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28/09/2018 06:00:00

Case popolari di via Mazara. Dopo nove anni, 29 famiglie ricevono le chiavi

Il sorriso sul volto dei bambini ha cancellato nove lunghi anni di attesa per le 29 famiglie che ieri hanno ritirato, dalle mani del sindaco di Marsala, le chiavi delle loro nuove case popolari di via Mazara.

Un momento importante per la città che riesce finalmente a consegnare un tetto a chi lo aveva avuto tolto e che chiude una vicenda tutta italiana, fatta di ritardi, di burocrazia, e tanta cattiva politica. Bisogna dire però, che proprio grazie ad un'amministrazione del passato, e in questo caso quella del sindaco Renzo Carini, si deve il risultato a cui si è arrivati. Fu Carini infatti che, nel 2009 con una sua ordinanza di sgombero delle palazzine, per evidente pericolo di crollo, intraprese l'iter per il nuovo progetto e ottenne il finanziamento per la realizzazione. Ad onor del vero, il sindaco Alberto Di Girolamo durante la consegna delle chiavi lo ha ricordato ma sarebbe stato comunque un bel gesto  l'invito a partecipare a chi ha permesso che queste case venissero realizzate. 

Alla consegna delle chiavi oltre al Sindaco Alberto Di Girolamo, e il Presidente del Consiglio comunale, Enzo Sturiano, hanno partecipato il vice Sindaco Agostino Licari, gli Assessori Salvatore Accardi (Lavori Pubblici) e Clara Ruggieri (Servizi sociali e Case popolari) e i consiglieri comunali Mario Rodriquez, Linda Licari e Federica Meo.

Gli assegnatari -“Siamo felici e contenti. Dopo nove anni rientriamo dove abitavamo - queste le parole degli assegnatari - Siamo grati al Sindaco Di Girolamo e a tutti gli amministratori, sia quelli attuali che quelli precedenti, per quel che hanno fatto. Un grazie particolare anche all’impresa che ha eseguito i lavori. Da parte nostra promettiamo di custodirli gelosamente e in buono stato”.

 Le parole del sindaco - “Siamo tutti felici e contenti di avere dato un tetto ed un casa sicuri a 29 nuclei familiari della nostra città che non lo avevano e in particolare a quelli che abitavano nelle vecchie palazzine della via Mazara . Da quando ci siamo insediati ci siamo costantemente impegnati per la risoluzione di questo problema e, grazie al finanziamento ottenuto alcuni anni fa dall’allora Amministrazione Carini, siamo riusciti in tempi europei (poco più di due anni) ad abbattere le pericolanti vecchie palazzine e a costruire quelle nuove. Il mio invito agli assegnatari è quello di fare di tutto per tenerle in ordine e sistemate”.

Le case consegnate - Complessivamente sono stati consegnati 29 appartamenti: 22 a coloro che vi abitavano e che avevano i dovuti requisiti, 2 a persone utilmente collocate nella graduatoria delle famiglie con la presenza di soggetti con disabilità e 5 a coloro che erano nei primi posti della graduatoria del bando generale per l’assegnazione delle case popolari.

Il presidente del consiglio comunale Enzo Sturiano - A nome del Consiglio comunale esprimo la massima soddisfazione per la positiva conclusione di questa vicenda – precisa il Presidente del Consiglio comunale Enzo Sturiano. Faccio appello alla sensibilità e al senso di responsabilità degli assegnatari perché li sappiano gestire in maniera ottimale. A Enzo Sturiano è toccato, prima della consegna delle chiavi, rassicurare una signora in lacrime che ha detto di essere in graduatoria da vent'anni per ottenere una casa popolare e anche stavolta non l'ha ottenuta. 

L'odissea della case popolari di via Mazara - La vicenda delle case di via Mazara risale agli anni ’60. Gli alloggi mai terminati vennero occupati da diverse famiglie senza una casa. Nel 2009 i primi segni di cedimento strutturali delle tre palazzine e lo sgombero degli appartamenti. Il tutto durante l’Amministrazione guidata dall’ex sindaco Renzo Carini. Lo stesso, con la partecipazione ad un apposito bando, ottenne, nel 2010, un finanziamento di 4 milioni di euro dall’Assessorato Regionale alle Infrastrutture della Regione Siciliana. Il resto è storia recente. Dopo il suo insediamento l’attuale Sindaco Alberto Di Girolamo si interessa fattivamente alla problema e già a febbraio del 2016 si inizia la demolizione delle tre vecchie palazzine abbandonate. Oggi a distanza di due anni e sei mesi le nuove case sono realtà.

Le palazzine finite e consegnate - Trenta appartamenti di cui uno verrà adibito ad attività sociali, costruiti a regola d’arte con due camere ciascuno, cucina, bagno, soggiorno-pranzo e disimpegno. Ogni appartamento è dotato di caldaia e di posto auto (21 coperti e 8 scoperti). La cosa più significativa è che sono ecosostenibili, costruiti per il risparmio energetico e dotati di pannelli solari e impianto fotovoltaico. Il costo complessivo per la loro realizzazione (compreso l’abbattimento delle vecchie strutture) è stato di poco più di quattro milioni di euro a cui si è fatto fronte con tre milioni e 200mila euro di finanziamento regionale e 820 mila euro di compartecipazione comunale.
A realizzare le palazzine distinguibili per colore (granato, azzurro e giallo) è stata la ditta “Alfredo Laudani”.