio di 2 milioni e 700 mila euro per il contenzioso che riguarda l’appalto dello scorrimento veloce. Anche questo debito, dice il vice sindaco, sarà coperto con gli avanzi di amministrazione.
In consiglio comunale gli animi non sono tesi, ci si guarda a vista. La settimana ha visto consumarsi vari scontri, da Sturiano e Linda Licari a Flavio Coppola e un editore, da Linda Licari a Rosanna Genna.
Volano parole, è muro contro muro. Si cerca il pretesto, anche banale, e lo scontro è servito.
La città guarda in silenzio, comprende tutto e trae conseguenze e distanze.
Poi ci sono i consiglieri a cui piace spogliarsi di ogni responsabilità e scaraventare tutte le colpe sulla stampa, che racconta fatti.
Semplice, per non finire sulla stampa basta non fare rumore che spesso equivale a cortile. Basta non alimentare fuochi, a versarci sopra benzina. Se tutte questi litigi accadono dentro un palazzo deputato alle istituzioni, e non nei salotti di casa propria, è normale che vengano resi pubblici. Non è normale il contrario.
La caccia alle streghe di chi racconta cosa a chi è un esempio di becera politica misto a pressapochismo che rende bene l’idea della politica portata avanti.