Hanno dovuto lavorare a lungo (quasi cinque ore) i chirurghi dell’ospedale Villa Sofia di Palermo per rimettere in sesto il 42enne marsalese Carlo Ambrogio, che martedì pomeriggio - come abbiamo raccontato su Tp24.it - in via Stefano Bilardello, all’interno del patronato di cui è dipendente, è stato vittima di una brutale aggressione da parte di un automobilista (G.L., di circa 28 anni) che pretendeva di parcheggiare nello spazio delimitato dalle strisce blu dove lui aveva lasciato la moto.Avendo, per altro, regolarmente acquistato la park card.
I medici del Villa Sofia hanno dovuto ricostruire il setto nasale, le ossa dello zigomo e dell’orbita dell’occhio destro. Ossa che con un solo pugno sono state letteralmente frantumate.
Si è dovuto ricostruire, in particolare, la parete dell’orbita dell’occhio destro, massacrata, alla cui base hanno dovuto porre una placca in titanio che Ambrogio dovrà tenere per tutta la vita.
Intanto, oltre alla polizia, che indaga sul fatto, già da qualche giorno, sono al lavoro i due legali ai quali si è rivolta la famiglia della vittima. E cioè gli avvocati Vincenzo Forti e Gianluca Blunda, che, riferendosi all’autore dell’aggressione, dichiarano: “Ci auguriamo che la sua linea difensiva non sia così stupida da aggravare ancor di più la sua posizione parlando, per esempio, di legittima difesa”.