Mafia, preso Vito Bigione. Il boss di Mazara era latitante in Romania
12,33 - Ecco il comunicato ufficiale della polizia sull'arresto di Vito Bigione:
Intorno alle ore 09,00 odierne è stato catturato in Romania, nella provincia di Timi?oara, il latitante di Mazara del Vallo Vito BIGIONE cl. 1952.
L’operazione di polizia si è conclusa in collaborazione con la Polizia Rumena, attraverso l’esperto per la Sicurezza in Romania e la Direzione S.I.Re.N.E. del Dipartimento della Pubblica Sicurezza di Roma.
Le indagini sono state condotte dalla Squadra Mobile di Trapani, insieme al Servizio Centrale Operativo e alla Squadra Mobile di Palermo.
L’attività investigativa diretta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo con il Procuratore Aggiunto Dr. Paolo GUIDO e i Sostituti Pubblici Ministeri Francesca DESSI e Alessia SINATRA, si sono concluse dopo appena due mesi di incessante e serrata attività.
Vito BIGIONE era ricercato dal mese di giugno scorso quando si era dato alla latitanza per sottrarsi alla condanna definitiva a 15 anni di reclusione emessa dalla Corte di Cassazione nell’ambito del processo “IGRES” istaurato presso la Procura della Repubblica di Reggio Calabria ( anno 2003).
BIGIONE Vito era stato condannato per traffico internazionale di stupefacenti e associazione mafiosa.
Di recente era emerso per i suoi contatti con esponenti della famiglia mafiosa di Mazara del Vallo arrestati nell’operazione “ANNO ZERO”, della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo (anno 2018).
BIGIONE è stato tratto in arresto in Romania alla presenza di uomini della Squadra Mobile di Trapani e del Servizio Centrale Operativo in esecuzione di un mandato di arresto internazionale emesso dalla Procura Generale di Reggio Calabria.
12,00 - Parla il Questore di Trapani, Sanfilippo, in diretta, per commentare l'arresto del latitante Vito Bigione. Sanfilippo parla di una "cattura prestigiosa" frutto di abnegazione e professionalità. Dopo l'arresto di Vito Marino è un "risultato eccezionale".
La cattura è avvenuta a Timisoara alle nove di mattina, grazie alla collaborazione della polizia rumena, e dell'esperto per la sicurezza dell'ambasciata italiana, spiega il capo della Mobile, Mustaro. "Bigione era al quarto piano di una palazzina. Stava da solo. Lo seguivamo da alcuni giorni e questa mattina abbiamo deciso di intervenire". Curiosità: il latitante, quando gli agenti gli hanno chiesto di presentare i documenti, aveva un nome falso, ovviamente, ed era Matteo (quasi un omaggio a Messina Denaro...?). "Poca fantasia" commenta Mustaro. Aveva con se diecimila euro, ed è stato catturato mentre stava andando a fare la spesa. Il mandato di cattura europeo nei confronti di Bigione è stato emesso dalla Procura di Reggion Calabria, per una condanna definitiva. "Gli interessi all'interno della famiglia mazarese di Bigione erano ancora vivi, e non si esclude potesse ambire al ruolo di capo di Cosa nostra a Mazara". Ci sono infatti su Bigione alcune intercettazioni nel fascicolo dell'operazione antimafia Anno Zero.
L'indagine è stata "da manuale" con pedinamenti e intercettazioni. Oltre ai soldi, aveva con se anche alcuni documenti ritenuti interessanti dagli investigatori.
11,00 - Tra poco comincia in Questura una conferenza stampa per illustrare i dettagli della cattura di Bigione. E' stata intanto diffusa la foto del latitante, che appare rilassato.
E' stato preso in Romania. Si tratta del secondo latitante arrestato in pochi giorni, dopo Vito Marino (ne abbiamo parlato qui).
La scomparsa di Bigione aveva creato molto nervosismo tra le forze dell'ordine in provincia di Trapani, tanto che quando Tp24.it aveva pubblicato la notizia della sua latitanza c'erano state molte reazioni tra le forze dell'ordine e lo Sco e il fatto era finito sul tavolo di una riunione del comitato dell'ordine pubblico in Prefettura.
10,00 - Preso Vito Bigione. La Corte di Cassazione lo ha condannato definitivamente a 15 anni per mafia e traffico di droga. Ma quando la polizia di Mazara del Vallo è andato a casa sua a prelevarlo per portarlo in carcere non ha trovato nessuno. Volatilizzato, di lui non si avevano tracce, per questo, per i suoi trascorsi da “narcos”, è stato inserito nella lista dei 30 latitanti più pericolosi in Italia. E’ stato condannato in via definitiva a 15 anni nell’ambito dell’operazione Igres. E’ ritenuto un uomo di spicco della mafia trapanese, e in particolare quella vicina al super latitante Matteo Messina Denaro.
E' finita all'alba, in Romania, la sua latitanza. Bigione, 66 anni, mdetto il 'commercialista', è stato arrestato dai poliziotti della Questura di Trapani, guidata da Claudio Sanfilippo.
Già nel 2003 - mentre la polizia lo cercava in Italia - si era rifugiato in Namibia, manager di un ristorante esclusivo della capitale, e tra la Sudafrica e il Namibia un pool di legali di grido si mosse per evitare la sua estradizione. Alla fine, dopo una fuga in Sudamerica, fu arrestato nel 2004. Tornato in libertà è stato nuovamente condannato e adesso era irreperibile.
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