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09/07/2018 06:00:00

"Mare Monstrum", udienza rinviata per Fazio. Condanne per Carpinteri e Morace

17,00 - Rinviata ad ottobre l'udienza preliminare del processo Mare Monstrum a Trapani, dove il principale indagato è l'ex Sindaco Mimmo Fazio. Per un altro indagato, il giudice Raffaele De Lipsis, c'è stato un difetto di notifica. Ha invece patteggiato Leonardo Carpinteri la pena di una anno per corruzione.

Lo comunica l'ufficio stampa della società Stefania Mode: "Stefania Mode comunica che in data odierna il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trapani, Dott. Antonio Cavasino, ha accolto la richiesta di definizione del procedimento che era stata concordata dal difensore del Sig. Aldo Carpinteri, Avv. Ermenegildo Costabile ed i Pubblici Ministeri, Dott. Franco Belvisi e Dott.ssa Brunella Sardoni. Aldo Carpinteri ha chiuso la vicenda senza conseguenze personali o per la sua Azienda". Carpinteri aveva già ammesso da tempo di aver pagato (anche con forniture di vino inesistenti) l'interesse di Fazio per alcuni "dossier" che interessavano l'azienda, dal 2015 al 2017, in particolare per l'acquisto del Palazzo Europa nell'Area Industriale di Trapani (vicenda che abbiamo raccontato qui).



L'imprenditore Ettore Morace, che era a capo della società di navigazione Liberty Lines che assicura il 90% dei collegamenti con le isole minori in Sicilia, ha patteggiato una condanna a un anno e sei mesi di reclusione

Per il resto, tutto rinviato all'otto ottobre

07,00 - Ad oltre un anno dall’indagine “Mare Monstrum” che il 19 maggio dello scorso anno portò agli arresti dell'ex sindaco e deputato regionale Girolamo Fazio, in quel momento candidato a sindaco alle elezioni amministrative, l'armatore Ettore Morace, presidente della Liberty Lines e il dirigente regionale Giuseppe Montalto, oggi è il giorno dell’udienza preliminare davanti al gup di Trapani Antonio Cavasino.

I capi d’accusa nei confronti di Fazio sono: corruzione, rivelazione di segreti di ufficio e traffico illecito di influenze. Nella richiesta di rinvio a giudizio firmata dai pm Belvisi e Sardoni c’è anche quella per l'ex presidente del Consiglio di giustizia amministrativo, Raffaele De Lipsis.
Nello stesso procedimento di rinvio a giudizio sono citati oltre a Fazio e De Lipsis anche Ettore Morace e l’imprenditore Leonardo Carpinteri di "Stefania Mode". Il primo accusato di corruzione e traffico illecito d’influenze, il secondo solo di corruzione. La Procura, comunque, non li ha inclusi nella stessa richiesta di rinvio a giudizio perchè sembra che i due vogliano patteggiare la condanna.

I pm di Trapani nella richiesta di rinvio a giudizio per Fazio hanno indicato punto per punto tutti i fatti criminosi che avrebbe commesso a sostegno di Liberty Lines in ambito politico e parlamentare, accettando di ricevere favori, come ad esempio, le assunzioni per persone da lui segnalate, denaro per la campagna elettorale, l’utilizzo di una Mercedes di proprietà della compagnia di navigazione, ma anche soldi destinati alla ristrutturazione di alcuni suoi appartamenti.

Fazio, è accusato di aver informato Morace su fatti che dovevano rimanere segreti, nell'ambito del Parlamento regionale e in particolar modo della commissione regionale antimafia, in quel momento presieduta da Nello Musumeci e della quale Fazio era vice presidente, fatti conseguenti anche ad alcuni esposti anonimi, arrivati nella primavera del 2016 alla commissione antimafia sulle condotte illecite di Morace.

Altra contestazione fatta a Fazio è quella che riguarda la condotta sull'assegnazione alla compagnia armatrice del Morace di una parte delle banchine del porto di Trapani. In questo caso avrebbe esercitato, pressioni sulla dirigenza dell'Irsap, l'ex consorzio dell'area industriale, che ne deteneva il controllo.

Pressioni che lo stesso Fazio avrebbe fatto anche nei riguardi di Dorotea Maria Piazza, direttrice del dipartimento dell'assessorato regionale alla Mobilità che si occupò della definizione del bando per l'assegnazione delle rotte navali poi affidate alla Liberty Lines.

Per quel che riguarda il giudice De Lipsis, quest’ultimo avrebbe fatto una mediazione illecita spinta da Fazio, affinché garantisse a Morace un pronunciamento a suo favore in un ricorso presentato al Cga.

Nel caso di «Stefania Mode, invece, Fazio, come parlamentare regionale è intervenuto, anche con la presentazione di un disegno di legge all'Ars, per favorire la ditta ad ottenere l'assegnazione di un capannone nell'area industriale trapanese. E relativamente a questo capitolo d'indagine è emerso che Fazio avrebbe proseguito a commettere fatti illeciti anche dopo il suo arresto, a luglio 2017.



Giudiziaria | 2024-07-23 17:32:00
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