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29/08/2018 06:00:00

"Oltre a punire chi abbandona rifiuti a Marsala serve una svolta culturale"

 Gentile Sindaco Alberto Di Girolamo,

ho appreso, leggendo “Tp 24”, della sua intenzione di mettere in atto alcune severe misure per arginare l'inciviltà di quei cittadini che insozzano Marsala e il suo territorio abbandonando nell'ambiente ogni sorta di rifiuti. Nell'articolo si parla di “tolleranza zero” verso i vandali ambientali, di sanzioni pesanti e di altri provvedimenti che dovrebbero restituire a Marsala un volto più decente e più sano. Bene! Grazie di cuore. Che bella notizia signor Sindaco! Tanto bella e rasserenante, che quasi quasi ha cancellato in me la triste pena patita nelle scorse settimane – culminate nei giorni del Ferragosto e del massimo affollamento turistico – quando girando per le vie urbane e per quelle marine si doveva assistere con sgomento allo spettacolo ripugnante dei cumuli di rifiuti solidi e organici abbandonati al sole, per la delizia dei sensi visivi e olfattivi, e non di rado anche per il rischio emozionante delle manovre di parcheggio su cocci di bottiglie di birra e di vino gettati e frantumati sulle strade accanto ai marciapiedi. Per non parlare del piacere di sdraiarsi su arenili trasformati in giganteschi portaceneri e pattumiere, o del divertimento di raccogliere sulla battigia non le solite stupide conchiglie di mare, ma bicchierini e bottiglie di plastica, pacchetti di sigarette, cartocci di patatine fritte e perfino pannolini per bimbi e assorbenti da donna.


Caro Sindaco Di Girolamo, il suo annuncio mi ha colpito e mi ha ridato un po' di speranza. Glielo dico in tutta sincerità e semplicità, senza ombra di sospetti o di retropensieri. Ma ora è chiaro che bisogna insistere, bisogna assolutamente andare avanti in quest'opera di bonifica materiale e morale. Non bisogna mollare! Battere il ferro finché è caldo. Io ricordo che un po' di tempo fa lei ebbe, e poi realizzò, la magnifica idea di dare una ripulita e una sistemata a quel gioiello ambientale lilibetano che è il Parco Salinella. Ne fui entusiasta. Ma poco tempo dopo l'allegria si mutò in acre delusione: i soliti vandali insozzatori ricominciarono a entrare impunemente con le loro auto nel parco, e a rovesciarvi ogni sorta di immondizie. Eppure sarebbe bastato collocare due sbarre agli ingresso del parco, e magari due telecamere di sorveglianza, per evitare lo scempio.


Ho portato questo esempio, perché Salinella è un'area bellissima e di grandi potenzialità di sviluppo intelligente. Ma non voglio insistere su temi che sicuramente non sono di mia competenza. Voglio solo aggiungere una cosa importante. La “tolleranza zero” da lei annunciata è una conferma del fatto che a Marsala l'Amministrazione c'è, ed è sicuramente sensibile ai temi ambientali. Ergo: sbaglia chi crede di riversare sull'Amministrazione tutte le colpe del degrado. In Sicilia, come del resto in gran parte d'Italia, troppe persone commettono ancora l'errore di scaricare ogni colpa dei mali sui governanti, come anche quello di attendere dai governanti stessi la soluzione di tutti i problemi. Invece è fondamentale – e questa a mio parere dovrebbe essere la nuova frontiera della democrazia – che i cittadini stessi comincino ad agire responsabilmente nella loro vita privata e individuale. Non limitarsi a dire: “È colpa di”. Ma guardarsi allo specchio e chiedersi: “E io che cosa posso fare? E che cosa non debbo fare?”


Ma perché si arrivi a questo è necessaria una energica e profonda opera educativa, che infonda nelle persone, fin dalla più tenera età, i principi della responsabilità individuale, del vivere civile e dell'amore e del rispetto del bene pubblico, a partire dal rigoroso rispetto dell'ambiente. Signor Sindaco, oggi lei può colpire i vandali con le multe e organizzare meglio la raccolta differenziata, ma il futuro si gioca in realtà nelle aule delle scuole di ogni ordine e grado, a partire dalle materne e dai bambini più piccoli. È lì che si deve svolgere la vera e decisiva rivoluzione: la rivoluzione culturale che libererà finalmente la Sicilia dai vizi che la mortificano e le impediscono di splendere di nuova civiltà.

Massimo Jevolella



Native | 2024-07-16 09:00:00
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