Antonio Galfano, ex segretario generale al Comune di Trapani, ed ex consigliere delegato dell'Ente Luglio, ha inviato una lunga e argomentata replica alla redazione di Tp24.it in merito alla nostra inchiesta a puntate su Palazzo Lucatelli, il progetto per il teatro che non si è realizzato, la compravendita del Palazzo con l'Ente Luglio, il finanziamento perso per il nuovo progetto. Pubblichiamo qui la prima parte:
1 - CONSIDERAZIONI E PRECISAZIONI PRELIMINARI : INCOMPLETEZZA DOCUMENTALE ED ALTRI ASPETTI PROPEDEUTICI.
La terza puntata dell’inchiesta giornalistica pubblicata il 19 settembre 2018 da codesta redazione , con il titolo riportato in oggetto, mi induce a svolgere qualche considerazione che ritengo utile ai fini di una più esauriente ponderazione dei diversi aspetti della questione trattata. Mi limiterò ovviamente ad ogni utile elemento informativo in mio possesso per effetto del temporaneo esercizio della carica di Consigliere delegato del suddetto Ente Luglio musicale, utilizzando, all’occorrenza ,qualche riferimento - soprattutto documentale - desumibile dalla stessa inchiesta.
Preliminarmente preciso che la funzione di “GUIDA”dell’Ente Luglio musicale che mi è stata attribuita nel contesto della medesima inchiesta giornalistica, merita qualche precisazione. A tale riguardo,infatti, è quanto mai opportuno puntualizzare che l’esercizio delle funzioni di “Consigliere delegato”, non comprendendo competenze politico-amministrative, soggiace al rigoroso rispetto delle direttive- sia programmatiche che occasionali - e delle condizioni attuative dettate dai competenti Organi collegiali dell’Ente (deliberazioni dell’Assemblea dei soci e del Consiglio di amministrazione ) e dall’Organo di vertice politico-amministrativo (Presidente), nell’ambito delle rispettive competenze e nel rispetto,ovviamente, dei principi di “congruenza e di legittimità”. Così come soggiace all’obbligo di valutare adeguatamente i rilievi eventualmente formulati dal Collegio dei Revisori dei conti . Sul piano gestionale,invece, le funzioni del Consigliere delegato - essendo caratterizzate dalla individuazione e dalla adozione delle determinazioni occorrenti per la corretta e puntuale attuazione dei suddetti atti d’indirizzo e per la regolare funzionalità, organizzativa ed operativa, dell’Organismo – si giovano di un consistente spazio di autonomia tecnico-amministrativa, nel senso che tale ambito funzionale comprende sia l’adozione di tutti i provvedimenti gestionali di carattere attuativo sia i rapporti con i terzi, per la gestione dei quali il Consigliere delegato si avvale della funzione di rappresentanza legale dell’Ente. Il ruolo del Consigliere in questione comprende, ovviamente, la collaborazione con gli organi politici specialmente attraverso la formulazione di proposte, di pareri , di suggerimenti , di verifiche tecnico-amministrative, di atti ispettivi interni etc..
Alla luce di tale premessa,in primo luogo evidenzio- ovviamente in termini negativi- la mancata inclusione, tra la nutrita documentazione “cartacea” trasfusa nel corpo dell’inchiesta giornalistica in questione :
- dei provvedimenti adottati in merito dai competenti Organi collegiali dell’Ente Luglio;
- della lettera che avevo inoltrato, a tempo debito, al competente Ministero ( Infrastrutture) per ottenere un confacente parere sulla possibilità di utilizzare il finanziamento Ministeriale di Euro 729.000,00 (concesso, per interventi di investimento, all’Ente Luglio musicale Trapanese, durante la gestione Braschi), per acquisire la comproprietà preponderante (72,9%) dell’immobile Palazzo Lucatelli interamente di proprietà del comune di Trapani, socio essenziale del suddetto organismo associativo, con la prospettiva di destinare tale immobile, previa esecuzione di confacenti opere di adeguamento strutturale e funzionale , a sede teatrale , in piena armonia con le fondamentali finalità statutarie dello stesso Ente Luglio musicale, qualificato,su base nazionale,come “teatro di tradizione” ;
-della lettera con cui il suddetto Ministero rispondeva (positivamente) alla nota di interpello di cui sopra;
A mio avviso, la lettura delle copie integrali degli atti propedeutici in precedenza evidenziati avrebbe conferito all’inchiesta una maggiore completezza espositiva e documentale.
