A Marsala, bruciando le tappe, è partito un progetto nuovo di zecca. Una sola estate è bastata per fondare una società di pallavolo. Una delle massime espressioni del neonato sodalizio, oltre al presidente Roberto Marino, è l'Avv. Diego Maggio, nome della società civile e celebre in città per l'impegno profuso per lo sport cittadino (nel passato, anche presidente dello Sport Club Marsala 1912 e valido dirigente del Marsala Volley), che entusiasta ha accettato la sfida di far parte della dirigenza di Agren Fly Volley Marsala. Ci ha concesso dello spazio per un'intervista. E lo ringraziamo di questo.
Dicevamo... un team di persone che, giornalmente, è impegnato su diversi fronti: dall'allestimento dei roster di Serie C e D femminile fino ad arrivare agli aspetti di natura logistica-organizzativa. Poche domande al nostro interlocutore ma che dalle risposte fornite traspare voglia di mettersi al servizio di questo movimento pallavolistico. Fin troppo giovane solo per ragionare e programmare a medio-lungo termine. Procedere per gradi sarà tutto più facile
Maggio, sono state definite il mese scorso le cariche sociali della L'Agren Fly Volley Marsala. Che mansione riveste in seno al sodalizio? Come vi state organizzando?
La mia nomina è a responsabile del settore sociale. La società ad agosto non si è fermata un attimo e si è prefissa la mission di adoperarsi nella sfera agonistica-sportiva e del sociale, ma caratterizzerà la propria attività sull'instaurazione di una scuola di avviamento alla pallavolo (academy) per bambini di età scolare (6-12 anni di ambo i sessi), seguendoli fin dai loro primi passi in palestra e provare a formare futuri prospetti del domani. A proposito di ciò: da poche settimane abbiamo aperto le iscrizioni. L'altro elemento caratterizzante, ma non meno importante, è quello da dedicare alla disabilità. Ma non assurgere a un ruolo di tipo assistenziale o sostituirsi alle istituzioni preposte. Ai portatori della sindrome di down deve essere data la possibilità di condividere con gli atleti normodotati il senso di comunità e l'integrazione. E in tal senso in una riunione abbiamo deliberato che a questi ragazzi forniamo un percorso agonistico, dando l'opportunità di giocare sotto una rete di pallavolo. Giielo dobbiamo
Quale altro nome la affianca per il settore sociale? E'stata fatta una nomina?
Si. E' la prof.ssa Anna Figuccia a coadiuvarmi. Tornata a Marsala dopo tanti anni al nord-Italia, ha propinato da sempre attività motoria ai disabili. Da noi lavorerà sul campo con i ragazzi. La sua comprovata esperienza maturata ci tornerà utile. Ci puntiamo
Possiamo considerare questi anni come quelli di rifondazione o "anni zero" a livello locale?
No. Semplicemente l'accezione "rifondazione" ci rimanda a epoche passate e comunque non si addice al discorso. Eviterei. Tengo che si aspiri e si miri a uno sport senza orpelli, senza toni esasperati, senza cercare polemica a tutti i costi. Marsala è città con grossa storia e tradizione di pallavolo. Parliamo di una città pioniera in Sicilia. E' stata abile a mantenersi competitiva negli anni. Altre realtà siciliane facevano fatica ad emergere, per Marsala è stato diverso e non deve ripartire. Gode di suo già di ottima fama
Emanuele Giacalone