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18/07/2018 16:28:00

Archeologia, il progetto kalat, nato a Trapani, prosegue a Campobello di Licata

Alla presenza dell’Assessore dei Beni culturali e dell'Identità siciliana, Sebastiano Tusa e di dirigenti di organismi e autorità locali ed esperti, lo scorso il 26 Giugno a Campobello di Licata è stato inaugurato il nuovo Centro Giovanile Internazionale del Progetto Kalat.

Si tratta di un progetto nato a e realizzato tra il 1995 e il 1997 nei comuni di Paceco, Trapani, Erice, Valderice e finalizzato alla promozione di ciò che è stato denominato “turismo utile” dai due promotori Giovanni Catania che ne ha curato la prima analisi costi/benefici e l’arch. Giovanni Vultaggio, che da allora ne cura la progettazione (vd. Catania G-Vultagggio G. “Turismo Utile” – GDG, Trapani, 2005).

In particolate il progetto Kalat, fin dalla sua ideazione, si è occupato di effettuare delle ricerca archeologica di superficie attraverso l’edizione di Campi estivi di archeologia che in venti anni hanno richiamato in Sicilia oltre mille giovani studenti e ricercatori e le cui scoperte, hanno rivelato non pochi elementi di grande interesse sia nel Trapanese che nell’Agrigentino, tra cui la localizzazione e l’analisi dei 42 siti archeologici scoperti in Contrada Burrania, pubblicati in un corposo volume monografico della rivista ufficiale del Dipartimento di Archeologia di Palermo: Kokalos; la progettazione e realizzazione di un vero e proprio campeggio di ricerca archeologica a Paceco (rimasto un unicum nel suo genere!); la localizzazione della villa Romana del console Considio Nomiano in contrada S.Andrea a Valderice; la mappatura e pubblicazione della sentieristica storica ericina per finalità trekking, venti anni prima dei recenti interventi di recupero…

Sempre al Kalat si devono pure la realizzazione di uno Sportello Informagiovani sulla mobilità giovanile in europa che è stato poi assorbito dalla Provincia Regionale di Trapani, diventandone l’Informagiovani e gli interventi di studio edi consolidamento della Chiesa di S.Ippolito sulle pendici di Erice, che hanno finora assicurato la staticità alla preziosa chiesetta posta lungo la strada per la vetta.

Nell’agrigentino dal 1998 in poi il progetto ha sostenuto le attività del locale Archeoclub di Campobello di Licata, gestito dalla dott.ssa Emilia Bella, con oltre 20 Campi estivi Internazionali di Archeologia di cui 2 per bambini, la scoperta di 274 aree archeologiche e oltre 150 progetti di volontariato europeo a lungo termine, con mostre permanenti sulle ricerche svolte, la progettazione esecutiva del recupero di un’area archeologica denominata “Parco Antico di “IachinuFilì” e la creazione di un laboratorio per la didattica archeologica Archeolodida.

L’ultima opera realizzata dal progetto è adesso il nuovo Centro giovanile internazionale denominato KISS (Kalat International SummerSchool) in un immobile comunale di 1000 mq, interamente riqualificato, attraverso i finanziamenti di Fondazione CON IL SUD nel 2014 e del Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri nel 2017.

Il Centro Kalat, che sta per essere accreditato anche come Ostello della gioventù, è stato dotato di una foresteria per oltre 25 unità, una sala didattica per l’effettuazione di corsi, una sala conferenza da 70 persone per seminari e cineforum, un’area espositiva per l’effettuazione di mostre fotografiche, di cui una già in corso, oltre che di una cucina professionale e un bar per attività di ristorazione e somministrazione. L’intero centro Kalat, insomma, mirerà all’effettuazione di servizi e iniziative volte a: contrastare la povertà educativa, attraverso il Centro di Documentazione sulle Soft Skills denominato USEIT dotato di oltre 220 strumenti; favorire l'aggregazione giovanile internazionale attraverso le attività di GioKo, la ludoteca intelligente con oltre 110 giochi in scatola selezionati tra quelli più stimolanti e premiati al mondo; contribuire a una gestione innovativa dei Beni Culturali in Sicilia, ospitando missioni archeologiche straniere perassicurare un ulteriore sviluppo delle conoscenze sulla storia antica del territorio. A tal proposito a fine settembre è in programma un convegno proprio sulla realtà archeologica del territorio in cui verranno presentati i dati archeologici sullo stesso, gìà raccolti in un GIS e la pubblicazione finale delle scoperte effettuate.

Nel Centro già dalle prossime settimane verranno tenuti, infatti, corsi brevi e utili sulle soft skills per i giovani e verranno accolte scolaresche, missioni universitarie e associazioni nazionali e straniere, oltre che gruppi e singoli esperti interessati a effettuare attività di valorizzazione, studio e ricerca nel territorio, attraverso laboratori internazionali.

Sono stati tali elementi a far dire al nuovo assessore ai Beni culturali e dell’Identità siciliana Prof. Sebastiano Tusa “conoscevo l’esperienza Kalat fin dall’inizio e devo dire che è una iniziativa eccellente, tanto che io vorrei che diventasse un esempio per tutta la Regione perché è veramente encomiabile e oserei dire persino commovente che in una cittadina all’interno della Sicilia si riescano a trovare le risorse giovanili per fare della cultura un elemento di accrescimento e di volano economico. E’ pertanto una struttura che cercherò di appoggiare il più possibile e che costituirà anche in futuro un esempio per altri comuni di quella che è stata la Sicilia meno felice”.
 



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