Ma proseguiamo con ordine.
2- RILIEVI E CONTRODEDUZIONI IN MERITO A QUANTO SOSTENUTO, IN SEDE DI INCHIESTA GIORNALISTICA, A PROPOSITO DELL’ACQUISTO DEL PALAZZO “LUCATELLI” E AL SUO ADEGUAMENTO FUNZIONALE PER LA REALIZZAZIONE DI UN TEATRO.
Nel contesto della terza puntata dell’inchiesta giornalistica si afferma che l’acquisto del Palazzo Lucatelli con l’intento di realizzarvi un teatro costituisce una semplice << scusa >>, in quanto nella realtà, <carte alla mano>, il teatro – secondo l’autore dell’inchiesta- non avrebbe potuto essere realizzato a causa del respingimento da parte della Soprintendenza Regionale BB.CC: di Trapani del progetto, preliminare e di primo stralcio del teatro, predisposto dall’ing. Rocchi , incaricato in tal senso, dal Comune di Trapani ancora in data 8 Agosto 2004 . Personalmente, ritengo che una simile gravissima affermazione, essendo totalmente disancorata dai presupposti che nella realtà avevano indotto le parti a concludere il relativo contratto di compravendita, faccia violenza , al tempo stesso, alla intelligenza degli uomini ( per avere concepito una così stupida ed insensata scusa negoziale ) ed alla veridicità dell’informazione.
Al riguardo ricordo, infatti, che in sede di trattativa per l’acquisto del Palazzo Lucatelli (anno 2010) era stato evidenziato che la struttura teatrale avrebbe dovuto essere realizzata in base ad un progetto predisposto dal Comune di Trapani (condizione tramutata poi nel contratto di compravendita) , soprattutto al fine di chiarire che la competenza progettuale spettava non già all’Ente Luglio ma al suddetto Comune. Tale assunto è comprovato dal fatto che in sede contrattuale, se non ricordo male, non furono richiamati gli elaborati progettuali redatti, tra il 2004 e il 2006,dall’Ing. Rocchi proprio per il fatto le parti ben sapevano che quel progetto, a causa delle intercorse censure della Soprintendenza, non avrebbe potuto costituire oggetto di specifico impegno tecnico- negoziale. E’ inconfutabile però che le parti stesse avevano, a quel momento, la certezza di potere accedere, agevolmente, ad una soluzione progettuale ( o di rielaborazione progettuale) “condivisa ai diversi livelli” e quindi concretamente attuabile. A quest’ultimo riguardo è di per sé esaustiva la costatazione che la stessa Soprintendenza , nel contesto della sua determinazione negativa prot. 1535 del 2 Novembre 2006, riportata integralmente nella prima puntata dell’inchiesta giornalistica in questione, aveva precisato che << eventuali nuove proposte progettuali per il recupero e la rifunzionalizzazione (sic) del Palazzo Lucatelli dovranno prevedere interventi e operazioni finalizzati all’integrità materiale e al recupero del bene medesimo, alla protezione ed alla trasmissione dei suoi valori culturali>>.
La determinazione negativa assunta dalla Soprintendenza, dunque, pur essendo “suggestionante” sotto l’aspetto formale, sul piano sostanziale non precludeva affatto la possibilità di realizzare, nell’ambito dell’immobile in questione, una struttura teatrale( e per il disimpegno di altri servizi complementari) più confacente, dal punto di vista tecnico/funzionale . E, del resto, il fatto che ancora verso la fine del 2010 il Comune era riuscito ad intercettare un finanziamento di 2 milioni di Euro per la realizzazione di un teatro nell’ambito del Palazzo Lucatelli, dimostra che l’obiettivo poteva essere agevolmente conseguito con la predisposizione di un nuovo progetto ( o attraverso una confacente rielaborazione progettuale ) da parte dello stesso Comune; progettazione o rielaborazione progettuale che, in base a quanto si desume dalla medesima inchiesta giornalistica, avrebbe dovuto essere effettuata, al fine di non perdere il precitato finanziamento, entro il 31 Dicembre 2014. Anche a volere criminalizzare l’amministrazione Fazio e/o il mio ruolo, è evidente che tale termine era “ di tutto comodo” per i nuovi organi amministrativi sia del Comune che dell’Ente Luglio, atteso che il loro insediamento ( e quello del nuovo consigliere delegato Avv. Bosco ) era intercorso, se la memoria non mi inganna, verso la metà dell’anno 2012.
