La Lega di Matteo Salvini apre il tesseramento anche in Sicilia e in provincia di Trapani, si organizza sui territori cercando l'adesione di quante persone possibili.
La campagna elettorale non si arresta, il leader del Carroccio sa bene che la sfida politica verrà giocata alla prossima tornata elettorale, che potrebbe essere prima di quello che si immagini.
Rosicchia terreno, cerca e trova in casa d'altri.
Sono molti i forzisti che si sono avvicinati alla Lega, ma tanti anche che ne hanno preso le distanze per il modo estremo di trattare situazioni che impongono rispetto, vedasi la gestione dei flussi migratori.
Il tesseramento della Lega presenta un lungo elenco fatto di regole e prescrizioni. L'elenco delle regole è talmente rigido da intimorire chi vorrebbe avvicinarsi anche solo per curiosità, o per aderire senza l'esercizio attivo della politica.
A presentare il nuovo modus operandi il commissario regionale, senatore Stefano Candiani, l'assessore catanese Fabio Cantarella e la new entry, ex grillino, consigliere comunale a Palermo, Igor Gelarda. Tutti sul Carroccio.
Per indossare una maglietta verde-Lega sarà necessario, per i richiedenti la tessera, la firma di un codice etico.
E' strano come si chieda la sottoscrizione del codice etico ad un semplice cittadino che si vuole tesserare e non si diano le responsabili, e dovute, spiegazioni in merito ai 49 milioni di euro spariti nel nulla e che non si dica niente sulle inchieste di voto di scambio che hanno colpito i fratelli Caputo a Monreale.
E' un codice etico a doppio binario.
Nominati i responsabili del tesseramento, provincia per provincia.
Premiato subito Gelarda che lo sarà per Palermo, oltre ad essere il responsabile degli Enti Locali e ad aver confezionato le regole del codice etico, composto di 14 articoli ( da buon grillino non ha tenuto a freno l'istinto...).
Tra i punti si legge che il nuovo tesserato per avere concesso il privilegio verde dovrà presentarsi con la fedina penale pulita, non dovrà essersi macchiato di reati che riguardano gli abusi sessuali, spaccio, reati di stampo mafioso, voto di scambio.
La perla del regolamento sta tutto nei rapporti con la stampa: “I rappresentanti istituzionali e coloro che ricoprono incarichi nazionali o regionali all'interno del Partito, s’impegnano a non rilasciare dichiarazioni alla stampa che siano lesive dell’immagine della Lega, di quella di altri iscritti, o per la loro natura potenzialmente soggette a strumentalizzazioni da parte di avversari politici o che comunque non sono in sintonia con la linea politica tracciata dagli organi di governo nazionale e regionale del Partito. La stessa regola si applica ai post e ai commenti pubblicati sui social network”.
Si fa divieto agli iscritti al partito di svolgere attività politica non rispettando “la dignità, le credenze e le differenze culturali”.
Altro divieto è quello di discriminare “in base a religione, etnia, nazionalità, estrazione sociale, stato socio-economico, sesso di appartenenza, orientamento sessuale, disabilità. Saranno, pertanto, considerati gravi e lesivi dell'immagine e del buon nome della Lega Salvini Premier Regione Siciliana comportamenti razzisti, discriminatori ed omofobi”.
E allora lo striscione "prima gli italiani" che campeggia in ogni gazebo, tavolo ed evento leghista?
Quella è una frase discriminatoria, sarebbe il caso di cambiare lo slogan in “Prima l'italiano”, inteso come lingua.
Il nuovo organigramma per la provincia di Trapani prevede due nomine: Bartolo Giglio, già candidato sindaco a Trapani con la Lega, nella qualità di responsabile organizzativo del Comune e Roberto Bertini, responsabile organizzativo per la provincia di Trapani.
“Per me è un onore ed un onere - afferma Bartolo Giglio già candidato sindaco a Trapani - che bisogna concretizzare nei prossimi mesi con l’inizio del tesseramento. Ringrazio Gianni Alemanno e Stefano Candiani per la fiducia, ed ovviamente Livio Marrocco, componente del direttivo nazionale del Movimento Sovranista, lavoreremo per ricostruire la destra in città ed in provincia, per fare una grande Lega in questo territorio. Ne approfitto per ribadire che solo Roberto Bertini ed io siamo titolati all’organizzazione del partito e del tesseramento, come chiarito e spiegato da Candiani in conferenza.”
Viene fatto fuori il marsalese Vito Armato, inviso ai piani alti della Lega, soprattutto quando era circolato anche un suo "personale" modulo per raccogliere adesioni per Noi con Salvini, che ha messo in imbarazzo i dirigenti della Lega. Fino ad ieri Armato rilasciva dichiarazioni da "commissario" della Lega - Noi con Salvini, ma dai piani alti assicurano: è fuori dai giochi.
I responsabili del tesseramento di fatto sostituiscono tutte le cariche che in atto c'erano all'interno della Lega in Sicilia, questo il sentire che proviene da ambienti leghisti.
Nel documento trasmesso l'organizzazione della Lega Salvini Premier-Regione Siciliana è affidata ai parlamentari nazionali Carmelo Lo Monte e Alessandro Pagano, nonché a Tony Rizzotto, deputato regionale.
La gestione del dipartimento Enti Locali Sicilia per la Lega è affidato a Fabio Cantarella, assessore comunale a Catania, e a Igor Gelarda, consigliere comunale a Palermo.