L'approvazione del Piano Triennale delle Opere Pubbliche, nella seduta di lunedì 17 settembre, ha messo i puntini su alcuni aspetti del rapporto tra consiglio comunale e Amministrazione.
Il sindaco Alberto Di Girolamo, a piano votato (ricordiamo con pochi voti favorevoli, appena 14), ha fatto delle dichiarazioni. Ha ringraziato i consiglieri per aver esitato con gli emendamenti il Piano: “Cerco di fare una sintesi-dice- di tutte le richieste che sono state fatte partendo dal fatto che secondo alcuni avrei fatto poco. Le cose non si fanno con tutta la buona fantasia e con le chiacchiere ma con i finanziamenti. Tutti sappiamo del debito fuori bilancio che ci ha tarpato le ali”.
Il sindaco risponde in aula alle accuse mosse da più consiglieri di non vedere grandi progetti e soprattutto nella mancata condivisione: “Ricordo a tutti a quanti bandi abbiamo partecipato, molti dei quali finanziati”.
Tipo? “Venti autobus, Euro 6, Palazzo Grignani è finanziato da parte della Regione, tre milioni per il museo degli Arazzi. Ci sono le somme anche per il dissesto idrogeologico. Ci sono due scuole non utilizzate che sono state date alla provincia su cui sono stati fatti due progetti di massima per due istituti superiori. Se la provincia avesse pensato a questo anni prima non ci sarebbe stato il baccano inutile pensando al tribunale e ad altro ”.
I progetti allora ci sono? “C'è anche l'efficientamento energetico, un altro progetto di 6 milioni di euro per l'utilizzo delle acque reflue del depuratore”.
E allora il consigliere Daniele Nuccio, uno degli ultimi a dare ancora fiducia al Sindaco, di cosa si lamenta? “Non gli va bene il presente perchè ha molti soldi da spendere per il futuro. E sono contento per le cose che si vedranno nel futuro perchè si lavora con programmazione e con i fondi europei per far sollevare Marsala”.
Ma i consiglieri si lamentano della mancata attenzione per le periferie e per i quartieri popolari: “ Mi fa piacere, abbiamo un progetto finanziato di 800 mila euro per la via Istria, abbiamo fatto un progetto e i lavori inizieranno entro l'anno, massimo i primi mesi dell'anno prossimo. Stessa cosa per Amabilina e Sappusi i progetti ci sono, speriamo ci approvino il finanziamento”.
Poi Di Girolamo passa al contrattacco. “I progetti si fanno non con le chiacchiere ma partecipando ai bandi per ottenere i finanziamenti europei, tutto il resto sono chiacchiere che va bene fare anche in quest'aula ma forse sarebbe meno farne di meno”.
L'accusa più grave è la non condivisione, c'è uno scollamento totale tra consiglio comunale e Amministrazione. Lo dicono, i rappresentanti di Sala delle Lapidi da sempre.
Come mai? “Il Piano Triennale-continua il sindaco- è stato presentato al consiglio comunale nel mese di maggio, c'erano pochi soldi che sono stati suddivisi per la luce, acqua, fognature e strade. Il Piano era in consiglio da oltre cinque mesi. Non c'è da parlarne continuamente. Più condivisione di questa non si può”.
Ma le strade di Marsala sono un colabrodo, piene di buche, lo riconosce anche Di Girolamo che invita i cittadini ad allacciarsi subito, per obbligo di legge, alla rete fognante, “Vogliamo così asfaltare le strade e si deve fare entro il mese di novembre per evitare che l'asfalto salti a causa delle piogge”.
Il tema della condivisione ha fatto balzare il presidente del consiglio, Enzo Sturiano, che ad un certo punto dice che forse è stata ricercata, la condivisione, solo con la capogruppo del PD, Federica Meo. Sturiano va oltre, prende le difese del consigliere Antonio Vinci che è stato sfiduciato per lamentele poste in essere dallo stesso gruppo consiliare. Una situazione non certo discutibile in aula, ogni partito agisce come meglio crede. Ma Sturiano non era del PD? Attacca il suo stesso partito?
La replica al sindaco la fa Nuccio : “Lei è arrogante, è riottoso a qualunque critica che gli si muove. Se tutto va bene perchè l'indice di gradimento verso la sua Amministrazione è negativo? Non può pensare nella sua infallibilità perchè tutto il resto è malaffare ed è corrotto”.
Il sindaco interviene interrompendo il consigliere, anche scocciato e arrabbiato: “Io non ho mai detto questo, io non ho mai detto che sono infallibile e gli altri sono corrotti, questo lo dice lei. Stia attento a quello che dice, probabilmente ha un pensiero dissociato”.