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17/09/2018 09:14:00

Trapani, poca gente per Rizzi. Altro caso: cane legato alla ringhiera e picchiato

 Enrico Rizzi, fondatore e presidente del Nucleo Operativo Italiano Tutela Animali, ha organizzato a Trapani, sabato pomeriggio alle 15, una manifestazione sotto l’abitazione del proprietario del cane morto, dopo essere stato abbandonato sul terrazzo senza acqua e cibo. Le cure dei veterinari non hanno salvato il cane, che destava in condizioni critiche.  Il proprietario del cane non si è fatto vedere. Non si sa neanche se era a casa.

Erano attese molte persone. Sui social l'indignazione era tanta, ma alla fine erano presenti in pochi alla manifestazione di protesta. Le forze dell’ordine, Carabinieri, Polizia di Stato e Polizia Municipale, erano dispiegate in maniera massiccia, in base alle aspettative dell’organizzazione e quindi nell’eventualità che la situazione degenerasse in azioni illecite. È anche arrivato da Roma, Stefano Fuccelli, presidente del Partito Animalista Europeo, per dar manforte alla situazione di Trapani.

La manifestazione aveva, inoltre, l’obiettivo di sensibilizzare il Parlamento a modificare la legge 189/04, per inasprire le pene previste in caso di maltrattamenti su animali. È in corso online, una petizione della trasmissione “Le Iene”, proprio per sollecitare che questa legge venga modificata. Durante la protesta è stato esposto uno striscione con la frase: “È colpa dei Parlamentari se nessun assassino è in galera”.

Attualmente il proprietario di Rocky è stato denunciato, e sono in corso le indagini. Enrico Rizzi auspica che il proprietario del cane venga rinviato a giudizio e che possa essere condannato. Nell’eventualità in cui gli venisse riconosciuto il massimo della pena, questa è ritenuta dallo stesso Rizzi, troppo lieve per contrastare il fenomeno del maltrattamento degli animali. “Con la legge attuale in galera non ci vanno, il massimo della pena è di due anni.” Così Rizzi durante la manifestazione e prosegue: “se c’è un combattimento di cani, e interviene la Polizia, l’arresto non è neanche obbligatorio, è facoltativo. Il problema è modificare la legge, far sì che se vieni visto in flagranza picchiare un animale che sia il cane, il gatto, il maiale o il pappagallo tu devi essere arrestato.”

ALTRO CASO. Un cittadino chiama la Sala Operativa del Corpo Forestale di Trapani e chiede all'operatrice il cellulare di Enrico Rizzi. E' successo ieri mattina. L'agente, che ovviamente conosce il Presidente del NOITA Onlus Rizzi, riferisce che non può fornirgli il numero personale per ovvi motivi di privacy, ma chiede al cittadino il motivo della richiesta. A quel punto l'uomo riferisce che la sua vicina di casa ha da mesi i suoi cani legati alla ringhiera del balcone con una corda di pochi centimetri, senza mai liberarli ne di giorno e ne la notte, tra le loro feci; non solo, quando i poveri animali abbaiano li colpisce ripetutamente a colpi di bastone. Le urla sono strazianti tanto da convincere l'uomo ad attivarsi per farli mettere in salvo.

L'agente del Corpo Forestale raccoglie subito la segnalazione ed informa telefonicamente Enrico Rizzi, Presidente del Nucleo Operativo Italiano Tutela Animali Onlus che, successivamente, chiama il cittadino e lo invita a recarsi con urgenza presso la sede dell'ente di protezione animali per rilasciare una testimonianza scritta, cosa che l'uomo fa qualche ora dopo.

"Purtroppo il nostro territorio ha un record impressionante di reati commessi a danno degli animali. Quando il Corpo Forestale mi ha dato i riferimenti della segnalazione, ho subito capito chi fosse la persona coinvolta. Trattasi infatti di una donna pregiudicata residente in un quartiere popolare della città, che ho denunciato più volte proprio per il modo raccapricciante in cui fa vivere i suoi animali ed attualmente vi sono diversi fascicoli aperti in Procura. Ha minacciato anche di far saltare in aria me assieme al Magistrato che si sta occupando del caso. La testimonianza del cittadino, che ringrazio per aver formalizzato tutto presso la mia sede, è molto importante in quanto vi sono nuovi elementi, ovvero i maltrattamenti fisici che subiscono gli animali e di cui onestamente non ero a conoscenza, motivo per cui già lunedì mattina chiederò un intervento urgente delle forze di polizia".



Infomedica | 2024-11-09 11:19:00
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