L'estate è sempre un richiamo per eventi di diversa natura che hanno l'obiettivo di allietare i cittadini ma anche di attirare il flusso turistico, almeno quello che resta per la provincia. Trapani ha già dato una sua prima prova nonostante il sindaco, Giacomo Tranchida, sia in carica da pochissimi mesi, la squadra assessoriale non è completa ma le idee su cosa fare sono chiare.
A rilento quest'anno è andata la stagione di Erice, la cittadina medievale che è molto conosciuta e che svela il suo lato magico e romantico. La sindaca, Daniela Toscano, ha ereditato la sua stessa amministrazione essendo stata sulla vetta vice sindaco di Tranchida.
Tante le problematiche, Nino Oddo segretario regionale del PSI parla di una città in “coma”, senza onore né gloria: “Ad Erice i giochi d'acqua sono stati belli. Ma la questione Erice e' di ben altra natura. Erice ormai da anni non e' piu' una delle maggiori località turistiche siciliane, come era fino ad una ventina di anni fa. In condizione da attirare turismo medio-alto anche con eventi di richiamo nazionale. Un trend negativo che dura da molto tempo e che il ripristino della funivia, unica grande opera degli ultimi anni non ha invertito. Occorrerebbero grandi eventi . Una piscina pubblica. Un teatro /casino '. Invece prosegue inesorabile un declino costante. Che gli ultimi 10 anni di amministrazione che sia chiaro (oggi si puo' dare un giudizio in chiave storica) non hanno minimamente nemmeno rallentato".
I giochi d'acqua a cui Oddo fa riferimento sono relativi alla processione in onore della Madonna dell'Agroericino, che è il richiamo per tanti fedeli e non solo lungo le vie della città.
Il borgo non è più al centro dello snodo turistico trapanese, i consiglieri comunali di opposizione hanno più volte sollevato il problema e invitato a una maggiore e attenta programmazione.
Non sono mancate le polemiche nemmeno per la presenza di Pif ad Erice, che ha donato al Comune il suo David di Donatello. Per Alessandro Manuguerra, consigliere di opposizione, si tratta dell'ennesima passerella di paese. Una cerimonia, lamentano i rappresentanti del consiglio, che è avvenuta senza averne alcuna conoscenza.
Queste ed altre le criticità avanzate , come la scarsa illuminazione di alcune zone, la mancanza di acqua, il verde pubblico non curato.
Erice non è stata lontana dall'emergenza dei rifiuti che ha attanagliato tutta la Sicilia. La settimana scorsa in consiglio comunale è arrivata una mozione, poi approvata, con la quale si mira a ridurre l'utilizzo della plastica. Con l'atto si chiede un impegno a tutta l'Amministrazione Comunale affinchè vieti l'uso di stoviglie “ usa e getta “ in plastica ( PS, PP e PVC), prevedendone la sostituzione con stoviglie usa e getta in materiale biodegradabile e riutilizzabile.
I firmatari hanno chiesto che si sensibilizzino “gli organizzatori di manifestazioni sul territorio comunale e gli operatori dei mercati ambulanti per una raccolta differenziata che preveda su ogni raccoglitori di rifiuti, l'esposizione in bella vista delle istruzioni per una corretta selezione tra plastica, vetro, umido, alluminio, comminando sanzioni pecuniarie ai trasgressori”.
Non tutti i rappresentanti istituzionali ericini si sono mostrati impegnati sul tema della cura dell'ambiente, la mozione è stata approvata grazie ai voti dei firmatari e dei consiglieri: Spagnolo, Barracco, Daidone, Angileri, Agliastro, Strongone, Miceli, Di Marco, Cosentino, De Vincenzi, Genco.