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26/09/2018 09:21:00

Marsala, il consiglio approva il consuntivo. Tensioni e polemiche

 Seduta fiume, ieri in consiglio comunale, ampia discussione e poi solo intorno alle 19,30 è stato approvato e votato il rendiconto di gestione dell'anno 2017.


L'atto viene approvato con 17 consiglieri comunali presenti, 13 voti favorevoli, tre astenuti: Eleonora Milazzo, Daniele Nuccio e Ginetta Ingrassia, un voto contrario del grillino Aldo Rodriquez.

Le polemiche iniziali hanno riguardato la mancata presenza dell'Amministrazione Comunale, rappresentata dal vice sindaco Agostino Licari, che stava per arrivare. Evidentemente se gli assessori non sono legati alla sedia i consiglieri comunali non hanno di che parlare.

E' il paradosso: arrivano, vanno e vengono dall'aula quando e come vogliono però puntano il dito sugli altri. C'è tra di loro chi fa pure ironia: “Ora Tp24 lo scrive”.

A Sala delle Lapidi si inizia interrogando i funzionari presenti, il guru delle domande è lui Enzo Sturiano, presidente del consiglio.

Chiede al dirigente Fazio a quanto ammontano le somme impegnate per la cultura nel relativo capitolo, in sostanza vuole sapere quanta è costata la stagione teatrale del “consulente” Moni Ovadia.

Lo sottolinea, Sturiano, che Ovadia non può essere direttore artistico “spacciarsi così significa usurpazione di titoli che non si hanno”.
La querelle riguarda Ovadia, è direttore artistico o consulente del sindaco? Vedi quanto può interessare alla città cosa contiene la determina, la domanda corretta è: quanto costa Ovadia? E' a titolo gratuito.

Ma Sturiano continua: “Quanto è costata la rassegna teatrale?”. Il dirigente Fazio sembra caduto dal cielo, non è in grado di fornire dati completi: “Si attesta intorno ai 140 mila euro, con il beneficio di inventario”.

E' tutto approssimativo, si chiacchiera di soldi pubblici, di soldi dei cittadini, ma nessuno è in grado di fornire certezze sull'utilizzo di queste somme.

Le attività culturali rappresentano il nodo su cui discutere, quanto è stato speso? Anche stavolta Fazio dice di non avere la visione totale ed esatta.

Finalmente Fazio si ricorda: si tratta di 161 mila euro per le attività culturali più i servizi, per un totale di 350 mila euro. E gli sovviene anche che una parte della somma è stata attinta dal fondo di riserva.

Il fatto è grave, molto. Ci sono i disabili che attendono un sollevatore in piscina da più di un anno e si attinge al fondo di riserva per le attività culturali che hanno fatto flop.

Centra il punto il consigliere comunale Angelo Di Girolamo: “Prima vengono le cose importanti e poi feste e festini”.

Ma ci sono novità in materia di spesa, lo dice la consigliera Luana Alagna, ci sono delle griglie e per ogni settore dovrà corrispondere una cifra in base al fabbisogno dei costi effettivi, tutto questo darà una nuova determinazione al fondo di spesa che sarà perequativo. Ma il Comune si sta adeguando? E' dal 2012, dice il funzionario Filippo Angileri, che l'attribuzione del fondo di solidarietà avviene mantenendo invariato il totale del fondo con l'introito dell' Imu.

Altro nodo: quanto ha incassato il Comune dalla piscina comunale? Buone notizie: si è incassato il canone solo per il primo anno.
Per il secondo anno ancora vaghiamo nel buio: ci sono incontri con il gestore della struttura, i problemi riguardano le quote di compartecipazione per il pagamento delle bollette della luce.
Non è un consiglio comunale, sono le Comiche. Il dirigente Fazio balbetta, non sa quantificare i costi di una bolletta, operazione che non spetta manco a lui ma all'ufficio tecnico.
Il canone viene riscosso dal soggetto fornitore dell'energia elettrica ma la fatturazione è a ritroso di un anno, e a chi spetta questa operazione? Sempre all'ufficio tecnico.
Una cosa è evidente: gli uffici comunali, dai dipendenti semplici fino ai dirigenti non funzionano. Agostino Licari, che ha la delega al personale, non riesce bene ad espletare la sua funzione.
Che si fa? Si andrà in compensazione quasi certamente. E come? Semplice: la piscina ha bisogno di manutenzione straordinaria e il gestore della piscina avrà l'obbligo di quantificare gli interventi che ci sono da effettuare, dal tetto alle grondaie fino alla rete fognante.
Si occuperà di tutto il gestore che poi compenserà con i canoni da pagare: in presenza di certificazione degli interventi da fare e congruità della spesa si compenserà con le entrate dei canoni dovuti al Comune. Non c'è altra strada, del resto bisogna scongiurare la chiusura della struttura per degli interventi che vanno effettuati subito e che per legge spettano al Comune.
Il vice sindaco va dritto: “Prenderò seri provvedimenti contro chi non ha fatto il proprio dovere”. Speriamo sia la volta buona.
Il Comune dal canto suo non ha esercitato alcun tipo di controllo su una struttura pubblica che ha deciso di fare gestire a privati, di fatto, ad esempio, si chiedono 25 euro a disabile per consentire agli stessi di scendere in acqua, si paga per l'utilizzo di docce e asciugacapelli.
Tutti pagano alla pari, non c'è un progetto per i disabili o uno sgravio. Il gestore agisce da imprenditore ma il Comune non ha alcun tipo di risparmio.

Guai anche per la riscossione del servizio idrico integrato. L'accertamento è pari a 4 milioni e mezzo, il riscosso è appena di 2 milioni e mezzo tra competenze e recupero canoni residui. Molto male.
Introiti invece ci sono grazie ai parchimetri, la Comandante della Polizia Municipale, Michela Cupini, ha stimato l'incasso intorno ai 273 mila euro. Una cifra importante se si considera che non sono stati funzionanti tutto l'anno.

Buone notizie per il parcheggio della via Giulia Anca Amodei: sono arrivate le telecamere. L'area è video sorvegliata.

 



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