La supposizione che un ridimensionamento progettuale avrebbe consentito di superare agevolmente i punti di criticità registratisi in precedenza trova ulteriore ed ampio conforto nel fatto che il progetto successivamente elaborato “ex novo” dall’ing. Stefano Nola (incaricato dall’Ente luglio - gestione De Santis), per la realizzazione nell’ambito dello stesso Palazzo Lucatelli addirittura di un POLO CULTURALE POLIFUNZIONALE avrebbe ottenuto, a quanto pare, l’avallo della Soprintendenza e l’approvazione, in data 18 Novembre 2015, della società ARCUS ai fini della erogazione del finanziamento di 2 milioni di Euro. Il progetto di cui sopra, pur prevedendo, oltre alle opere di consolidamento, la rifunzionalizzazione di un terzo dell’edificio, conteneva ( e contiene) soluzioni spaziali e funzionali sbalorditive e più particolarmente: un auditorium di 200 posti , una biblioteca per bambini, un ristorante, una sala per l’esposizione delle “acqueforti dei Piranesi”, uno spazio espositivo per ospitare una nave romana e adeguati spazi di disimpegno e di servizio . Partendo da una simile evenienza tecnico-amministrativa , ci si mette poco a capire- lo si ribadisce - che una adeguata rielaborazione progettuale mirata alla realizzazione di una struttura teatrale maggiormente in linea con le esigenze di salvaguardia e di tutela del bene immobile di cui si discute avrebbe egualmente consentito di superare lo scoglio della Sovrintendenza ( Nella prassi gli esempi di rielaborazioni progettuali mirate a superare i rilievi della Soprintendenza abbondano, senza considerare che i provvedimenti negativi delle Soprintendenze ritenuti “incongrui”, sotto il profilo tecnico-giuridico, sono ricorribili,entro i termini di legge, tanto in via gerarchica quanto in via giurisdizionale). A tale proposito è assai utile sottolineare che per le finalità teatrali dell’Ente luglio sarebbe stata provvida anche una struttura teatrale stabile più ridotta (500/600 posti) da utilizzare prevalentemente - soprattutto nel periodo primaverile, autunnale ed invernale - per la rappresentazione di spettacoli di prosa o musicali, nella considerazione che questi, in base alle statistiche dell’Ente, facevano registrare solitamente una frequenza media di pubblico alquanto ridotta. E ciò a condizione che la nuova soluzione progettuale, prevedesse locali accessori e di servizio idonei a soddisfare le esigenze di conservazione e di custodia degli allestimenti scenici delle opere liriche, disseminati, almeno in passato, in vecchi locali di proprietà del Comune di Trapani (locali ex mattatoio ed altri). A questo riguardo è utile ricordare inoltre che il tetro”tradizionale” utilizzato dall’Ente Luglio per la l’organizzazione e per la gestione della stagione lirica estiva (fulcro programmatico teatrale di levatura nazionale ) è costituito, per< scelta antica> annotata presso il competente Ministero, dalla Villa comunale Margherita, nel cui ambito viene annualmente allestito una prestigiosa arena teatrale “lignea”, capace di ospitare oltre mille utenti e dal cui mantenimento in vita dipende anche la sorte di alcuni operai dipendenti dall’Ente stesso.
Sta di fatto che non se ne farà nulla ugualmente per l’insorgere di altri inghippi e per una improvvisa ed illogica inversione di rotta di cui parlerò più in là.
FINE PRIMA PARTE -